Legislatura: 17Seduta di annuncio: 62 del 31/07/2013
Primo firmatario: MONGIELLO COLOMBA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 31/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ALBANELLA LUISELLA PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2013 ANTEZZA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2013 BIONDELLI FRANCA PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2013 BORDO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2013 CAPONE SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2013 CARRESCIA PIERGIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2013 D'INCECCO VITTORIA PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2013 DAL MORO GIAN PIETRO PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2013 DE MENECH ROGER PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2013 DI MAIO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2013 LACQUANITI LUIGI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 31/07/2013 LODOLINI EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2013 MAGORNO ERNESTO PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2013 MANZI IRENE PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2013 OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2013 PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 31/07/2013 PICCIONE TERESA PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2013 RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2013 MARGUERETTAZ RUDI FRANCO LEGA NORD E AUTONOMIE 31/07/2013 ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2013 TENTORI VERONICA PARTITO DEMOCRATICO 29/10/2013 ABRIGNANI IGNAZIO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 29/10/2013
Elenco dei co-firmatari che hanno ritirato la firma Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma Data ritiro firma VEZZALI MARIA VALENTINA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 31/07/2013 25/09/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 28/10/2013 Resoconto OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO INTERVENTO PARLAMENTARE 28/10/2013 Resoconto BINETTI PAOLA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA INTERVENTO GOVERNO 29/10/2013 Resoconto FADDA PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE) DICHIARAZIONE VOTO 29/10/2013 Resoconto PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE Resoconto NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' Resoconto VEZZALI MARIA VALENTINA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA Resoconto LAFFRANCO PIETRO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto MATTIELLO DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO Resoconto LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto MONGIELLO COLOMBA PARTITO DEMOCRATICO PARERE GOVERNO 29/10/2013 Resoconto FADDA PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
RITIRO FIRME IL 25/09/2013
DISCUSSIONE IL 28/10/2013
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 28/10/2013
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 28/10/2013
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 29/10/2013
DISCUSSIONE IL 29/10/2013
ACCOLTO IL 29/10/2013
PARERE GOVERNO IL 29/10/2013
APPROVATO IL 29/10/2013
CONCLUSO IL 29/10/2013
La Camera,
premesso che:
sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea del 29 giugno 2013, L 181, è stato pubblicato il regolamento (UE) n. 609/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 giugno 2013, relativo agli alimenti destinati ai lattanti e ai bambini nella prima infanzia, agli alimenti a fini medici speciali e ai sostituti dell'intera razione alimentare giornaliera per il controllo del peso e che abroga la direttiva 92/52/CEE del Consiglio, le direttive 96/8/CE, 1999/21/CE, 2006/125/CE e 2006/141/CE della Commissione, la direttiva 2009/39/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e i regolamenti (CE) n. 41/2009 e (CE) n. 953/2009 della Commissione. Tale regolamento sarà efficace a decorrere dal 20 luglio 2016;
l'applicazione di questa norma si inserisce in un dibattito che riguarda il futuro della legislazione inerente all'etichettatura alimentare ed in tal senso, in particolare, a norma dell'articolo 20, paragrafo 2, del regolamento in questione, a decorrere dal 20 luglio 2016, verrà abrogato il regolamento (CE) n. 41/2009 riguardante la composizione e l'etichettatura dei prodotti alimentari adatti alle persone intolleranti al glutine;
abolendo il regolamento (CE) n. 41/2009 per ragioni di semplificazione, la Commissione europea ha ritenuto sufficiente includere i prodotti senza glutine e con contenuto di glutine molto basso nella disciplina più generale del regolamento (CE) n. 1924/2006; in questo modo, però, la Commissione europea non tiene conto che il regolamento (CE) n. 41/2009 costituisce una normativa specifica, adottata sulla base della direttiva 89/398/CEE, e riguarda prodotti alimentari destinati a forme di alimentazione particolare, indispensabili per persone affette da determinate patologie;
nella versione pubblicata del regolamento (UE) n. 609/2013, dal prossimo 21 luglio 2016 scomparirà dalle etichette dei prodotti alimentari la definizione di «prodotto dietetico» e si considererà la dicitura «senza glutine» come un'indicazione generica, facendo venir meno una serie di controlli di qualità;
nel nostro Stato, ai sensi del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 111, recante «Attuazione della direttiva 89/398/CEE concernente i prodotti alimentari destinati ad una alimentazione particolare», i prodotti senza glutine sono riportati in uno specifico registro nazionale di prodotti dietetici senza glutine e, in applicazione della legge 4 luglio 2005, n. 123, recante «Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia», essi sono erogati gratuitamente in quanto posti a carico del Servizio sanitario nazionale;
durante l’iter di approvazione del nuovo regolamento europeo, nel corso del Consiglio dei ministri della salute dell'Unione europea, svoltosi il 2 dicembre 2011, il Ministro della salute italiano pro tempore aveva tenuto a precisare che sia il Governo sia il Parlamento italiano non erano d'accordo circa l'esclusione dall'ambito di applicazione del regolamento in questione dei prodotti dietetici senza glutine, che sarebbero stati declassati ad alimenti di uso corrente, con la possibilità di riportare in etichetta l'indicazione «senza glutine» come una semplice informazione accessoria e volontaria;
nella medesima sede comunitaria, il Ministro della salute italiano pro tempore precisò, inoltre, che i celiaci rappresentano un gruppo di soggetti nutrizionalmente molto vulnerabili per l'assoluta esigenza di escludere il glutine dalla dieta per tutta la vita, il che impone la disponibilità di un'ampia gamma di prodotti dietetici sostitutivi degli alimenti con glutine, adeguati al piano e alle necessità organolettiche e nutrizionali attualmente erogati in Italia a carico del Servizio sanitario nazionale;
in effetti, gli alimenti destinati a regimi dietetici speciali e quelli rivolti a lattanti e bambini con meno di 36 mesi sono stati sottoposti ad una rigorosa disciplina europea a partire dal 1977; si tratta di regole consolidate in 35 anni di applicazione a tutela delle categorie più vulnerabili di consumatori;
va ad ogni modo fatto presente che nella versione pubblicata del Regolamento (UE) n. 609/2013, seppure è stata confermata l'abrogazione del regolamento (CE) n. 41/2009, vi sarà tuttavia il trasferimento delle indicazioni contenute nello stesso regolamento (CE) n. 41/2009 all'interno del Fic (regolamento «Food information to consumers», regolamento (UE) n. 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori);
come ha fatto rilevare l'Associazione italiana celiachia, anche se gli intenti espressi nelle premesse del nuovo regolamento sono quelli di mantenere le stesse condizioni garantite dal regolamento (CE) n. 41/2009 e una corretta informazione al consumatore, in particolare sulla differenza tra alimenti di consumo corrente, «per tutti», senza glutine, e gli alimenti appositamente formulati per i celiaci, le garanzie per i celiaci di un corretto trasferimento restano comunque vaghe;
la celiachia è un'intolleranza permanente al glutine ed è riconosciuta come malattia sociale, che richiede, come unica forma di terapia specifica, l'eliminazione totale del glutine dalla dieta di chi ne è affetto. Tale malattia consiste in un'intolleranza permanente alla gliadina, componente del glutine, che costituisce un insieme di proteine molto diffuso, contenuto nel frumento, nell'orzo, nella segale, nel farro, nel kamut e in altri cereali minori. Pertanto, tutti gli alimenti derivati dai suddetti cereali o contenenti glutine in seguito a contaminazione devono essere considerati tossici per i pazienti affetti da questa malattia;
per poter avere dei prodotti idonei al consumo dei celiaci è necessario che le aziende produttrici applichino un corretto piano di controllo delle materie prime e del prodotto finito; inoltre, occorre monitorare costantemente il processo produttivo, gli ambienti di lavoro, le attrezzature, gli impianti e gli operatori ed il rischio di contaminazione accidentale da glutine è spesso presente nei processi di lavorazione dell'industria alimentare;
secondo i dati riportati nella relazione annuale al Parlamento sulla celiachia, anno 2010, del Ministero della salute, in Italia, la prevalenza della celiachia, sia nei bambini che negli adulti, è attualmente stimata intorno all'1-1,5 per cento, per cui ne risulta affetta una persona su cento; i celiaci italiani, potenzialmente, sarebbero circa 600 mila, ma ne risultano diagnosticati solo 60 mila. Ogni anno vengono effettuate 5 mila nuove diagnosi ed ogni anno nascono 2.800 nuovi celiaci, con un incremento annuo del 9 per cento,
impegna il Governo:
a promuovere, in sede comunitaria e nell'ambito delle proprie competenze, tutte le iniziative necessarie a tutelare una categoria di cittadini vulnerabili, come i celiaci, dai rischi alla salute connessi all'abrogazione del regolamento (CE) n. 41/2009, secondo quanto previsto dall'articolo 20, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 609/2013;
ad attivarsi tramite gli opportuni strumenti di partecipazione, di controllo e di vigilanza in ordine all'attuazione della normativa comunitaria, affinché sia concretamente effettuato il trasferimento delle indicazioni del regolamento (CE) n. 41/2009 all'interno del regolamento (UE) n. 1169/2011 (regolamento Fic), al fine di garantire il mantenimento delle tutele riconosciute, sino ad oggi, sui prodotti dietetici per celiaci.
(1-00158) «Mongiello, Albanella, Antezza, Biondelli, Michele Bordo, Capone, Carrescia, D'Incecco, Dal Moro, De Menech, Marco Di Maio, Lacquaniti, Lodolini, Magorno, Manzi, Oliverio, Pastorelli, Piccione, Rubinato, Marguerettaz, Zardini, Tentori, Abrignani».
EUROVOC :regolamento CE
alimento per l'infanzia
prodotto dietetico
malattia
rischio sanitario
informazione del consumatore
sanita' pubblica