ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00449

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 223 del 06/05/2014
Abbinamenti
Atto 1/00427 abbinato in data 06/05/2014
Atto 1/00446 abbinato in data 06/05/2014
Atto 1/00448 abbinato in data 06/05/2014
Atto 1/00447 abbinato in data 06/05/2014
Atto 1/00450 abbinato in data 06/05/2014
Atto 1/00451 abbinato in data 06/05/2014
Firmatari
Primo firmatario: RONDINI MARCO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 06/05/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE 06/05/2014
ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 06/05/2014
ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE 06/05/2014
BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 06/05/2014
BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 06/05/2014
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 06/05/2014
BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 06/05/2014
BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE 06/05/2014
CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 06/05/2014
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE 06/05/2014
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE 06/05/2014
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE 06/05/2014
GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE 06/05/2014
INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE 06/05/2014
MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 06/05/2014
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE 06/05/2014
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 06/05/2014
PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE 06/05/2014


Stato iter:
06/05/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/05/2014
Resoconto RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 06/05/2014
Resoconto ZANIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto VEZZALI MARIA VALENTINA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
INTERVENTO GOVERNO 06/05/2014
Resoconto BIONDELLI FRANCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 06/05/2014
Resoconto RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE
 
DICHIARAZIONE VOTO 06/05/2014
Resoconto LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Resoconto TAGLIALATELA MARCELLO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE
Resoconto SANTERINI MILENA PER L'ITALIA
Resoconto CESARO ANTIMO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto BIANCHI DORINA NUOVO CENTRODESTRA
Resoconto NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto BRAMBILLA MICHELA VITTORIA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto ZAMPA SANDRA PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 06/05/2014
Resoconto BIONDELLI FRANCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 06/05/2014

DISCUSSIONE IL 06/05/2014

NON ACCOLTO IL 06/05/2014

PARERE GOVERNO IL 06/05/2014

RESPINTO IL 06/05/2014

CONCLUSO IL 06/05/2014

Atto Camera

Mozione 1-00449
presentato da
RONDINI Marco
testo di
Martedì 6 maggio 2014, seduta n. 223

   La Camera,
   premesso che:
    la legge 4 maggio 2009, n. 41, ha istituito il 5 maggio come giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia. Al fine di evitare che questa «giornata» sia interpretata come l'ennesimo momento da dedicare a sterili discussioni che vedono convergere verso superficiali obiettivi tutte le forze politiche, è necessario avviare un serrato confronto costruttivo e non autoreferenziale per l'elaborazione condivisa di un piano strategico di interventi che nel breve e nel lungo periodo siano mirati a contrastare in modo efficace la diffusione esponenziale del fenomeno;
    l'approvazione della convenzione di Lanzarote segna un traguardo importante nella lotta contro la pedofilia. L'Italia fu, nel 2007, non solo tra i primi Paesi a sottoscrivere la convenzione per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale, ma anche tra i maggiori contribuenti, con una cinquantina di articoli, alla sua stesura. Nella fase di ratifica della convenzione, grazie anche alle iniziative perseguite, da tempo, dal gruppo parlamentare della Lega Nord (promotore di una proposta di legge finalizzata all'introduzione di una nuova fattispecie di reato denominata «apologia della pedofilia» è stato inserito il principio finalizzato ad anticipare la soglia di tutela prevista nel nostro sistema penale, sanzionando, per ciò stesso, indipendentemente dalla commissione del reato propagandato, condotte che arrecano offesa a quei valori, socialmente e universalmente ritenuti tali, per il solo fatto di far credere normale ciò che comunemente viene percepito come aberrante;
    a venticinque anni dalla entrata in vigore della convenzione internazionale sui diritti del fanciullo, purtroppo, ancora in tutto il mondo i bambini patiscono violenze, sfruttamento e abusi. Sono costretti a combattere guerre o a lavorare in condizioni intollerabili; vengono sottoposti ad abusi sessuali o a violenze punitive. Gli elementi di un'infanzia sana, così come sono specificati nella convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, vengono negati perché il mondo non riesce a fornire ai bambini la protezione di cui hanno diritto. Al contrario di quanto si crede, i diritti dei bambini non sono violati esclusivamente in quella parte del mondo che vive in situazioni di grave sottosviluppo ma anche in quei Paesi che hanno raggiunto livelli di industrializzazione e benessere elevati;
    in Italia 2 bambini al giorno vengono fatti oggetto di abusi sessuali, negli ultimi anni le violenze sui minori sono cresciute di oltre il 90 per cento, i casi di pedofilia nel nostro Paese sono circa 21.000 all'anno e oltre 50.000 i siti a sfondo pedofilo stimati che possono essere contattati su internet. Questi dati, anche se vanno considerati per difetto perché, come è ovvio, molti casi sfuggono alle statistiche, mostrano uno scenario quantomeno allarmante. Il monitoraggio della rete internet da parte della polizia postale e di organizzazioni di volontariato dimostra con sempre maggiore frequenza come la rete sia utilizzata non solo per divulgazione di materiale di tipo pedopornografico, ma anche per la diffusione di una vera e propria apologia del reato di pedofilia. Alcune farneticanti pseudo-associazioni o gruppi di persone deviate e abbiette stanno promuovendo a livello mondiale una sottile e assurda distinzione tra pedofilia «cattiva e buona». Queste aberranti disquisizioni consistono in veri e propri «trattati», saggi più o meno filosofeggianti per disquisire sulla legittimità e persino sull’«opportunità» di rapporti sessuali fra adulti e minorenni. Molto spesso questi soggetti, tra loro, sono soliti definirsi addirittura «pedofili culturali» e le ramificazioni sono talmente vaste che, di frequente, i collegamenti telematici si estendono a siti esteri dello stesso genere. Tali aberranti farneticazioni sono state avallate anche da noti esponenti politici che rappresentano movimenti e partiti ampiamente rappresentati nell'arco costituzionale del nostro Paese. Già nel 1999 don Fortunato di Noto in un'audizione di fronte alla Commissione parlamentare per i diritti dell'infanzia aveva denunciato la presenza in Italia di una lobby, che protegge e aiuta la diffusione della pedofilia; le affermazioni di Di Noto, sacerdote che da anni si occupa del monitoraggio del fenomeno criminale della pedofilia, si basano su una ricerca approfondita e sistematica e sono correlate di un'ampia documentazione. È del tutto evidente come sia necessario intervenire al più presto sotto il profilo della prevenzione e della repressione, non solo avvalendosi degli strumenti di lotta di tipo telematico che sono sempre in continua evoluzione, ma anche attraverso l'introduzione di nuove fattispecie di reato con modifiche al codice penale che servano a combattere più efficacemente i reati prodromici e connessi alla pedofilia, soprattutto per la loro natura di azione di plagio delle menti affinché vi sia una accettazione delle pratiche sessuali nei confronti di minori. La Lega Nord oramai da diverse legislature presenta proposte di legge volte a contrastare questo fenomeno pericolosissimo ma troppo spesso sottovalutato;
    è necessario sviluppare un sistema adeguato di monitoraggio del fenomeno della pedofilia e pedopornografia capace di quantificare ed elaborare i dati sul problema in relazione a tutti gli innumerevoli aspetti che possono essere considerati connessi direttamente o indirettamente allo sfruttamento sessuale dei minori;
    nel mondo industrializzato i problemi dell'infanzia sono anche connessi all'ondata dei flussi migratori clandestini. I minori, sradicati dal proprio ambiente naturale, in condizioni di estrema fragilità e povertà, divengono facilmente preda di situazioni di violazione dei diritti fondamentali, dall'accattonaggio fino allo sfruttamento sessuale;
    la pedofilia rientra tra i disturbi di parafilia ed è condizione che implica un'attrazione sessuale nei confronti di bambini anche piccolissimi; tale devianza del comportamento sessuale non comporta l'incapacità di intendere e volere che il codice di procedura penale richiede per poter negare o ridurre la responsabilità e dunque la punibilità. È, quindi, improcrastinabile un intervento legislativo finalizzato a dare un segnale forte contro gli abusi sui minori, ipotizzando anche l'introduzione della cosiddetta castrazione chimica, in presenza di soggetti condannati per reati di abuso sessuale sui minori;
    il progresso della società moderna è stato viziato dalla rinuncia a quei riferimenti valoriali, che rappresentavano le fondamenta di una comunità capace di comprendere l'importanza della tutela dei propri figli quale bene primario, seminando il dubbio del significato stesso della verità e del bene, in ultima analisi della bontà della vita. L'accelerazione dei fenomeni di degenerazione nell'educazione sfocia, oggigiorno, in un vero e proprio allarme educativo. Sempre più in modo repentino si diffonde un pensiero unico laicista che trova sostegno anche in iniziative legislative assurde, come, ad esempio, quelle volte a cancellare dai documenti ufficiali i riferimenti alla madre e al padre per sostituirli con surrogati asettici. Scelte dettate da un'idiozia ideologica che non possono essere sottovalutate e produrranno gravi danni nel medio e lungo periodo;
    i genitori evidenziano maggiori difficoltà nell'assolvimento delle competenze di cura e di educazione dei figli, le conflittualità intraconiugali e intrafamiliari sfociano in sofferti procedimenti di separazione e di divorzio, e sono sempre più evidenti gli episodi di maltrattamento e di violenza intrafamiliare. La frantumazione dell'istituto familiare, in una comunità sempre meno capace di farsi carico della crescita sana dei bambini, è il primo fattore che pone i bambini in una condizione di precario equilibrio ed estrema fragilità, rendendoli soggetti a rischio;
    l'affermazione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza è inderogabile. Se, da un lato, a livello legislativo si possono annoverare numerosi provvedimenti adottati in nome dell'interesse superiore dei bambini e degli adolescenti, animati dalle più convinte intenzioni di dar vita ad un reale sistema di tutela e promozione dei loro diritti, dall'altro lato, è unanime la consapevolezza che siamo ben lontani dal poter affermare di essere stati in grado di creare una vera e propria politica per l'infanzia;
    i punti cardine sui quali si dovrebbero incentrare le politiche di tutela per l'infanzia devono essere: la conoscenza del problema, il rilancio della scuola come centro di promozione culturale e sociale nel territorio e la centralità del sostegno alla famiglia,

impegna il Governo:

   ad attivarsi in tempi rapidi per mettere in atto una concreta ed organica azione di contrasto al fenomeno criminale della pedofilia, finalizzata: a) a potenziare e rafforzare i controlli sulla rete internet in modo da non permettere la presenza di siti che propugnano il pseudo messaggio «culturale» volto all'accettabilità sociale della pedofilia; b) a proteggere l'utilizzo del web da parte dei minori adottando, attraverso la collaborazione con i provider, sistemi di filtri che rendano sempre più sicura la navigazione on line; c) ad impedire che organizzazioni, associazioni e fondazioni, utilizzino la rete internet per sostenere e propagandare la liceità del rapporto sessuale tra minori ed adulti; d) a potenziare il coordinamento internazionale tra le forze di polizia per la lotta allo sfruttamento sessuale dei minori, alla produzione e allo scambio di materiale pedopornografico e per contrastare in modo drastico il «turismo a scopo sessuale»;
   a promuovere l'adozione, ad opera dei Paesi europei di un piano europeo di lotta al fenomeno della pedofilia;
   ad assumere, con la massima urgenza, ogni iniziativa utile a contrastare efficacemente la piaga della pedofilia e degli abusi sessuali sui minori, anche valutando l'opportunità di introdurre la castrazione chimica nei confronti di condannati per reati di abuso sessuale sui minori;
   a promuovere una politica a sostegno della famiglia, quale nucleo fondamentale della società, nel riconoscimento del ruolo primario che riveste nell'educazione e nella crescita dei bambini e dei giovani adolescenti;
   a promuovere iniziative volte a contrastare il fenomeno dell'immigrazione clandestina e a contrastare le associazioni criminali straniere che traggono profitto dalla tratta delle persone, in particolar modo se trattasi di bambini.
(1-00449) «Rondini, Giancarlo Giorgetti, Allasia, Attaguile, Borghesi, Bossi, Matteo Bragantini, Buonanno, Busin, Caon, Caparini, Fedriga, Grimoldi, Guidesi, Invernizzi, Marcolin, Molteni, Gianluca Pini, Prataviera».
(Mozione non iscritta all'ordine del giorno ma vertente su materia analoga).

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

protezione dell'infanzia

violenza sessuale

lotta contro la criminalita'

pedofilia

prostituzione

migrazione illegale

Internet