ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00307

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 150 del 13/01/2014
Abbinamenti
Atto 1/00058 abbinato in data 13/01/2014
Atto 1/00254 abbinato in data 13/01/2014
Atto 1/00295 abbinato in data 13/01/2014
Atto 1/00297 abbinato in data 13/01/2014
Atto 1/00304 abbinato in data 13/01/2014
Atto 1/00306 abbinato in data 13/01/2014
Atto 1/00313 abbinato in data 15/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: BIANCHI DORINA
Gruppo: NUOVO CENTRODESTRA
Data firma: 13/01/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROCCELLA EUGENIA NUOVO CENTRODESTRA 13/01/2014


Stato iter:
15/01/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 13/01/2014
Resoconto DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
ILLUSTRAZIONE 13/01/2014
Resoconto BIANCHI DORINA NUOVO CENTRODESTRA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 13/01/2014
Resoconto PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto BINETTI PAOLA PER L'ITALIA
Resoconto BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 13/01/2014

DISCUSSIONE IL 13/01/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 13/01/2014

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 15/01/2014

RITIRATO IL 15/01/2014

CONCLUSO IL 15/01/2014

Atto Camera

Mozione 1-00307
presentato da
BIANCHI Dorina
testo di
Mercoledì 15 gennaio 2014, seduta n. 152

   La Camera,
   premesso che:
    la crisi economica esplosa nel 2007 negli Stati Uniti e che ha finito per contagiare l'intero Occidente, sia in termini di fallimenti bancari che in termini di drastica diminuzione dei livelli occupazionali, ha prodotto, per quanto concerne il nostro Paese, un radicale cambiamento socio-economico, i cui effetti sono destinati a perdurare negli anni a venire ed a pesare inevitabilmente sulle generazioni future;
    classi sociali, che fino a pochi anni fa si potevano ritenere al riparo dal rischio povertà, potendo esse contare su una sicurezza economica legata alla stabilità lavorativa, si sono viste, con il passare del tempo, coinvolte in una spirale economico-finanziaria che ha finito col minacciare il loro tenore di vita;
    è inevitabile che, in un contesto del genere, in Italia sia aumentato il numero di nuclei familiari che oggi, loro malgrado, possono essere considerate a rischio povertà;
    sono recenti i dati Istat che parlano di 1.725.000 di famiglie che ormai vivono in una costante condizione di assoluta povertà, con una maggiore incidenza nel Meridione d'Italia, zona in cui ben 2,3 milioni di cittadini sono da considerarsi poveri;
    una tale situazione non può non comportare drammatici mutamenti allo strato sociale del nostro Paese: basti pensare alle giovani generazioni, che, in assenza di una sicurezza lavorativa, sono costrette, da una parte, a vivere sempre più a lungo presso le proprie famiglie originarie e, dall'altra, a posticipare o addirittura rimandare l'idea, il progetto di formarsene una propria: diventa difficile infatti, in queste condizioni, pensare ad avere dei figli;
    l'obiettivo dell'Italia non deve limitarsi a fornire assistenza a quanti non riescono a vivere con mezzi propri, ma deve e dovrà essere quello di presentare ai cittadini opportunità di lavoro, di crescita, di prosperità;
    risulta chiaro che il Governo deve attivarsi affinché questo mutamento in negativo del nostro Paese rallenti fino ad arrestarsi definitivamente;
    occorre, però, innanzitutto fornire l'adeguata assistenza a chi, già oggi, vive in condizioni di assoluta povertà in modo da fornire i mezzi necessari per superare un momento tanto difficile;
    occorre, poi, mettere in atto azioni in grado di cambiare radicalmente in positivo la realtà produttiva del nostro Paese e farlo soprattutto in maniera strutturale, evitando, quindi, quelle misure tampone che a nulla servirebbero per la soluzione del problema;
    è necessario sostenere l'apparato produttivo del nostro Paese, che spazia dalle grandi realtà industriali fino alle piccole e medie imprese, in modo da garantirne la ripresa dell'attività a pieno regime, così favorendo il recupero dei livelli occupazionali, la crescita dei redditi e, di conseguenza, dei consumi interni, soprattutto nelle aree del Paese maggiormente colpite dalla crisi in corso, come il Mezzogiorno;
   è necessario recuperare e sostenere il ruolo sociale del terzo settore, ovvero quel complesso di soggetti organizzativi di natura privata ma volti alla produzione di beni e servizi a destinazione pubblica o collettiva (cooperative sociali, associazioni di promozione sociale, associazioni di volontariato, organizzazioni non governative, onlus ed altri), che sono elemento di vitalità della società civile e soggetti spesso in grado di farsi carico dei bisogni delle persone, generando relazioni positive e attivando reti di solidarietà;
    occorre, quindi, incentivare il recupero di risorse attraverso l'istituto del 5 per mille, in modo da poter disporre, attraverso le donazioni, di finanziamenti da destinare al sostegno delle classi meno abbienti e maggiormente bisognose di aiuto,

impegna il Governo:

   ad attivarsi affinché quanto rappresentato in premessa in materia di contrasto alla povertà e relativamente al sostegno effettivo di complessi come il terzo settore e al recupero di risorse attraverso il 5 per mille, trovi la necessaria ed urgente applicazione pratica in una situazione socio-economica di certo non semplice del nostro Paese;
   a coinvolgere l'Europa nell'adozione di politiche di sostegno alla povertà e, conseguentemente, di rilancio dell'economia dei Paesi dell'Unione europea maggiormente colpiti dalla sfavorevole congiuntura economica.
(1-00307) «Dorina Bianchi, Roccella».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

politica di aiuto

poverta'

politica di sostegno

piccole e medie imprese