Legislatura: 17Seduta di annuncio: 128 del 29/11/2013
Primo firmatario: COSTA ENRICO
Gruppo: NUOVO CENTRODESTRA
Data firma: 29/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BIANCHI DORINA NUOVO CENTRODESTRA 29/11/2013 ALLI PAOLO NUOVO CENTRODESTRA 29/11/2013 TANCREDI PAOLO NUOVO CENTRODESTRA 29/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione INTERVENTO PARLAMENTARE 02/12/2013 Resoconto PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' PARERE GOVERNO 09/12/2013 Resoconto MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 02/12/2013
DISCUSSIONE IL 02/12/2013
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 02/12/2013
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 09/12/2013
ACCOLTO IL 09/12/2013
PARERE GOVERNO IL 09/12/2013
APPROVATO IL 09/12/2013
CONCLUSO IL 09/12/2013
La Camera,
premesso che:
il problema del flusso migratorio sulle coste italiane, e di conseguenza europee, ha ormai raggiunto livelli di drammaticità insostenibili, sia in termini di vittime causate da affondamenti delle imbarcazioni utilizzate per il viaggio che in termini di gestione da parte dell'amministrazione statale dell'accoglienza, della permanenza ed eventualmente dell'espulsione dei clandestini;
la cronaca quotidiana parla di disperati del mare, che, pur di sfuggire da una vita di violenze e privazioni nei loro rispettivi Paesi, non esitano ad affrontare massacranti viaggi in condizioni disumane su delle imbarcazioni che chiamare di fortuna risulta essere fuori luogo;
l'ultima tragedia, in ordine di tempo, nel mare di Sicilia non può non indurre il Governo e l'apparato statale nel suo insieme ad agire, affinché vi sia un efficace e concreto impegno allo scopo di prevenire innanzitutto tragedie come quelle già raccontate e regolamentare sia l'approdo dei migranti nel nostro Paese che il loro soggiorno sul territorio, e più precisamente nei cosiddetti centri di identificazione ed espulsione, meglio noti come cie;
le condizioni dei centri di identificazione ed espulsione costituiscono un ulteriore problema da affrontare con assoluta urgenza: l'aumento esponenziale degli ultimi tempi del flusso migratorio, in special modo dalle coste settentrionali dell'Africa, ha messo in evidenza il problema della capacità di accoglimento da parte di queste strutture delle migliaia di migranti che vi vengono trasferiti;
un problema, questo dei centri di identificazione ed espulsione, con risvolti che vanno anche al di là della semplice gestione della questione della permanenza dei migranti: non bisogna dimenticare, infatti, che in passato molti sono stati gli episodi di violenza scoppiati all'interno dei centri di identificazione ed espulsione dovuti proprio al loro sovraffollamento, con pericolose ripercussioni anche sulla sicurezza dei cittadini residenti nelle adiacenze dei centri;
affinché questi centri di accoglienza, e di conseguenza chi li gestisce, possano fornire un servizio dignitoso, seppur temporaneo, ai migranti, occorre intervenire sui criteri organizzativi e sui relativi finanziamenti, anche al fine di evitare eventuali ricadute negative sulle amministrazioni locali;
occorre che lo Stato si assuma pienamente l'onere di sostenere finanziariamente il mantenimento e la gestione dei centri, in modo da assicurare una degna soluzione all'accoglimento dei migranti;
come già evidenziato e sottolineato in apertura di premessa a questa mozione, la sicurezza delle località adiacenti ai centri di accoglienza e delle popolazioni ivi residenti risulta essere uno degli aspetti più delicati della questione legata ai flussi migratori;
nel complesso universo dei problemi legati ai flussi immigratori, non bisogna dimenticare due fattori altrettanto importanti ed essenziali ai fini di una possibile soluzione, ovvero l'integrazione dei migranti e lo sforzo che lo Stato deve assumersi, da una parte, per coinvolgere i Governi di appartenenza dei migranti ad adoperarsi per un controllo maggiore delle partenze effettuate dalle coste dei loro territori e, dall'altra, per sollecitare l'Unione europea a farsi carico di un problema che non può e non deve ricadere soltanto sulle spalle dell'Italia, che, per posizionamento geografico, è anche il Paese che maggiormente risente del flusso migratorio;
per questi motivi, ai fini della politica di integrazione dei migranti, occorre che i permessi di soggiorno rilasciati siano effettivamente connessi ad un rapporto di lavoro già esistente, con la possibilità di prorogarlo per tutta la durata del già citato rapporto di impiego;
soltanto in questo modo, è possibile giungere ad una seria ed efficace regolamentazione non solo dei flussi migratori, ma anche assicurare a chi arriva nel nostro Paese le condizioni di vita dignitose che non ha avuto nel suo,
impegna il Governo:
a fare quanto in suo potere per dotare i centri di identificazione ed espulsione dei finanziamenti necessari per il loro corretto funzionamento e per la loro messa in sicurezza;
ad assumere iniziative per fornire adeguati poteri di intervento organizzativo e finanziario al capo del dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'interno, in modo da poter gestire al meglio i centri esistenti;
ad incentivare le politiche di integrazione dei migranti, legando il conferimento di permessi di soggiorno a rapporti di lavoro già esistenti, con la possibilità di prorogarne gli effetti di pari passo con la durata del rapporto di lavoro medesimo;
ad effettuare un lavoro di monitoraggio dei flussi migratori insieme ai Governi dei Paesi da cui maggiormente provengono le imbarcazioni, in modo da rallentare i flussi e prevenire le tragedie del mare causate dalle condizioni disumane di viaggio su imbarcazioni prive di qualsiasi requisito di idoneità;
a sollecitare le autorità dell'Unione europea ad intervenire allo scopo di fornire un effettivo aiuto e sostegno ai Paesi, quali l'Italia, che sono maggiormente coinvolti ed interessati dai flussi migratori a causa della propria posizione strategica e centrale nel Mediterraneo.
(1-00267)
(Testo modificato nel corso della seduta) «Costa, Dorina Bianchi, Alli, Tancredi».
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