Legislatura: 17Seduta di annuncio: 304 del 07/10/2014
Primo firmatario: FEDRIGA MASSIMILIANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 07/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 07/10/2014 ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE 07/10/2014 BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 07/10/2014 BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 07/10/2014 BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 07/10/2014 BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE 07/10/2014 CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 07/10/2014 CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE 07/10/2014 GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE 07/10/2014 GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE 07/10/2014 GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE 07/10/2014 INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE 07/10/2014 MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 07/10/2014 MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE 07/10/2014 PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 07/10/2014 PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE 07/10/2014 RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 07/10/2014 SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 07/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione INTERVENTO PARLAMENTARE 16/01/2015 Resoconto SCUVERA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO Resoconto SAVINO SANDRA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE PARERE GOVERNO 03/03/2015 Resoconto CASERO LUIGI VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE) INTERVENTO GOVERNO 03/03/2015 Resoconto CASERO LUIGI VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE) DICHIARAZIONE VOTO 03/03/2015 Resoconto RIZZETTO WALTER MISTO-ALTERNATIVA LIBERA Resoconto CORSARO MASSIMO ENRICO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE Resoconto SBERNA MARIO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO Resoconto BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' Resoconto BERNARDO MAURIZIO AREA POPOLARE (NCD-UDC) Resoconto PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto SCUVERA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
ATTO MODIFICATO IL 15/01/2015
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 16/01/2015
DISCUSSIONE IL 16/01/2015
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 16/01/2015
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 03/03/2015
NON ACCOLTO IL 03/03/2015
PARERE GOVERNO IL 03/03/2015
DISCUSSIONE IL 03/03/2015
RESPINTO IL 03/03/2015
CONCLUSO IL 03/03/2015
La Camera,
premesso che:
gli studi di settore consistono di elaborazioni statistiche, economiche e matematiche sulla base dei quali l'Agenzia delle entrate stima un ammontare di ricavi per ciascun settore economico;
nel corso degli ultimi anni, in particolare dall'inizio della crisi economica e finanziaria, l'applicazione pedissequa da parte delle agenzie fiscali degli studi di settore come strumento per decidere automaticamente l'adeguatezza delle dichiarazioni dei redditi, anziché come mero parametro di statistico di analisi, ha portato a distorsioni evidenti;
le difficoltà economiche peculiari di molte aziende non sono in alcun modo considerate né considerabili nello strumento dello studio di settore, che è diventato, dunque, da strumento di semplificazione fiscale, un elemento di rigidità ed una fonte di ulteriori aggravi negli adempimenti fiscali delle aziende;
il crollo della redditività delle imprese durante l'attuale crisi economica rende, di fatto, oggi gli studi di settore inutilizzabili e non aderenti alla realtà, tanto che dal 2009 in avanti si è assistito ad una contrazione crescente delle dichiarazioni che decidono di adeguarsi ai parametri degli studi di settore;
sui redditi 2006 e 2007 oltre 600 mila partite iva avevano integrato i ricavi dichiarati in modo da risultare conformi al software Gerico ed evitare contenziosi con il fisco;
nel 2008 coloro che avevano scelto gli «adeguamenti» erano stati 520 mila;
nel 2009 ancora meno, 420 mila, sino a scendere nel 2012 a 330 mila;
non è noto il dato di quanti hanno negli stessi anni deciso di chiudere la partita iva proprio perché troppo onerosa, a causa della presunzione di reddito degli studi di settore;
nel 2011 si è garantito uno «scudo» dagli accertamenti a coloro che si allineavano ai minimi di entrate previsti per il settore;
già nel 2009 la Corte di cassazione ha stabilito che la forza probatoria degli studi di settore può considerarsi mera «presunzione semplice», per cui essi non potrebbero essere utilizzato a fini di accertamento;
la stessa Corte dei conti, nella sua relazione sul rendiconto dello Stato per l'anno 2013, ha testimoniato la perdita di efficacia di questo strumento,
impegna il Governo
ad assumere iniziative per sospendere entro tempi rapidissimi l'applicazione degli studi di settore.
(1-00607)
(Nuova formulazione) «Fedriga, Allasia, Attaguile, Borghesi, Bossi, Matteo Bragantini, Busin, Caon, Caparini, Giancarlo Giorgetti, Grimoldi, Guidesi, Invernizzi, Marcolin, Molteni, Gianluca Pini, Prataviera, Rondini, Simonetti».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):economia aziendale
IVA
recessione economica