ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00478

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 233 del 26/05/2014
Abbinamenti
Atto 1/00426 abbinato in data 26/05/2014
Atto 1/00473 abbinato in data 26/05/2014
Atto 1/00474 abbinato in data 26/05/2014
Atto 1/00477 abbinato in data 26/05/2014
Atto 1/00476 abbinato in data 26/05/2014
Firmatari
Primo firmatario: BIANCHI DORINA
Gruppo: NUOVO CENTRODESTRA
Data firma: 26/05/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PICCONE FILIPPO NUOVO CENTRODESTRA 28/05/2014


Stato iter:
28/05/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 26/05/2014
Resoconto BORDO FRANCO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IL 26/05/2014

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 26/05/2014

DISCUSSIONE IL 26/05/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 26/05/2014

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 28/05/2014

RITIRATO IL 28/05/2014

CONCLUSO IL 28/05/2014

Atto Camera

Mozione 1-00478
presentato da
BIANCHI Dorina
testo presentato
Lunedì 26 maggio 2014
modificato
Mercoledì 28 maggio 2014, seduta n. 235

   La Camera,
premesso che:
il settore apicolo costituisce un'attività di interesse nazionale, è parte integrante dell'agricoltura europea ed è fonte di reddito primario o aggiuntivo per oltre 600 mila cittadini dell'Unione europea;
contribuisce in modo determinante all'evoluzione ed allo sviluppo dell'agricoltura, alla conservazione dell'ambiente naturale e dell'ecosistema e alla tutela della biodiversità;
in effetti, si stima che circa l'84 per cento delle specie vegetali ed il 76 per cento della produzione alimentare in Europa dipendano dall'opera di impollinazione effettuata dalle api;
il valore economico di tale attività supera di gran lunga lo stesso valore del miele prodotto ed è valutato nell'Unione europea in 15 miliardi di euro annui;
l'apicoltura, sul piano economico-sociale, svolge un importantissimo ruolo nello sviluppo sostenibile delle zone rurali, crea opportunità d'impresa e favorisce, quindi, l'occupazione;
nel nostro Paese gli apicoltori sono circa 50 mila; inoltre, i produttori apistici, gli agricoltori che svolgono attività a fini economici e ricavano un reddito rilevante da tale attività sono circa 7 mila e cinquecento; gli alveari sono circa 1.100.000; le api in attività nel territorio nazionale si stima ammontino ad oltre 55 miliardi;
nel nostro Paese si producono annualmente circa 8-11 mila tonnellate di miele a seconda dell'andamento stagionale e meteorologico. Il valore economico derivante da tale produzione è di circa 20,6 milioni di euro, mentre quello che proviene dall'indotto ammonta ad oltre 57-62 milioni di euro;
per quanto riguarda l'Unione europea, la produzione di miele registrata nel 2011 è stata pari a 217.366 tonnellate. La produzione europea ha registrato un lieve aumento negli ultimi 10 anni (+ 6 per cento dal 2010) con variazioni annuali positive e negative, sempre a seconda delle condizioni atmosferiche;
nel mondo intero, da qualche tempo, si sta verificando una riduzione del numero delle colonie di api: infatti, la salute delle comunità e dei singoli viene influenzata da numerosi fattori letali e sub-letali, molti dei quali tra loro interconnessi;
numerosi studi e valutazioni di esperti attribuiscono tale fenomeno all'uso dei pesticidi, ai mutamenti delle condizioni climatiche e ambientali, ai cambiamenti dell'uso del suolo e a pratiche apicole gestite scorrettamente;
in relazione a tale fenomeno, nel nostro Paese il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha avviato, a partire dal 2008, un monitoraggio nazionale denominato «Rete per il monitoraggio dei fenomeni di spopolamento e mortalità degli alveari» che fornisce strumenti scientifici e operativi per il monitoraggio dei fenomeni di spopolamento e mortalità degli alveari;
tale studio ha dimostrato come sia da attribuire precipuamente all'uso dei pesticidi la causa più probabile della moria delle api;
per contrastare il preoccupante fenomeno, la Commissione europea ha previsto una serie di adeguate misure per contrastare il fenomeno e favorire un corretto e vantaggioso sviluppo del settore;
in questo ambito sono state stanziate risorse per lo sviluppo rurale, per favorire l'impegno nel settore di giovani agricoltori, per l'ammodernamento delle aziende, per interventi agro-ambientali, per intensificare la presenza di piante mellifere al fine di sostenere e favorire lo sviluppo delle colonie di api;
la Commissione europea ha inteso elencare e spiegare il significato di tali misure nelle conclusioni del rapporto sul settore dell'apicoltura destinato al Parlamento europeo e al Consiglio. Il rapporto sottolinea che le misure in vigore nell'Unione europea hanno aiutato i produttori del continente a «mantenere una produzione di miele di alta qualità, pur in un contesto difficile, con l'aumento dei costi di produzione, le minacce alla sopravvivenza delle api e la feroce concorrenza internazionale da importazione di miele da Paesi terzi»;
in considerazione delle valutazioni effettuate dagli esperti che hanno studiato il fenomeno, appaiono indispensabili una forte politica di profilassi ed un sostegno anche di carattere culturale agli operatori del settore, favorendo l'intervento di personale veterinario, di centri di riferimento specializzati e di informazioni e protocolli che possano consentire una corretta e adeguata gestione di un settore così vitale e significativo per l'intera Europa,

impegna il Governo:

ad adottare una politica pubblica di profilassi che preveda necessariamente e diffusamente una seria formazione degli apicoltori ed il loro accompagnamento ad opera di personale veterinario specializzato;
a favorire, per una loro giusta attuazione, lo sviluppo di adeguate politiche sanitarie a livello nazionale, con la piena collaborazione delle associazioni apistiche;
a definire metodiche efficaci, chiare e semplici da diffondere nell'intero comparto apistico e a considerare che l'unità epidemiologica non è generalmente costituita dal singolo alveare o apiario, bensì dall'insieme del patrimonio zootecnico dell'apicoltore;
a promuovere la ricerca scientifica, di cooperazione tra l'Italia e gli altri Stati produttori di miele e derivati, al fine di intraprendere un comune scambio di informazioni che rafforzi la lotta agli acari responsabili della moria delle api;
a favorire corsi di aggiornamento per veterinari, allo scopo di fornire loro le adeguate e specifiche conoscenze per fronteggiare le patologie delle api;
a promuovere una rete geografica di adeguate competenze veterinarie nell'ambito di ciascuna regione.
(1-00478)
(Nuova formulazione) «Dorina Bianchi, Piccone».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

apicoltura

sostegno agricolo

creazione di posti di lavoro

malattia animale

protezione dell'ambiente

utilizzazione del terreno