ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00121

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 40 del 25/06/2013
Abbinamenti
Atto 1/00051 abbinato in data 26/06/2013
Atto 1/00118 abbinato in data 26/06/2013
Atto 1/00120 abbinato in data 26/06/2013
Atto 1/00122 abbinato in data 26/06/2013
Atto 1/00123 abbinato in data 26/06/2013
Atto 1/00125 abbinato in data 26/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: BRUNETTA RENATO
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 25/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CICU SALVATORE IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 25/06/2013


Stato iter:
26/06/2013
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 26/06/2013

RITIRATO IL 26/06/2013

CONCLUSO IL 26/06/2013

Atto Camera

Mozione 1-00121
presentato da
BRUNETTA Renato
testo di
Mercoledì 26 giugno 2013, seduta n. 41

   La Camera,
   premesso che:
    in un mondo sempre più globalizzato, che vede affacciarsi sulla scena nuovi attori in grado di incidere sugli equilibri internazionali e nuovi rischi, è ormai ineludibile per i Paesi europei impegnarsi per lo sviluppo di un'effettiva politica estera e di sicurezza comune, in un quadro di collaborazione con le alleanze atlantiche;
    la maggior parte dei Paesi europei è impegnata ad analizzare le opportunità che possono derivare dall'integrazione europea della difesa, con particolare riferimento alla costituzione di asset operativi e addestrativi comuni, finalizzati ad una piena interoperabilità, nonché alla promozione di sinergie industriali finalizzate alla ricerca, allo sviluppo e alla produzione di programmi comuni sulla base di accordi di cooperazione o di cooperazione rafforzata;
    il Consiglio europeo di dicembre 2013 costituirà un appuntamento fondamentale per dare impulso alla costruzione della difesa europea e tutti i Paesi dell'Unione europea saranno chiamati, in quella sede, a trovare convergenza e complementarietà, anche con l'obiettivo di ricercare il miglior utilizzo delle risorse disponibili, nell'attuale e complesso quadro finanziario generale;
    i principali Paesi europei hanno avviato processi di revisione delle rispettive Forze armate e il Parlamento italiano ha approvato la legge di revisione dello strumento militare che delinea Forze armate sostenibili, nel prevedibile quadro finanziario, assicurandone l'efficacia operativa;
    la difesa è un bene primario e i fondamenti del nostro «modello di difesa» sono contenuti nella Costituzione, con particolare riferimento all'articolo 11, che recita: «L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo»; e a questi fondamenti si uniformano le scelte relative alle Forze armate;
    secondo i dati riportati nel Fact sheet (aprile 2013) del noto centro Stockolm international peace research InstituteSipri – la spesa militare in Italia si è ridotta del 5,2 per cento tra il 2011 e il 2012 e del 19 per cento tra il 2003 e il 2012, ovvero di gran lunga la maggiore riduzione – unica a «due cifre» – riscontrata fra i Paesi occidentali;
    la tematica dell'acquisizione dei sistemi d'arma costituisce solo un aspetto della pianificazione generale della difesa, di cui la parte più rilevante è costituita dalla complessità delle problematiche inerenti al personale, tenendo conto della riconosciuta specificità;
    il documento programmatico pluriennale per la difesa per il triennio 2013-2015, presentato al Parlamento, prevede un insieme di programmi di acquisizione di mezzi e sistemi d'arma funzionali a garantire il sistema di difesa nazionale, in coerenza con i compiti istituzionali;
    in particolare, è prevista la sostituzione dei velivoli aerotattici della Marina e dell'Aeronautica prossimi alla fine della vita operativa, mediante la progressiva realizzazione del programma modulare di F35, avviata nel 1998 e attualmente in fase di industrializzazione, mentre le fasi successive di implementazione saranno decise da Governo e Parlamento, ciascuno secondo le proprie prerogative, alla luce anche delle necessità del sistema di difesa, del concerto con gli altri Paesi europei e della Nato e della relativa compatibilità finanziaria;
    il primo veicolo non potrà comunque essere disponibile, nella migliore delle ipotesi, che alla fine del 2015;
    le commissioni parlamentari competenti hanno manifestato l'intendimento di avviare audizioni ed indagini conoscitive, in vista del Consiglio europeo di dicembre 2013, per verificare la coerenza della pianificazione dell'investimento, anche alla luce delle parallele iniziative degli altri Paesi europei,

impegna il Governo:

   a dare impulso, a partire dal Consiglio europeo di dicembre 2013, a concrete iniziative per la crescita della dimensione di difesa comune europea;
   al pieno rispetto di quanto previsto dall'articolo 4 della legge 31 dicembre 2012, n. 244, allo scopo di garantire al Parlamento di esercitare le proprie prerogative.
(1-00121) «Brunetta, Cicu».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

politica comune di difesa

sicurezza internazionale

NATO

delitto contro la persona

integrazione europea