ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00398

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 196 del 24/03/2014
Abbinamenti
Atto 1/00341 abbinato in data 24/03/2014
Atto 1/00399 abbinato in data 24/03/2014
Atto 1/00400 abbinato in data 24/03/2014
Atto 1/00407 abbinato in data 27/03/2014
Atto 1/00408 abbinato in data 27/03/2014
Atto 6/00062 abbinato in data 27/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: BUONANNO GIANLUCA
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 24/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2014
ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2014
BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2014
BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2014
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2014
BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2014
CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2014
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2014
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2014
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2014
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2014
GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2014
INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2014
MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2014
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2014
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2014
PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2014
RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2014


Stato iter:
27/03/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 24/03/2014
Resoconto LACQUANITI LUIGI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto PARIS VALENTINA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto RIZZETTO WALTER MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO GOVERNO 24/03/2014
Resoconto RUGHETTI ANGELO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
PARERE GOVERNO 27/03/2014
Resoconto RUGHETTI ANGELO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 27/03/2014
Resoconto SANTERINI MILENA PER L'ITALIA
Resoconto BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE
Resoconto CESARO ANTIMO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto CENTEMERO ELENA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto MARTELLI GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto MOSCATT ANTONINO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 24/03/2014

DISCUSSIONE IL 24/03/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/03/2014

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/03/2014

NON ACCOLTO IL 27/03/2014

PARERE GOVERNO IL 27/03/2014

DISCUSSIONE IL 27/03/2014

RESPINTO IL 27/03/2014

CONCLUSO IL 27/03/2014

Atto Camera

Mozione 1-00398
presentato da
BUONANNO Gianluca
testo di
Giovedì 27 marzo 2014, seduta n. 199

   La Camera,
   premesso che:
    l'articolo 97 della Costituzione prevede che «agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge» ed il Testo unico sul pubblico impiego (decreto legislativo n. 165 del 2001), all'articolo 35, ne disciplina le modalità di reclutamento;
    tale disposto costituzionale stabilisce, pertanto, come condicio sine qua non per l'accesso il superamento di concorso regolarmente indetto, tanto che eventuali violazioni potrebbero anche presupporre la decadenza del contratto in essere e la responsabilità per danno erariale in capo al dirigente;
    i lavoratori precari nella pubblica amministrazione sono quantificati in circa 250 mila, concentrati principalmente nella scuola, nella sanità e negli enti locali, cifre che hanno indotto la Corte di giustizia dell'Unione europea ad affermare che la legislazione italiana «necessita in via urgente, assoluta e primaria di una revisione epocale della normativa di riferimento in materia di lavoro a tempo determinato nel pubblico impiego»;
    pur comprendendo il dramma del fenomeno del precariato, non si possono sostenere procedure di stabilizzazione di massa nella pubblica amministrazione che, oltre a contraddire il dettato costituzionale, provocherebbero un blocco delle assunzioni di giovani per molti anni; significherebbe cioè che un'intera generazione sarebbe esclusa dall'opportunità di accedere al pubblico impiego;
    tale posizione è stata ribadita, da ultimo, in occasione dell'esame parlamentare del decreto-legge n. 101 del 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 125 del 2013, e, specificatamente, sulla previsione in esso contenuta della stabilizzazione del 50 per cento del personale a tempo nelle pubbliche amministrazioni e della valenza fino a nove anni delle graduatorie anche per gli idonei;
    si ritiene, infatti, che una stabilizzazione di massa contrasti fortemente anche il principio della meritocrazia, trasformando, di fatto, il comparto pubblico in una sorta di «ammortizzatore sociale»;
    basti pensare che il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione pro tempore ha disposto la proroga di 24.000 precari della Sicilia, sostenendo che si trattasse di una razionalizzazione della spesa, ma si tratta secondo i firmatari del presente atto di indirizzo in realtà dell'esatto opposto, ovvero del continuo e perenne assistenzialismo che andrà ad aggiungere ulteriori sprechi, in una regione già piagata da un numero esorbitante di dipendenti pubblici;
    l'articolo 3 della Costituzione afferma: «È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese»;
    l'articolo 4 afferma: «La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società»;
    il dramma del precariato colpisce sia le giovani generazioni sia molti cittadini in età avanzata, in particolare nel settore scolastico, tanto da poter essere considerato, ad oggi, una delle più grandi emergenze sociali del nostro Paese;
    la scuola rappresenta un'istituzione basilare della società visto l'alto ruolo che riveste nella formazione dei cittadini;
    è pur vero che dal 1951 al 1978 è triplicato il numero degli insegnanti, passando da 240.000 a 732.000; in seguito, nonostante la contrazione della popolazione studentesca, gli insegnanti hanno continuato a crescere, arrivando a sfiorare le 900.000 unità all'inizio degli anni Novanta ed attestandosi poi negli ultimi anni ad 850.000. Dunque, negli anni, la scuola italiana ha continuato ad assumere personale indipendentemente dal diminuire o dal crescere del numero degli studenti, questo spesso a causa di logiche distorte di mantenimento del consenso politico;
    l'inserimento nelle graduatorie ad esaurimento è stata favorevole ai docenti del Sud, molti dei quali sono in possesso dei requisiti stabiliti dalla legge n. 104 del 1992 sulle disabilità, o si avvalgono della legge relativa al riconoscimento dell'invalidità civile. In base alla legge n. 104 del 1992 o alla legge n. 68 del 1999, chiunque abbia dichiarato di essere in possesso di handicap personale è stato inserito «a pettine» nella graduatoria e ha avuto il privilegio di scegliere il posto anche se nella graduatoria era in coda per mancanza di punteggio negli ultimi anni, ed anche di recente sono più volte comparse notizie accertate su casi di truffe al sistema scolastico e sanitario per l'ottenimento di certificati che attestino l'idoneità della persona in causa alla legge n. 104 del 1992, con lo scopo di trarre vantaggi su punteggi e posizionamenti nelle varie graduatorie scolastiche. Molti tra docenti e personale amministrativo, tecnico e ausiliario settentrionali si trovano in uno stato di precarietà da molti anni, pur avendo punteggi e titoli superiori al personale in possesso dei requisiti della legge n. 104 del 1992. Anche a Milano ci sarebbero state truffe di massa da parte di docenti per ottenere il trasferimento da Milano al Sud tramite certificati medici falsi e medici compiacenti che hanno diagnosticato malattie immaginarie inesistenti;
    il problema dei precari, con tutti gli aspetti negativi che ad esso si collegano, si trascina da troppo tempo. Il ricorso alle sanatorie, oltre ad eludere il problema fondamentale di un serio accertamento dei requisiti professionali, non può che dare risposte parziali, visti l'elevato numero dei precari oramai raggiunto e la necessità di tenere conto di una spesa per studente già elevata,

impegna il Governo:

   a salvaguardare le competenze acquisite, senza mortificare la meritocrazia, attraverso l'istituzione di una riserva limitata di posti nei concorsi pubblici su base regionale;
   ad attivarsi al fine di appoggiare la proposta di un punteggio aggiuntivo nelle graduatorie, destinato ai docenti residenti nella regione in cui intendono insegnare, cominciando ad attuare una «pianificazione» regionale, basata sull'assunzione di personale unicamente sulla base dei posti effettivamente disponibili, nell'ambito regionale o provinciale.
(1-00398) «Buonanno, Allasia, Attaguile, Borghesi, Bossi, Matteo Bragantini, Busin, Caon, Caparini, Fedriga, Giancarlo Giorgetti, Grimoldi, Guidesi, Invernizzi, Marcolin, Molteni, Gianluca Pini, Prataviera, Rondini».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

mercato del lavoro

pianificazione regionale

accesso all'occupazione

diritto del lavoro

insegnante

pubblica amministrazione

legislazione