Legislatura: 17Seduta di annuncio: 219 del 28/04/2014
Primo firmatario: ALLASIA STEFANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 28/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE 28/04/2014 CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE 28/04/2014 FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE 28/04/2014 ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE 28/04/2014 BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 28/04/2014 BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 28/04/2014 BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 28/04/2014 BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 28/04/2014 BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE 28/04/2014 CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 28/04/2014 GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE 28/04/2014 GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE 28/04/2014 INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE 28/04/2014 MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 28/04/2014 MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE 28/04/2014 PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 28/04/2014 PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE 28/04/2014 RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 28/04/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 28/04/2014 Resoconto RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE INTERVENTO PARLAMENTARE 28/04/2014 Resoconto ABRIGNANI IGNAZIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto MISIANI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO DICHIARAZIONE GOVERNO 28/04/2014 Resoconto MORANDO ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) PARERE GOVERNO 06/05/2014 Resoconto ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) DICHIARAZIONE VOTO 06/05/2014 Resoconto ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE Resoconto MAZZIOTTI DI CELSO ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA Resoconto BERNARDO MAURIZIO NUOVO CENTRODESTRA Resoconto MATARRELLI TONI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' Resoconto ABRIGNANI IGNAZIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto MISIANI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 28/04/2014
DISCUSSIONE IL 28/04/2014
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 28/04/2014
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 06/05/2014
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 06/05/2014
ACCOLTO IL 06/05/2014
PARERE GOVERNO IL 06/05/2014
DISCUSSIONE IL 06/05/2014
APPROVATO IL 06/05/2014
CONCLUSO IL 06/05/2014
La Camera,
premesso che:
il sistema economico del Paese registra la presenza di società, partecipate direttamente od indirettamente da soggetti pubblici, frutto di un'evoluzione storica, peraltro assimilabile a quella della maggior parte degli altri Paesi europei, improntata alla gestione di alcuni servizi e al sostegno ad alcuni settori produttivi considerati importanti e strategici, non solo a fini economici ma anche per garantire alcuni servizi essenziali a tutti i cittadini;
il quadro normativo riguardante le società a partecipazione pubblica è complesso a causa dei diversi profili coinvolti: alla normativa societaria si sovrappongono gli effetti indiretti delle norme sul patto di stabilità e sulla spending review, che condizionano gli enti pubblici che partecipano dei capitali delle società; inoltre, sono presenti alcune normative di settore, principalmente di derivazione europea, riguardanti la concorrenza e la liberalizzazione di taluni servizi;
negli ultimi anni, tuttavia, le società, in particolare quelle partecipate da enti pubblici, hanno adottato iniziative volte a garantire la trasparenza non solo delle proprie scelte strategiche, ma anche della scelta e dell'adeguatezza del proprio management, superando generalmente quanto comunque previsto dalla legge e con lo scopo, oltre che di garantire trasparenza, di rendersi più forti e credibili rispetto ai mercati nei quali operano;
i poteri di nomina da parte dell'azionista pubblico degli amministratori delle società partecipate sono disciplinati, a livello generale, dal codice civile, nonché da una serie di ulteriori disposizioni. In primo luogo, la disciplina generale (articolo 2449 del codice civile) prevede che, se lo Stato o gli enti pubblici hanno partecipazioni in una società per azioni che non fa ricorso al mercato del capitale di rischio, lo statuto può attribuire loro la facoltà di nominare amministratori, sindaci o componenti del consiglio di sorveglianza, in numero proporzionale alla partecipazione al capitale sociale;
gli amministratori e i sindaci o i componenti del consiglio di sorveglianza nominati dallo Stato e dagli enti pubblici possono essere revocati solo dagli enti che li hanno nominati ed hanno i diritti e gli obblighi dei membri nominati dall'assemblea. Gli amministratori non possono essere nominati per un periodo superiore a tre esercizi e scadono alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica;
i sindaci, ovvero i componenti del consiglio di sorveglianza, restano in carica per tre esercizi e scadono alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della loro carica. Per le società che fanno ricorso al mercato azionario è prevista la possibilità di riservare allo Stato o agli enti partecipanti azioni fornite di diritti patrimoniali o anche di diritti amministrativi, ma non il voto nell'assemblea generale degli azionisti;
alcuni importanti accorgimenti sono stati adottati dal legislatore per garantire che le società pubbliche siano orientate a criteri di efficienza, penalizzando gli amministratori che non agiscono con competenza e capacità. Ne è esempio la previsione in base alla quale non può essere nominato amministratore di ente, istituzione, azienda pubblica, società a totale o parziale capitale pubblico chi, avendo ricoperto nei cinque anni precedenti incarichi analoghi, ha chiuso in perdita tre esercizi consecutivi (articolo 1, comma 734, della legge n. 296 del 2006);
i principali dati relativi alle società a partecipazione pubblica sono disponibili e fruibili in diverse forme, compreso il canale internet. L'elenco delle società per azioni partecipate da amministrazioni statali è contenuto nel rendiconto generale dello Stato, nel conto del patrimonio (appendice 4). Il Ministero dell'economia e delle finanze è il principale azionista statale. Le informazioni disponibili sul sito del Ministero dell'economia e delle finanze riferiscono che a novembre 2012 il dicastero deteneva 31 partecipazioni dirette;
la legge 12 luglio 2011, n. 120, sulla parità di accesso agli organi delle società quotate, volta a superare il problema della scarsa presenza di donne negli organi di vertice delle società commerciali e, in particolare, nei consigli di amministrazione delle società quotate in borsa, dispone che, per le società a controllo pubblico, i principi applicabili rimangono quelli di legge, mentre la disciplina di dettaglio è affidata ad un apposito regolamento, con la finalità di garantire una disciplina uniforme per tutte le società interessate. Tale regolamentazione è contenuta nel regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 novembre 2012, n. 251. Ad esso è affidata la disciplina della vigilanza sull'applicazione delle disposizioni introdotte, nonché delle forme e dei termini dei provvedimenti da adottare e delle modalità di sostituzione dei componenti decaduti;
in particolare, tale regolamento impone, come avviene per le società private, agli statuti delle società pubbliche non quotate di prevedere modalità di nomina degli organi di amministrazione e di controllo, se a composizione collegiale, tali da garantire che il genere meno rappresentato ottenga almeno un terzo dei componenti di ciascun organo. In tali ipotesi gli statuti disciplinano ugualmente la formazione delle liste in applicazione del criterio di riparto tra generi, prevedendo modalità di elezione e di estrazione dei singoli componenti idonee a garantire il rispetto delle previsioni di legge;
ai sensi dell'articolo 18, comma 2, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008, le società a partecipazione pubblica totale o di controllo adottano, per il reclutamento del personale e per il conferimento degli incarichi, criteri e modalità rispettosi dei principi, anche di derivazione comunitaria, di trasparenza, pubblicità e imparzialità;
il Senato della Repubblica, il 19 giugno 2013, ha approvato una mozione sui criteri di nomina degli amministratori delle società quotate e non quotate controllate direttamente o indirettamente dallo Stato, le cui indicazioni sono successivamente state fatte proprie dal Governo con la direttiva del Ministero dell'economia e delle finanze del 24 giugno 2013,
impegna il Governo:
ad assumere iniziative per disciplinare e rendere pubblici, laddove non abbia già provveduto in tal senso, anche nel rispetto delle disposizioni contenute nel regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 novembre 2012, n. 251, i requisiti richiesti per la candidatura alla carica di componente dei consigli di amministrazione delle società a partecipazione pubblica totale o di controllo;
a subordinare l'eventuale riconferma dei presidenti e degli amministratori delegati uscenti alla valutazione dei risultati aziendali conseguiti ed in ogni caso avendo come limite massimo quello di tre mandati;
a procedere ad una generale riduzione della retribuzione lorda totale di chi sia designato a ricoprire le cariche di presidente ed amministratore delegato, subordinandola, al contempo, ai risultati gestionali conseguiti.
(1-00444)
(Testo modificato nel corso della seduta) «Allasia, Guidesi, Caparini, Fedriga, Attaguile, Borghesi, Bossi, Matteo Bragantini, Buonanno, Busin, Caon, Giancarlo Giorgetti, Grimoldi, Invernizzi, Marcolin, Molteni, Gianluca Pini, Prataviera, Rondini».
EUROVOC :potere di nomina
ente pubblico
liberalizzazione del mercato
nomina del personale
prestazione di servizi
bilancio di societa'