ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00249

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 119 del 15/11/2013
Abbinamenti
Atto 1/00108 abbinato in data 19/11/2013
Atto 1/00244 abbinato in data 19/11/2013
Atto 1/00245 abbinato in data 19/11/2013
Atto 1/00250 abbinato in data 19/11/2013
Atto 1/00251 abbinato in data 19/11/2013
Atto 1/00253 abbinato in data 19/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: CESARO ANTIMO
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 15/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TINAGLI IRENE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 15/11/2013
BINETTI PAOLA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 15/11/2013
VEZZALI MARIA VALENTINA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 15/11/2013
SCHIRO' GEA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 15/11/2013
SBERNA MARIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 15/11/2013
GIGLI GIAN LUIGI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 15/11/2013
MOLEA BRUNO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 15/11/2013
D'AGOSTINO ANGELO ANTONIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 15/11/2013
CIMMINO LUCIANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 15/11/2013
MONCHIERO GIOVANNI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 15/11/2013
RABINO MARIANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 15/11/2013
ROMANO ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 15/11/2013
SOTTANELLI GIULIO CESARE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 15/11/2013
CARUSO MARIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 15/11/2013


Stato iter:
19/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 19/11/2013
Resoconto BINETTI PAOLA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 19/11/2013
Resoconto GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto IORI VANNA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto SORIAL GIRGIS GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
 
INTERVENTO GOVERNO 19/11/2013
Resoconto DELL'ARINGA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 19/11/2013
Resoconto RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 19/11/2013
Resoconto CESARO ANTIMO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 19/11/2013
Resoconto DELL'ARINGA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 19/11/2013
Resoconto BRAMBILLA MICHELA VITTORIA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto CESARO ANTIMO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 19/11/2013
Resoconto RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA
 
DICHIARAZIONE VOTO 19/11/2013
Resoconto CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 19/11/2013
Resoconto ZAMPA SANDRA PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE VOTO 19/11/2013
Resoconto BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE
 
PARERE GOVERNO 19/11/2013
Resoconto DELL'ARINGA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 19/11/2013

DISCUSSIONE IL 19/11/2013

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 19/11/2013

ACCOLTO IL 19/11/2013

PARERE GOVERNO IL 19/11/2013

APPROVATO IL 19/11/2013

CONCLUSO IL 19/11/2013

Atto Camera

Mozione 1-00249
presentato da
CESARO Antimo
testo presentato
Venerdì 15 novembre 2013
modificato
Martedì 19 novembre 2013, seduta n. 121

   La Camera,
   premesso che:
    il 20 novembre 2013 ricorre la Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, in occasione della quale l'Anci (Associazione nazionale comuni italiani) e l'Unicef Italia celebreranno il 24o anniversario della Convenzione sui diritti dell'infanzia del 1989, ratificata dall'Italia con la legge n. 176 del 1991;
    la Convenzione aggrega differenti esperienze culturali e giuridiche, enunciando per la prima volta, i diritti fondamentali che devono essere riconosciuti e garantiti a tutti i bambini e a tutte le bambine del mondo; essa prevede anche un meccanismo di controllo sull'operato degli Stati, che devono presentare a un comitato indipendente un rapporto periodico sull'attuazione dei diritti dei bambini sul proprio territorio. Ad oggi sono ben 193 gli Stati parti della Convenzione;
    il Trattato di Lisbona ha inserito la promozione e la tutela dei diritti dei minori tra gli obiettivi dell'Unione europea, che sono, peraltro, sanciti nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, la quale invita le autorità pubbliche e le istituzioni private a rendere il rispetto dell'interesse superiore del minore un elemento fondamentale per la definizione e l'attuazione delle misure riguardanti i minori;
    nonostante la legislazione in materia di sostegno ai minori abbia fatto registrare in Italia notevoli progressi nel corso degli anni, tuttavia, i dati Unicef denunciano una situazione allarmante, con elevati tassi di povertà infantile;
    nello specifico, da quanto emerge dalla relazione del Garante per l'infanzia e l'adolescenza, Vincenzo Spadafora, presentata al Senato della Repubblica nel mese di giugno 2013, l'Italia occupa la 22a posizione su 29 Paesi per livello di benessere dei bambini. La classifica tiene conto dei Paesi più industrializzati;
    si è alla presenza di una vera e propria questione sociale, basti pensare agli ultimi dati Istat: in Italia vivono in situazione di povertà relativa 1.822.000 minorenni, pari al 17,6 per cento di tutti i bambini e gli adolescenti. Il 7 per cento dei minorenni vive in condizioni di povertà assoluta, pari a 723.000 persone di minore età; la quota è del 10,9 per cento nel Mezzogiorno, a fronte del 4,7 per cento nel Centro e nel Nord del Paese;
    i minori maggiormente a rischio di povertà ed esclusione sociale sono i bambini e gli adolescenti che vivono in famiglie con tre o più minorenni, con un tasso percentuale pari al 70 per cento nel Mezzogiorno, a fronte del 46,5 per cento a livello nazionale. Al Sud la situazione risulta più grave, settanta su cento minorenni che nascono in una famiglia numerosa del Mezzogiorno d'Italia rischiano di essere poveri. I bambini e gli adolescenti vivono nel 41,5 per cento dei casi in famiglie dove lavorano entrambi i genitori, mentre il 12 per cento vive con un solo genitore. Gli alunni di cittadinanza straniera iscritti nelle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado sono 710 mila (anno scolastico 2010/2011);
    per ciò che concerne il problema dell'alimentazione e dello sport, preoccupa il fatto che un bambino su quattro sia sovrappeso e che la stessa percentuale non pratichi alcuna attività fisica. Inoltre, dato altrettanto allarmante è che tra gli adolescenti risulti una quota consistente di fumatori (quasi 9 per cento) ed ex-fumatori (3,5 per cento), a cui bisogna aggiungere anche il 5 per cento dei giovani che ha un consumo di alcol rischioso per la salute;
    per quanto concerne il «consumo culturale», se è vero che i bambini e ragazzi leggono di più degli adulti (il 57 per cento dichiara di aver letto libri), è altrettanto vero che moltissimi giovani si dedicano prevalentemente all'uso del personal computer (62 per cento) e di internet (64 per cento);
    le iniziative a sostegno delle famiglie con minori e in condizioni di disagio, varate negli ultimi anni (assegni di sostegno per le famiglie numerose, deduzioni fiscali per famiglie povere anche con bambini), hanno avuto una portata molto limitata e di scarsa efficacia;
    l'assistenza ai minori in condizione di bisogno, oltre che avere una finalità di tutela, esplica una funzione di prevenzione del disagio sociale, favorendo la crescita del minore in ambiente familiare idoneo e favorevole al suo sviluppo psico-fisico;
    dai recenti dati resi noti dall'Eurostat si evidenzia che nell'Unione europea il 27 per cento dei minori è a rischio di povertà o di esclusione sociale. Il rischio di povertà è superiore tra i minori che nel resto della popolazione e aumenta quando il livello di istruzione dei genitori è basso e quando almeno uno dei genitori è immigrato. In sintesi, più di un minore su quattro è esposto ad almeno uno dei seguenti fattori: rischio di povertà, grave deprivazione materiale, famiglia a bassissima intensità di lavoro;
    purtroppo, a fronte di tale situazione i servizi per l'infanzia, pubblici e privati, nelle comunità locali, nei quartieri, nei tribunali, non sempre sono in linea con i principi e gli standard indicati dalla Convenzione dell'Onu sui diritti dell'infanzia;
    particolarmente problematici risultano il tasso di abbandono scolastico, la qualità e l'offerta di servizi per l'educazione e la cura della prima infanzia. Non tutti i bambini, infatti, dispongono di strumenti adeguati per esprimere le proprie potenzialità; particolarmente svantaggiati sono i bambini disagiati, inclusi quelli provenienti da un contesto migratorio e/o appartenenti a famiglie a basso reddito;
    il terzo piano biennale nazionale di azioni e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva, approvato con decreto del Presidente della Repubblica del 21 gennaio 2011, prevede quattro direttrici di azione: consolidare la rete integrata dei servizi e il contrasto all'esclusione sociale; rafforzare la tutela dei diritti; favorire la partecipazione per la costruzione di un patto intergenerazionale; promuovere l'interculturalità, collocando la normativa sull'infanzia e sull'adolescenza all'interno della cornice internazionale del diritto;
    nel rapporto sugli esiti di monitoraggio del piano, l'Osservatorio nazionale per l'infanzia e l'adolescenza ha sottolineato quale elemento di forte criticità la progressiva riduzione delle risorse statali e regionali disponibili per il sistema del welfare destinato ai minori;
    il rapporto dell'Organizzazione internazionale del lavoro, «Marking progress against child labour» («Misurare i progressi della lotta al lavoro minorile»), indica una riduzione di un terzo del lavoro minorile dal 2000, passando da 246 milioni a 168 milioni. Più della metà dei 168 milioni di bambine e bambini lavoratori nel mondo svolgono lavori pericolosi, che hanno conseguenze dirette sulla loro salute, sicurezza e sviluppo morale;
    Save the children, attraverso la campagna «Allarme infanzia», ha denunciato il gravissimo deficit di futuro delle giovani generazioni, chiedendo, da parte di tutte le istituzioni, un impegno concreto finalizzato ad attivare interventi urgenti e strutturali in favore di minori e giovani, sempre più minacciati nel diritto ad una vita dignitosa;
    secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, circa 150 milioni di bambine e 73 milioni di bambini sotto i 18 anni sono stati vittime di episodi di violenza e sfruttamento sessuale nel 2002 (dato più recente). Circa il 20 per cento delle donne e tra il 5 per cento e il 10 per cento degli uomini hanno subito abusi sessuali da bambini;
    ogni anno centinaia di migliaia di donne e ragazze vengono comprate e vendute come prostitute o ridotte in schiavitù sessuale. Inoltre, ogni anno migliaia di ragazzi e di ragazze sono reclutati in forze armate governative e gruppi ribelli, venendo così esposti ad un elevato rischio di violenza sessuale, fisica, psicologica ed emotiva;
    quello dell'abuso è un problema reale con il quale decine di migliaia di bambini devono fare i conti quotidianamente e che evidenzia quanto sia necessario realizzare una mappatura organica sul maltrattamento sui bambini, fondamentale anche per individuare le misure più idonee, sia a livello politico che culturale, per contrastarlo,

impegna il Governo:

   ad avviare ogni iniziativa atta a contrastare i fenomeni d'emarginazione minorile e diretta alla prevenzione del disagio provocato dalle difficoltà di un adeguato inserimento scolastico e dall'isolamento in cui vivono molti bambini in zone bisognose del Paese, con l'obiettivo di migliorare la conoscenza, le capacità di comunicazione e la socializzazione dei minori;
   ad attuare misure di contrasto alle carenze educative, favorendo il consolidamento delle reti di associazioni di volontariato nell'ambito familiare e predisponendo, nelle scuole, attraverso il coinvolgimento di insegnanti e famiglie, per ogni minore interventi specifici di supporto educativo;
   a programmare ogni iniziativa utile a migliorare la qualità, l'equità e l'efficienza del sistema di istruzione destinato all'infanzia, al fine di stimolare l'inclusione e ridurre l'abbandono scolastico, garantendo a tutti i bambini pari opportunità e favorendo l'emersione delle eccellenze affinché il merito non sia mortificato dall'ineguaglianza delle condizioni sociali;
   a prevedere nelle prossime iniziative normative misure a sostegno del welfare con un'analisi sistematica e ragionata delle risorse attivabili per la loro realizzazione, così come disposto nel terzo piano biennale nazionale di azioni e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva;
   a predisporre politiche e programmi nazionali atti a garantire un contrasto effettivo al lavoro dei minori, nel rispetto delle convenzioni dell'Organizzazione internazionale del lavoro sul lavoro minorile;
   a vigilare affinché nel nuovo piano per l'utilizzo dei fondi europei si concentrino le risorse sullo sviluppo non solo delle infrastrutture fisiche, ma anche del «capitale umano», a partire dal potenziamento dei servizi alla prima infanzia;
   a predisporre ogni utile iniziativa e risorse economiche adeguate per avvicinare i minori e le famiglie in condizioni di disagio e/o povertà alla fruizione culturale del patrimonio storico-artistico, rafforzando politiche e progetti culturali che vedano il minore protagonista.
(1-00249)
(Testo modificato nel corso della seduta) «Antimo Cesaro, Tinagli, Binetti, Vezzali, Schirò Planeta, Sberna, Gigli, Molea, D'Agostino, Cimmino, Monchiero, Rabino, Andrea Romano, Sottanelli, Caruso».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

diritti del bambino

protezione dell'infanzia

minore eta' civile

lavoro minorile

fanciullo

condizioni e organizzazione del lavoro

violenza sessuale

diritto del lavoro