ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00354

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 182 del 04/03/2014
Abbinamenti
Atto 1/00340 abbinato in data 20/03/2014
Atto 1/00364 abbinato in data 20/03/2014
Atto 1/00365 abbinato in data 20/03/2014
Atto 1/00367 abbinato in data 20/03/2014
Atto 1/00370 abbinato in data 20/03/2014
Atto 1/00385 abbinato in data 20/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: ZAN ALESSANDRO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 04/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/03/2014
MARCON GIULIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/03/2014
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/03/2014
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/03/2014
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/03/2014
DI SALVO TITTI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/03/2014
PIAZZONI ILEANA CATHIA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/03/2014
MIGLIORE GENNARO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/03/2014
PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 25/03/2014


Stato iter:
25/03/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/03/2014
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 20/03/2014
Resoconto BARUFFI DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto BRUGNEROTTO MARCO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto NARDUOLO GIULIA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto MUCCI MARA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO GOVERNO 25/03/2014
Resoconto AMICI SESA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 25/03/2014
Resoconto PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Resoconto TOTARO ACHILLE FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto GIGLI GIAN LUIGI PER L'ITALIA
Resoconto PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE
Resoconto CATANIA MARIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto PIZZOLANTE SERGIO NUOVO CENTRODESTRA
Resoconto ZAN ALESSANDRO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto MILANATO LORENA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 25/03/2014
Resoconto AMICI SESA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 25/03/2014
Resoconto DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto MORETTO SARA PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 25/03/2014
Resoconto AMICI SESA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 20/03/2014

DISCUSSIONE IL 20/03/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 20/03/2014

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 25/03/2014

DISCUSSIONE IL 25/03/2014

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 25/03/2014

ACCOLTO IL 25/03/2014

PARERE GOVERNO IL 25/03/2014

APPROVATO IL 25/03/2014

CONCLUSO IL 25/03/2014

Atto Camera

Mozione 1-00354
presentato da
ZAN Alessandro
testo presentato
Martedì 4 marzo 2014
modificato
Martedì 25 marzo 2014, seduta n. 197

   La Camera,
premesso che:
nelle settimane a cavallo tra il mese di gennaio e febbraio 2014, un'eccezionale ondata di maltempo ha colpito diverse regioni del Paese, e in particolare il Veneto e l'Emilia-Romagna;
in Veneto le persistenti piogge sommate alle precipitazioni nevose, verificatesi a partire dal 30 gennaio 2014, hanno causato interruzione delle comunicazioni, interruzione della viabilità, esondazioni di fiumi, allagamenti di terreni agricoli, centri abitati, causando gravissimi danni a cose, persone, infrastrutture e opere pubbliche, ma soprattutto alle economie locali (con un danno di oltre 10 milioni di euro solo in agricoltura, secondo Coldiretti);
vi sono state strade e case sott'acqua nei comuni localizzati lungo l'asta del Bacchiglione, del Bisatto e del Fratta Gorzone, dove i livelli hanno superato quelli raggiunti nell'alluvione del 2010;
tra le situazioni più difficili, nel padovano, si segnalano, in particolare, i comuni di Bovolenta, Battaglia Terme, Montegrotto Terme e Selvazzano;
le ingentissime precipitazioni hanno saturato fin quasi al collasso le opere di difesa idraulica – che dovranno essere ripristinate con la massima urgenza – causato centinaia di frane con numerose interruzioni della viabilità in tutte le zone montane, pedemontane e collinari; peraltro, le tracimazioni delle rete idraulica secondaria hanno già determinato l'evacuazione di centinaia di persone e diffusi danni ad abitazioni, imprese, esercizi commerciali ed edifici pubblici;
altrettanto pesanti saranno le conseguenze finanziarie sui bilanci di molti enti locali che hanno dovuto e dovranno affrontare ingenti spese non programmate per garantire il ritorno alla normalità;
il 3 febbraio 2014, con decreto del presidente della giunta n. 15 del 2014, la regione Veneto ha dichiarato lo stato di crisi regionale per le suddette eccezionali avversità atmosferiche;
anche con riguardo all'Emilia-Romagna, le forti piogge, che hanno interessato la regione dal 17 gennaio 2014, hanno prodotto l'allagamento di circa diecimila ettari di territorio, sia agricolo che urbanizzato, con danni calcolabili nell'ordine di decine di milioni di euro;
in particolare il 19 gennaio 2014, a seguito dell'apertura di una falla sull'argine del fiume Secchia in una fase di piena del fiume stesso, il territorio della provincia di Modena ha subito una fortissima inondazione, che ha coinvolto, in particolare, i centri abitati di Bastiglia e Bomporto e alcune frazioni della città di Modena, oltre ad una vasta area comprendente insediamenti agricoli e industriali;
quasi mille sono state le persone sfollate tra Sorbara, Albareto, Bastiglia e Bomporto; e moltissime sono state le aziende agricole, vitivinicole e le attività produttive colpite, oltre a molte infrastrutture;
va, peraltro, considerato che la zona colpita è la medesima che era già stata interessata dagli eventi sismici del maggio 2012;
la Gazzetta di Modena del 4 marzo 2014, riporta i dati allarmanti diffusi dalla Cisl sulla cassa integrazione nelle zone alluvionate. Sono coinvolti 1.175 lavoratori. A oggi risultano 450 lavoratori in cassa integrazione in deroga, 25 in «cassa integrazione guadagni ordinaria edilizia», 600 lavoratori in «cassa integrazione guadagni ordinaria industria» e 100 in «sospensione fondo artigianato». Le circa 200 aziende interessate dalla cassa integrazione guadagni ordinaria sono piccole e medie imprese meccaniche, tessili e della chimica. A questi numeri vanno aggiunti gli addetti dell'agricoltura. Sono, quindi, necessarie risorse aggiuntive per la cassa integrazione guadagni in deroga che scade il 31 marzo 2014;
il 31 gennaio 2014, il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza in conseguenza dei suddetti eventi alluvionali verificatisi nei giorni dal 17 al 19 gennaio 2014, nella provincia di Modena;
è utile riportare le dichiarazioni rese il 21 gennaio 2014 all'agenzia Ansa dal consigliere nazionale dei geologi Paride Antolini: «quello che sta accadendo nella bassa pianura emiliana a nord di Modena e Bologna deve farci riflettere profondamente sulla capacità di gestire il territorio da parte della società moderna. Un sindaco che, giustamente, invita i suoi ad andarsene indica l'impotenza dei nostri sistemi contro gli eventi della natura che occorre avere il coraggio di definire normali e prevedibili. Perché 3-400 millimetri di pioggia che cadono su un bacino idrografico moltiplicati per l'estensione del suo bacino fanno milioni di metri cubi d'acqua che devono essere smaltiti dal corso d'acqua principale. Quando gli argini del fiume cedono questi volumi si riversano necessariamente sui terreni limitrofi che nel corso delle ere geologiche sono sempre stati di pertinenza del fiume stesso, per il suo “divagare”. Se la pianificazione pregressa non ha tenuto conto di questo, non c’è manutenzione degli alvei che tenga. Occorre pensare a nuove forme di riduzione del rischio, magari ricorrendo a tecnologia e innovazione, modellistica, monitoraggi e gestione informatica dei dati in tempo reale»;
ancora una volta, puntualmente, bastano un giorno o due di forti piogge che il nostro Paese si trovi a dover fare i conti con smottamenti, frane, crolli di infrastrutture, argini che non riescono più a trattenere l'impatto con le acque e allagamenti che troppo spesso assumono le proporzioni di calamità;
questi drammatici effetti prodotti da eventi naturali sono quasi sempre acuiti e drammaticamente amplificati da una gestione dissennata dei suoli e dall'assenza di una rigorosa politica di pianificazione, manutenzione e prevenzione territoriale;
come riportato nel recente «5o Piano per la riduzione del rischio idrogeologico», redatto dall'Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni (Anbi), dal 2002 al 2014 nel nostro Paese si sono registrati circa 2.000 eventi alluvionali che hanno determinato 293 morti oltre a ingenti danni. Sei milioni di persone abitano in un territorio ad elevato rischio idrogeologico; 22 milioni di persone in zone a medio rischio; 1.260,000 edifici minacciati da frane e di questi 6.121 sono edifici scolastici e 531 ospedali. A determinare tale situazione hanno certamente contribuito più fattori: da un lato, il mutato regime delle piogge, particolarmente accentuato nella sua variabilità negli ultimi anni; dall'altro, l'impetuosa urbanizzazione, il consumo del suolo, l'omessa manutenzione del sistema idraulico del Paese, lo spopolamento delle montagne, la riduzione del terreno agricolo;
è ormai improcrastinabile un adeguato impegno finanziario del Governo al fine di poter finalmente finanziare con adeguate risorse un piano pluriennale di interventi per la difesa del suolo e il contrasto al dissesto idrogeologico nel nostro Paese, consentendo contestualmente la loro effettiva spendibilità, troppo spesso impedita a causa dell'obbligo del rispetto del patto di stabilità interno da parte delle regioni e degli enti locali;
peraltro, il taglio di risorse alle regioni e agli enti locali, sommato all'obbligo del rispetto del patto di stabilità interno a cui sono tenuti, rende molto difficile per essi poter finanziare e realizzare anche i piani di manutenzione esistenti,

impegna il Governo:

a deliberare, così come avvenuto per l'Emilia-Romagna, lo stato di emergenza per l'alluvione che ha colpito la regione Veneto tra fine gennaio e il mese di febbraio 2014;
ad assumere al più presto la necessaria iniziativa normativa al fine di consentire l'esclusione dal patto di stabilità interno delle spese sostenute, a valere su risorse proprie o su donazioni di terzi, dai comuni interessati dalla deliberazione dello stato di emergenza;
ad assumere iniziative normative per modificare il comma 8-bis dell'articolo 31 della legge n. 183 del 2011, al fine di escludere automaticamente dal patto di stabilità interno, e senza la necessaria approvazione di una specifica norma di legge, le spese sostenute dai comuni a valere su risorse proprie o su donazioni di terzi, in relazione a eventi calamitosi in seguito ai quali è stato deliberato lo stato di emergenza;
ad assumere iniziative per sospendere i termini per gli adempimenti e per i versamenti dei tributi, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria, nonché il pagamento delle rate di adempimenti contrattuali, compresi mutui e prestiti, per i soggetti che hanno subito danni riconducibili ai suddetti eventi alluvionali, prevedendo che il pagamento dei suddetti adempimenti, dopo la sospensione dei termini, sia effettuato con rateizzazioni e senza applicazione di sanzioni e interessi;
a garantire con la massima urgenza le risorse necessarie – anche attraverso la concessione di contributi fino al 100 per cento del costo riconosciuto, per il ripristino degli immobili danneggiati – a sostegno delle attività produttive e delle popolazioni colpite;
a garantire le risorse aggiuntive necessarie per finanziare gli ammortizzatori sociali, con riguardo alle aziende e alle attività produttive interessate dagli eventi alluvionali di cui in premessa;
ad avviare in tempi rapidi, con priorità per le zone alluvionate di cui in premessa e per l'intero territorio nazionale, un piano di investimenti necessari alla messa in sicurezza del territorio e al riassetto idrogeologico finanziato, con risorse escluse dal saldo finanziario rilevante ai fini della verifica del rispetto del patto di stabilità interno.
(1-00354) «Zan, Paglia, Marcon, Ferrara, Pellegrino, Zaratti, Di Salvo, Piazzoni, Migliore, Pastorelli».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Veneto

inondazione

corso d'acqua

disastro naturale

idrologia

sospensione degli aiuti

cassa integrazione

terreno agricolo

settore agricolo