ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00394

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 196 del 24/03/2014
Abbinamenti
Atto 1/00327 abbinato in data 24/03/2014
Atto 1/00388 abbinato in data 24/03/2014
Atto 1/00395 abbinato in data 24/03/2014
Atto 1/00397 abbinato in data 24/03/2014
Atto 1/00396 abbinato in data 24/03/2014
Atto 1/00401 abbinato in data 15/04/2014
Atto 1/00402 abbinato in data 15/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: ABRIGNANI IGNAZIO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 24/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/03/2014


Stato iter:
15/04/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 24/03/2014
Resoconto ABRIGNANI IGNAZIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 24/03/2014
Resoconto MUCCI MARA MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO GOVERNO 24/03/2014
Resoconto RUGHETTI ANGELO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
PARERE GOVERNO 15/04/2014
Resoconto FRANCESCHINI DARIO MINISTRO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
INTERVENTO GOVERNO 15/04/2014
Resoconto FRANCESCHINI DARIO MINISTRO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
DICHIARAZIONE VOTO 15/04/2014
Resoconto SCHIRO' GEA PER L'ITALIA
Resoconto TOTARO ACHILLE FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE
Resoconto CESARO ANTIMO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto PIZZOLANTE SERGIO NUOVO CENTRODESTRA
Resoconto LACQUANITI LUIGI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto ABRIGNANI IGNAZIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto PRODANI ARIS MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto MUCCI MARA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto TARANTO LUIGI PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto PETITTI EMMA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 24/03/2014

DISCUSSIONE IL 24/03/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/03/2014

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 15/04/2014

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 15/04/2014

ACCOLTO IL 15/04/2014

PARERE GOVERNO IL 15/04/2014

DISCUSSIONE IL 15/04/2014

APPROVATO IL 15/04/2014

CONCLUSO IL 15/04/2014

Atto Camera

Mozione 1-00394
presentato da
ABRIGNANI Ignazio
testo di
Martedì 15 aprile 2014, seduta n. 212

   La Camera,
   premesso che:
    le bellezze naturali e paesaggistiche, il ricco patrimonio di storia, le opere d'arte e i monumenti hanno permesso all'Italia di collocarsi tra le principali mete turistiche del mondo e l'Unesco ha inserito il nostro Paese nel patrimonio mondiale dell'umanità;
    il turismo rappresenta un settore fondamentale per l'economia del Paese per due ragioni: anzitutto ha un forte peso sia in termini di prodotto interno lordo (circa il 9 per cento) sia di occupazione (circa il 10 per cento); è inoltre un settore, forse l'unico, dove l'Italia ha un vantaggio competitivo forte e durevole nel tempo;
    in altri Paesi (come ad esempio Francia e Spagna) il contributo del turismo all'economia è maggiore sia in termini relativi sia in termini assoluti e, negli ultimi anni, il settore turistico italiano ha perso quota di mercato a livello mondiale: dalla prima posizione occupata a livello europeo all'inizio degli anni Ottanta e ancora verso la metà degli anni Novanta, oggi è soltanto terzo (dietro a Spagna e Francia), per non parlare poi delle ultime decisioni prese ad Atene relative alla promozione del turismo marino e marittimo;
    l'Italia ha ancora un ruolo rilevante nel turismo internazionale, ma stenta a tenere il passo della crescita del settore e tende a perdere quota di mercato nei confronti dei suoi tradizionali concorrenti europei, evidenziando una notevole perdita di competitività;
    il turismo per il nostro Paese ha oltretutto un peso significativo nell'economia nazionale, generando maggiori opportunità di lavoro rispetto ad altri settori industriali considerati prioritari e il suo contributo al prodotto interno lordo dell'Italia ammonta a oltre 130 miliardi di euro (circa il 9 per cento della produzione nazionale), impegnando in questo settore circa 2,2 milioni di persone (un lavoratore su dieci);
    è un settore che esprime un notevole potenziale per ciò che riguarda la comunicazione e l'integrazione interculturale, due elementi rilevanti in un mondo divenuto multi-polare, e offre inoltre grandi opportunità per la valorizzazione dello straordinario patrimonio storico e artistico italiano, sia rispetto alla comunicazione delle identità dei territori, ma soprattutto in termini di attrazione di nuove risorse per la loro conservazione e rivalutazione;
    sono chiare a tutti le criticità dell'industria turistica italiana dovute a problemi di governance del settore, promozione all'estero estremamente frammentata e graduale marginalizzazione dell'Agenzia nazionale del turismo (Enit), nanismo delle imprese, limiti nella capacità di costruire prodotti turistici competitivi, infrastrutture insufficienti, formazione del personale inadeguata al mercato globale, difficoltà ad attrarre investimenti internazionali;
    condizione indispensabile per un rilancio del settore è un radicale cambiamento nell'approccio ai problemi del turismo, che nessun Governo ha mai messo al centro della propria agenda, non considerandolo un investimento su cui puntare per lo sviluppo del Paese;
    è necessario, dunque, avviare un cambiamento anzitutto culturale, iniziando a considerare il turismo come una grande opportunità per il Paese e coordinando gli sforzi necessari a valorizzarne il potenziale inespresso;
    l'impareggiabile ricchezza di «risorse turistiche» del Paese non deve condurre all'ingenua convinzione che i turisti internazionali continueranno ad arrivare spontaneamente, dal momento che i viaggiatori internazionali cercano oggi un'offerta organizzata e, anche se l'Italia rappresenta per più di una ragione la meta più desiderabile, spesso la scelta finale premia altre destinazioni perché complessivamente più convenienti o più «facili»;
    per competere con successo nel mercato turistico internazionale, è necessario allora comprendere a fondo anzitutto la domanda ed essere in grado poi di offrire prodotti moderni, consapevoli del fatto che l'esperienza di consumo turistico ha inizio ben prima dell'atto della prenotazione e termina ben dopo il rientro a casa;
    le differenti aree tematiche del turismo italiano sono considerate «mature» ed attrattive nei confronti dei diretti competitor internazionali e occorre, quindi, fare leva sulla riqualificazione generale dell'offerta turistico-ricettiva alberghiera, che spesso, stante anche la sua ridotta dimensione imprenditoriale, sconta la necessità di subire costi elevati di mantenimento di standard qualitativi. Durante l'esame della legge di stabilità 2014, il gruppo parlamentare di Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente ha presentato degli emendamenti diretti a far fronte all'arretratezza tecnologica del comparto turistico che è uno dei principali elementi di svantaggio competitivo rispetto ai maggiori sistemi turistici concorrenti;
    è, dunque, necessario apportare un miglioramento degli aspetti legati alla sostenibilità ambientale, anche diretti a favorire i sistemi di etichettatura ecologica su base volontaria, in linea con le politiche in materia dell'Unione europea, per poter conseguire livelli di qualità più vicini alle esigenze di una clientela turistica sempre più attenta alle istanze derivanti dalle problematiche ambientali e che richiede una serie di comportamenti virtuosi e qualitativi da parte di esercenti e albergatori;
    per il periodo 2010-2020 la crescita attesa del turismo internazionale nel mercato di riferimento dell'Italia è pari al 2,9 per cento annuo in termini di numero di viaggiatori e pari al 4,8 per cento annuo in termini di spesa; è rilevante, quindi, osservare come circa la metà di questa crescita in termini di spesa dovrebbe riguardare i viaggiatori a medio-lungo raggio e, quindi, dalle geografie emergenti (in particolare dai Paesi cosiddetti Bric e del Golfo Persico) che nello scorso decennio hanno espresso solamente il 30 per cento della crescita;
    sono state individuate alcune criticità principali per la definizione di una politica di sviluppo del turismo in Italia che si riferiscono agli asset del Paese dal punto di vista turistico, distinti tra «asset permanenti» e «asset temporanei», dove per «permanenti» si intendono le aree italiane con prestigio e notorietà riconosciute (asset religiosi, naturalistici, enogastronomici e artistico-culturali) e dove per «temporanei», invece, si intendono il posizionamento attuale del Paese (ad esempio, lifestyle e moda), il contesto politico-sociale e i grandi eventi o le manifestazioni che in esso hanno luogo;
    nella XVI legislatura sono state emanate alcune disposizioni per aumentare la competitività del turismo al fine di riqualificare e rilanciare l'offerta turistica a livello nazionale e internazionale. In particolare, il piano strategico di sviluppo del turismo in Italia, adottato ai sensi dell'articolo 34-quinquies del decreto-legge n. 179 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 221 del 2012, ha messo in risalto come l'Italia ha ancora un ruolo rilevante nel turismo nazionale ed internazionale, ma stenta a tenere il passo della crescita e tende a perdere quote di mercato nei confronti dei suoi tradizionali concorrenti europei;
    è importante che il Governo decida di mettere al centro della propria agenda una serie di scelte strategiche per lo sviluppo del turismo, riconoscendogli un ruolo di primo piano per la crescita del Paese,

impegna il Governo:

   a definire un più efficiente programma strategico di sviluppo che tenga conto del patrimonio culturale, architettonico e paesaggistico del Paese e che sia volto a far crescere qualitativamente l'offerta turistica e a rendere l'Italia più competitiva sul mercato internazionale, anche attraverso la promozione di azioni dirette a favorire la riqualificazione dei territori nonché del capitale umano;
   ad adottare azioni dirette a migliorare la formazione tecnico-professionale, date le caratteristiche labour intensive del settore, e a ripensare la formazione universitaria, dove si è assistito negli ultimi dieci anni ad un progressivo scollamento tra offerta formativa ed esigenze espresse dalle imprese, così da favorire un ingresso massiccio di giovani nel settore turistico per contribuire a una sua più rapida innovazione;
   a valorizzare il patrimonio materiale storico-artistico ed enogastronomico e quello immateriale tradizionale, anche attraverso lo sviluppo ed il riconoscimento di attività e manifestazioni che incentivano il turismo identitario e culturale;
   a convocare al più presto un tavolo tecnico diretto a delineare le strategie per lo sviluppo del turismo in Italia sull'onda dell'ultima riunione dei presidenti della Commissione parlamentare attività produttive, commercio e turismo della Camera dei deputati e della Commissione parlamentare industria, commercio, turismo del Senato della Repubblica riguardante il turismo e la crescita sostenibile dei settori marino e marittimo;
   a prevedere uno sviluppo del turismo che metta al centro il paesaggio, quale asset fondamentale per il Paese, contenendo i fenomeni come il consumo del suolo e l'abbandono progressivo dei territori rurali e montani, che minano la sostenibilità futura del turismo in Italia;
   ad adoperarsi affinché il Mezzogiorno possa esprimere – avendone i requisiti in termini di risorse – la propria naturale vocazione turistica in maniera moderna ed efficiente, trasformandosi in un'industria di traino per tutto il Paese e favorendo l'attrazione di numerosi investimenti;
   a prevedere, nell'ambito della propria attività di iniziativa legislativa, in particolare per quanto riguarda la riforma del titolo V della Costituzione, la promozione del turismo italiano.
(1-00394)
(Testo modificato nel corso della seduta) «Abrignani, Palese».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

turismo

revisione della costituzione

formazione professionale