Legislatura: 17Seduta di annuncio: 54 del 16/07/2013
Primo firmatario: SPERANZA ROBERTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BRUNETTA RENATO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 16/07/2013 DELLAI LORENZO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013 ALFREIDER DANIEL MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 16/07/2013 KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 16/07/2013 MARGUERETTAZ RUDI FRANCO LEGA NORD E AUTONOMIE 16/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 16/07/2013 Resoconto FERRAZZA WALTER SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI) DICHIARAZIONE VOTO 16/07/2013 Resoconto ALFREIDER DANIEL MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE Resoconto MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA Resoconto MARGUERETTAZ RUDI FRANCO LEGA NORD E AUTONOMIE Resoconto KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' Resoconto DELLAI LORENZO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA Resoconto FITTO RAFFAELE IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto BRESSA GIANCLAUDIO PARTITO DEMOCRATICO Resoconto DE MENECH ROGER PARTITO DEMOCRATICO INTERVENTO PARLAMENTARE 16/07/2013 Resoconto CORSARO MASSIMO ENRICO FRATELLI D'ITALIA INTERVENTO GOVERNO 16/07/2013 Resoconto FERRAZZA WALTER SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI) DICHIARAZIONE VOTO 16/07/2013 Resoconto CORSARO MASSIMO ENRICO FRATELLI D'ITALIA
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 16/07/2013
ACCOLTO IL 16/07/2013
PARERE GOVERNO IL 16/07/2013
DISCUSSIONE IL 16/07/2013
APPROVATO IL 16/07/2013
CONCLUSO IL 16/07/2013
La Camera,
premesso che:
la legge della Provincia autonoma di Bolzano 20 settembre 2012, n. 15, recante «Istituzione del repertorio toponomastico provinciale e della consulta cartografica provinciale», avrebbe la finalità di redigere un repertorio dei toponimi dell'Alto Adige e regolare l'uso di questi ultimi nella cartografia ufficiale e nella denominazione delle aree e dei luoghi pubblici, nel «rispetto dell'articolo 8, comma 1, punto 2 dello Statuto di autonomia speciale per il Trentino-Alto Adige e per le finalità degli articoli 101 e 102 dello Statuto speciale»;
l'articolo 8 dello Statuto del Trentino Alto Adige-Südtirol prevede che le province hanno la potestà di emanare norme legislative nella materia «toponomastica, fermo restando l'obbligo della bilinguità nel territorio della Provincia di Bolzano»;
ai sensi dell'articolo 101 dello Statuto di autonomia della regione Trentino-Alto Adige «nella provincia di Bolzano le amministrazioni pubbliche devono usare, nei riguardi dei cittadini di lingua tedesca, anche la toponomastica tedesca, se la legge provinciale ne abbia accertata l'esistenza ed approvata la dizione»;
l'articolo 99 dello Statuto di autonomia della regione Trentino-Alto Adige precisa che «nella regione la lingua tedesca è parificata a quella italiana» ed è, dunque, riconosciuta come lingua ufficiale, al pari di quella francese in Valle d'Aosta, con pari diritti tra i diversi gruppi linguistici, come riconosciuto dalla pronuncia della Corte costituzionale, 30 settembre 1983, n. 312;
analoghi princìpi sono riconosciuti dallo Statuto di autonomia della regione Trentino-Alto Adige, all'articolo 102, per le «popolazioni ladine e quelle mòchene e cimbre» e, in particolare, all'articolo 73 del decreto del Presidente della Repubblica n. 574 del 1951 che stabilisce che nelle Valli Ladine può essere usato nella toponomastica locale, oltre all'italiano e al tedesco, anche il ladino;
la legge provinciale 20 settembre 2012, n. 15, con la quale la Provincia autonoma di Bolzano ha disposto l'istituzione del repertorio toponomastico provinciale e della consulta cartografica provinciale, assolve allo scopo di risolvere, nel rispetto del dettato costituzionale (articoli 3, 6 e 116 della Costituzione), questa materia sicuramente delicata, e rientra nella potestà legislativa primaria attribuita dall'articolo 8, comma due, dello Statuto di autonomia della regione Trentino-Alto Adige, alla Provincia autonoma di Bolzano in materia di toponomastica;
a norma dell'articolo 2, secondo comma, della legge provinciale 20 settembre 2012, n. 15, «le denominazioni sono registrate nelle versioni in lingua tedesca, italiana e ladina, in quanto in uso in ciascuna di tali lingue»;
la Carta europea delle lingue regionali o minoritarie – che l'Italia ha firmato il 27 giugno 2000 ma non ancora ratificato – afferma che «il diritto di usare una lingua regionale o minoritaria nella vita privata e pubblica costituisce un diritto imprescrittibile, conformemente ai principi contenuti nel Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici delle Nazioni Unite e conformemente allo spirito della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali del Consiglio d'Europa (...) coscienti del fatto che la tutela e il promovimento delle lingue regionali o minoritarie nei diversi paesi e regioni d'Europa contribuiscano in modo considerevole a costruire un'Europa fondata sui princìpi della democrazia e della diversità culturale, nell'ambito della sovranità nazionale e dell'integrità territoriale»;
la Corte costituzionale «ha più volte affermato che la tutela delle minoranze linguistiche costituisce un principio dell'ordinamento costituzionale», con particolare riferimento all'articolo 6 della Costituzione ed ai princìpi di eguaglianza e non discriminazione affermati e ormai consolidati in ripetuti atti internazionali relativi al diritto all'uso delle lingue;
il 16 novembre 2012, il Consiglio dei ministri ha promosso un giudizio di legittimità costituzionale avverso l'articolo 1, commi 4 e 5, della legge 20 settembre 2012, n. 15, dinanzi alla Corte costituzionale, per violazione degli articoli 1, secondo comma, 101 e 156 dello Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol;
il precedente accordo «Fitto-Durnwalder», aveva incaricato una commissione, pariteticamente composta da rappresentanti statali e della provincia, l'individuazione delle ipotesi in cui i toponimi dovessero essere riportati nelle due lingue; la commissione aveva già concluso i lavori e aveva affidato ai due rappresentanti politici, il Ministro e il presidente della provincia, la soluzione delle poche questioni ancora controverse,
impegna il Governo:
come già asserito dal Ministro per gli affari regionali nella replica alla discussione generale, nel ribadire l'atteggiamento del Governo, ad individuare la strada per una soluzione del contenzioso aprendo un ulteriore tavolo che si richiami all'accordo Fitto-Durnwalder e a verificare la possibilità di rifinanziare, con risorse adeguate, la legge 15 dicembre 1999, n. 482, «Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche»;
a promuovere l’iter per la ratifica della «Carta europea delle lingue regionali o minoritarie», firmata dall'Italia il 27 giugno 2000.
(1-00144) «Speranza, Brunetta, Dellai, Alfreider, Kronbichler, Marguerettaz».
SIGLA O DENOMINAZIONE:ALTO ADIGE, L 1999 0482
EUROVOC :gruppo linguistico
cultura regionale
lingua regionale
protezione delle minoranze
parita' di trattamento
diritti umani
lingua minoritaria