Legislatura: 17Seduta di annuncio: 291 del 16/09/2014
Primo firmatario: BRUNETTA RENATO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 16/09/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma VITO ELIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 16/09/2014 GELMINI MARIASTELLA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 16/09/2014 CIRACI' NICOLA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 16/09/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 24/09/2014 Resoconto ROSSI DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA) DICHIARAZIONE VOTO 24/09/2014 Resoconto ZAN ALESSANDRO MISTO-LIBERTA' E DIRITTI - SOCIALISTI EUROPEI (LED) Resoconto ADORNATO FERDINANDO PER L'ITALIA Resoconto NASTRI GAETANO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE Resoconto CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE Resoconto MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE Resoconto MARCON GIULIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' Resoconto CAUSIN ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA Resoconto ALLI PAOLO NUOVO CENTRODESTRA Resoconto VITO ELIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto SCANU GIAN PIERO PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 24/09/2014
ACCOLTO IL 24/09/2014
PARERE GOVERNO IL 24/09/2014
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 24/09/2014
DISCUSSIONE IL 24/09/2014
APPROVATO IL 24/09/2014
CONCLUSO IL 24/09/2014
La Camera,
premesso che:
il nostro Paese è in difficoltà economiche molto serie e, negli ultimi anni, sono state prese numerose misure volte a determinare risparmi di spesa, anche nel settore della difesa;
l'attuale scenario internazionale ha, tuttavia, prepotentemente riportato al centro della discussione politica la necessità di assicurare un quadro di sicurezza per i cittadini e per il Paese;
a tal proposito, a Newport nel Galles, in occasione del vertice Nato del 5 settembre 2014, è stata richiamata l'osservanza dei noti standard richiesti dall'alleanza in tema di spesa nazionale per la difesa, ossia l'assegnazione del 2 per cento del PIL nazionale alle spese per la difesa;
l'approvazione di tale documento dovrebbe portare ad un'inversione di tendenza per l'Occidente, che ha, in generale, ridotto le spese militari negli ultimi 25 anni: infatti, a parte Grecia (2,3 per cento) ed Estonia (2 per cento), i Paesi europei sono tutti sotto il requisito minimo del 2 per cento del prodotto interno lordo, con l'Italia che si attesta all'1,2 per cento;
il Governo italiano si è impegnato in sede Nato a raggiungere l'obiettivo richiesto entro dieci anni e il Presidente del Consiglio dei ministri ha successivamente dichiarato che gli investimenti nella difesa saranno legati al cosiddetto piano dei mille giorni di cui «un pezzo è anche l'investimento in settori innovativi legati alla ricerca e la politica industriale collegata alla difesa»;
l'Italia si trova di fronte a possibili minacce provenienti dalla regione mediterranea e da quella mediorientale;
nell'attuale scenario internazionale, caratterizzato da instabilità e insicurezza, l'Europa deve poter svolgere un ruolo più attivo in tema di politica di difesa, superando le riserve nazionali e procedendo realmente verso un'azione coordinata e comune che possa favorire a più lungo termine la piena integrazione degli strumenti militari nazionali;
è evidente la situazione economica in cui il Paese si trova ed è perciò opportuno avere ben chiare quali siano le risorse finanziarie disponibili, tenendo tuttavia presente che, trattandosi di progetti a lunga scadenza finalizzati alla sicurezza nazionale, proiettata, per di più, su uno scenario lontano nel tempo e imprevedibile, sarebbe bene avere al contempo una visione strategica;
l'Italia partecipa fin dall'inizio al programma di sviluppo del velivolo F-35 e ha realizzato sul proprio territorio una struttura di final assembly end check-out (Faco), in grado di assemblare i velivoli e di svolgere anche attività di manutenzione e che costituisce, al momento, l'unica struttura di tale genere esistente al di fuori degli Stati Uniti d'America;
il Ministero della difesa, in seguito all'approvazione di numerose mozioni da parte del Parlamento in data 28 marzo 2012, ha provveduto, nell'ambito del programma per la produzione e l'acquisto dei cacciabombardieri Joint Strike Fighter, a ridurre la commessa per la produzione e l'acquisto di tali cacciabombardieri da 131 a 90 velivoli;
il Ministro della difesa, Roberta Pinotti, illustrando le linee politiche del suo dicastero, ha manifestato la propria intenzione di ripensare, rivedere e ridurre i grandi programmi d'arma, subordinando comunque le scelte fondamentali su questo tema alla predisposizione di un nuovo Libro bianco della difesa finalizzato a delineare le linee di sviluppo e di intervento della difesa italiana nei prossimi decenni;
l'approvazione del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva svolta dalla Commissione difesa della Camera dei deputati ha, comunque, ribadito la necessità di rinnovare la flotta aerea militare,
impegna il Governo
a contemperare le esigenze della difesa in materia di pianificazione dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d'arma, delle opere, dei mezzi e dei beni direttamente destinati alla difesa nazionale, anche in riferimento al programma Joint Strike Fighter (F-35), con le più generali esigenze di contenimento della spesa pubblica, nel rispetto degli impegni assunti in sede internazionale e delle prerogative del Parlamento in materia di programmazione e pianificazione dei sistemi d'arma, tenendo conto della necessità di sviluppare e mantenere una solida base tecnologica e industriale come fattore di garanzia per la tutela degli interessi nazionali.
(1-00593)
(Testo modificato nel corso della seduta) «Brunetta, Vito, Gelmini, Ciracì».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):sicurezza pubblica
bilancio della difesa
politica di difesa