ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00481

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 234 del 27/05/2014
Abbinamenti
Atto 1/00052 abbinato in data 03/06/2014
Atto 1/00088 abbinato in data 03/06/2014
Atto 1/00146 abbinato in data 03/06/2014
Atto 1/00161 abbinato in data 03/06/2014
Atto 1/00472 abbinato in data 03/06/2014
Atto 1/00475 abbinato in data 03/06/2014
Atto 1/00479 abbinato in data 03/06/2014
Atto 6/00074 abbinato in data 03/06/2014
Atto 1/00482 abbinato in data 03/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 27/05/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 27/05/2014
CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 27/05/2014
CORSARO MASSIMO ENRICO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 27/05/2014
LA RUSSA IGNAZIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 27/05/2014
MAIETTA PASQUALE FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 27/05/2014
NASTRI GAETANO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 27/05/2014
TAGLIALATELA MARCELLO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 27/05/2014
TOTARO ACHILLE FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 27/05/2014


Stato iter:
03/06/2014
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 03/06/2014

RITIRATO IL 03/06/2014

CONCLUSO IL 03/06/2014

Atto Camera

Mozione 1-00481
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo di
Martedì 3 giugno 2014, seduta n. 238

   La Camera,
   premesso che:
    la crisi economica che negli ultimi anni si è abbattuta sull'Italia ha colpito maggiormente le fasce sociali più deboli e ha determinato il passaggio alla povertà di numerose persone che prima si trovavano in una fascia di reddito anche medio bassa;
    secondo l'indagine biennale di Banca d'Italia sui bilanci delle famiglie italiane tra il 2010 e il 2012 il reddito familiare medio in termini nominali è diminuito del 7,3 per cento e la ricchezza media del 6,9 per cento, mentre la povertà è salita dal 14 per cento del 2010 al 16 per cento del 2012;
    gli indici esaminati dall'Istat nei dati sulla povertà in Italia, pubblicati nel mese di dicembre 2013, dimostrano come, rispetto al 2011, nel 2012 è risultata fortemente in crescita la quota di persone che vivono in famiglie severamente deprivate, che passa dall'11,2 al 14,5 per cento, all'interno della quale si registra l'aumento dal 12,4 al 16,8 per cento delle persone che, se volessero, non potrebbero permettersi un pasto proteico adeguato ogni due giorni;
    in modo particolarmente grave la povertà delle famiglie colpisce i bambini, un milione dei quali, secondo i dati di Save the children, in Italia vivrebbero in una condizione di povertà assoluta, mentre sarebbero circa due milioni e mezzo i bambini e gli adolescenti che, come esemplificato nell'Atlante dell'infanzia pubblicato dall'associazione, soprattutto nelle regioni del Sud, vivono in condizioni di deprivazione materiale;
    l'aiuto alimentare è il primo intervento concreto di sostegno che lo Stato deve garantire alle famiglie che vivono in condizioni di povertà, anche e soprattutto con riferimento ai bambini, che subiscono più pesantemente degli adulti i fenomeni di malnutrizione che ne possono derivare;
    in questo ambito sul nostro territorio nazionale svolge una funzione fondamentale il Banco alimentare, che grazie alle donazioni di centinaia di soggetti della filiera agroalimentare recupera eccedenze alimentari e le ridistribuisce gratuitamente ad associazioni ed enti caritativi, assicurando anche una diversificazione di prodotti che consente di garantire il più possibile un equilibrio nutrizionale a beneficio di quanti usufruiscono di un aiuto alimentare;
    la rete del Banco alimentare recupera i prodotti alimentari attraverso quattro principali fonti di approvvigionamento che donano le proprie eccedenze: l'Unione europea, l'industria alimentare, la grande distribuzione organizzata, la ristorazione collettiva;
    nel 2013 la fondazione Banco alimentare ha raccolto quasi 63.000 tonnellate di cibo, due terzi dei quali sono di provenienza dall'Unione europea, il resto devoluto dall'industria agroalimentare, recuperato dagli scarti della grande distribuzione e dei grossisti, ai quali si aggiungono oltre novemila tonnellate di donazioni personali, scatolette e confezioni raccolte durante la Giornata della colletta alimentare, le donazioni dei privati e i piatti pronti recuperati dalla ristorazione organizzata;
    in questo ambito assume un'importanza fondamentale la questione degli sprechi alimentari, rispetto alla quale, tuttavia, seppure si sono registrati forti miglioramenti, continuano a persistere molteplici criticità sotto il profilo organizzativo per le organizzazioni che si occupano di recuperare e redistribuire il cibo altrimenti destinato alla spazzatura;
    secondo le stime di alcuni ricercatori del Politecnico di Milano sarebbero addirittura sei milioni di tonnellate, per un valore pari a quasi tredici miliardi di euro, le eccedenze alimentari prodotte lungo tutta la filiera e irrimediabilmente perdute nei cassonetti, nei termovalorizzatori, nelle discariche, quasi la metà delle quali proviene da alimenti scaduti e buttati nelle cucine italiane;
    il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, ha previsto l'istituzione presso l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura del «Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti» per il finanziamento dei programmi nazionali di distribuzione mediante organizzazioni caritatevoli di derrate alimentari alle persone indigenti nel territorio della Repubblica italiana, cui gli operatori della filiera agroalimentare possono destinare derrate alimentari, a titolo di erogazioni liberali, secondo modalità stabilite dall'Agenzia per le erogazioni in agricoltura;
    con la legge di stabilità per il 2014 il fondo è stato rifinanziato, per il solo 2014, con dieci milioni di euro, una somma che appare a dir poco esigua a fronte delle esigenze registrate sul territorio nazionale;
    nel frattempo, è cambiato anche lo scenario internazionale nella lotta agli sprechi alimentari e nei programmi di aiuti alimentari in favore dei singoli Paesi;
    dal 1o gennaio 2014, infatti, sono cessati gli aiuti alimentari europei previsti dal Programme Européen d'aide alimentaire aux plus démunis (PEAD) ed è entrato in vigore il nuovo programma Fund for European aid to the most deprived (FEAD), che però ha dotazioni finanziarie più ridotte e richiede l'intervento integrativo degli Stati membri;
    per l'anno 2014 il FEAD ha assegnato all'Italia settanta milioni di euro (trenta in meno rispetto al programma precedente), ma il Governo italiano non ha ancora provveduto a stanziare la quota necessaria per mantenere lo stesso livello di prestazioni, bloccando, di fatto, anche l'utilizzo della quota europea;
    di conseguenza, gli approvvigionamenti scarseggiano e in certe regioni, quali, ad esempio, la Calabria, si sta venendo a determinare una situazione critica, che ha spinto il Banco alimentare, per la prima volta nella sua venticinquennale storia, ad una seconda colletta alimentare, organizzata per il 14 giugno 2014 in tutti i supermercati italiani;
    il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha dato il via all'elaborazione di un Piano nazionale di prevenzione dello spreco alimentare (Pinpas) nell'ambito del piano nazionale di prevenzione dei rifiuti, che si dovrà concentrare in primo luogo sulla definizione di misure volte a ridurre la quantità di prodotti alimentari destinati al consumo che finiscono tra i rifiuti, anche attraverso una campagna di sensibilizzazione nazionale contro lo spreco alimentare in ambito domestico,

impegna il Governo:

   ad assumere tutte le iniziative necessarie a potenziare il sistema di aiuti alimentari in favore delle persone indigenti in Italia, incrementando i volumi e le tipologie di derrate alimentari, adottando strumenti efficaci al fine di combattere il fenomeno degli sprechi alimentari e sostenendo le iniziative di singoli e di associazioni realizzate allo stesso fine;
   a promuovere iniziative di sensibilizzazione sul tema degli sprechi alimentari, al fine di diffondere una maggiore consapevolezza sia negli adulti che nei bambini;
   a completare e dare piena attuazione al Piano nazionale di prevenzione dello spreco alimentare;
   ad assumere iniziative per potenziare le dotazioni finanziarie del Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti, affinché attraverso di esso si possa concretamente agire a livello nazionale a sostegno delle famiglie che versino in stato di necessità;
   ad assumere iniziative per disporre tempestivamente lo stanziamento della quota integrativa del Fund for European aid to the most deprived, al fine di rendere immediatamente fruibile l'intera somma giacente sul fondo destinata all'Italia;
   ad attivarsi in sede internazionale affinché la quota stanziata per l'Italia dal FEAD sia adeguatamente incrementata, in considerazione del forte impatto sui redditi determinato in Italia dalla crisi economica internazionale.
(1-00481) «Rampelli, Giorgia Meloni, Cirielli, Corsaro, La Russa, Maietta, Nastri, Taglialatela, Totaro».