Legislatura: 17Seduta di annuncio: 9 del 16/04/2013
Primo firmatario: DI STEFANO MANLIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/04/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 IANNUZZI CRISTIAN MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 ZACCAGNINI ADRIANO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 NUTI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 FRACCARO RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 ROSTELLATO GESSICA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 D'INCA' FEDERICO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 BRUGNEROTTO MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 TONINELLI DANILO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 BONAFEDE ALFONSO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 ARTINI MASSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 DADONE FABIANA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 PETRAROLI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 PRODANI ARIS MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 FICO ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 FANTINATI MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 D'AMBROSIO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 TACCONI ALESSIO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 BECHIS ELEONORA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 MUCCI MARA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 BARBANTI SEBASTIANO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013 PINNA PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013
Elenco dei co-firmatari che hanno ritirato la firma Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma Data ritiro firma GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 15/04/2013 16/04/2013
La Camera,
premesso che:
con i suoi 12 anni di coinvolgimento diretto del nostro Paese, la guerra in Afghanistan risulta essere la più duratura rispetto a quelle che hanno caratterizzato il ’900;
esportare la democrazia utilizzando la forza militare è una contraddizione in termini;
il modello politico, sociale e di sviluppo occidentale non è un valore universale;
l'articolo 1 dello statuto delle Nazioni Unite, l'articolo 1 del patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali e l'atto finale di Helsinki del 1975 sanciscono che l'autodeterminazione dei popoli è un diritto universale che permette a ogni popolazione di decidere liberamente il proprio statuto politico senza ingerenza esterna;
il nostro Paese è intervenuto per contrastare il terrorismo internazionale e per tutelare i diritti umani, ma storicamente la guerra si è dimostrata la negazione degli stessi;
un altro obiettivo che si voleva raggiungere con l'intervento era contrastare la produzione di oppio, obiettivo fallito dato che sotto il regime talebano la stessa produzione era calata drasticamente per poi tornare a livelli preoccupanti solo successivamente all'intervento (oggi l'Afghanistan, con oltre il 90 per cento della produzione, è il principale produttore di oppio al mondo);
la situazione sanitaria in Afghanistan resta drammatica nonostante organizzazioni non governative e associazioni italiane operino nel pieno rispetto dei princìpi umanitari grazie a generosi contributi del popolo italiano;
lo svolgimento delle attività economiche è reso difficile dalla guerra in atto;
nonostante i buoni risultati ottenuti dalla campagna di alfabetizzazione delle forze ANP (polizia afghana), il numero di violazioni dei diritti umani perpetrati dalle stesse resta significativo;
occorre prendere atto che la guerra è persa e che gran parte del territorio afghano è sotto controllo dei talebani e di altri gruppi armati non governativi;
gli stessi USA stanno pensando a una exit-strategy non potendo più sostenere i costi di tale operazione militare, specie in uno scenario di crisi economica globale;
in questa guerra, dipinta come missione di pace, hanno perso la vita 52 soldati italiani e oltre 70.000 civili afghani, molti dei quali uccisi dai bombardamenti NATO ed è costata finora ai cittadini italiani oltre 4,5 miliardi di euro, denaro che sarebbe stato opportuno usare diversamente, ad esempio, per sostenere le piccole e medie imprese, l'istruzione o la sanità pubblica;
l'articolo 11 della Costituzione italiana dichiara che «l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali»,
impegna il Governo:
a elaborare e comunicare con chiarezza al popolo italiano un piano di rientro immediato del nostro contingente militare dall'Afghanistan;
a contribuire alla costruzione della pace e dello sviluppo economico e sociale, a promuovere la tutela dei diritti umani e a migliorare la condizione delle donne e della società civile;
a svolgere un controllo diretto e mirato del sostegno economico italiano sia per i finanziamenti bilaterali che tramite accordi con l'Unione europea e con la NATO.
(1-00022) «Manlio Di Stefano, Sibilia, Fantinati, Grande, Di Battista, Spadoni, Del Grosso, Scagliusi, De Lorenzis, Liuzzi, D'Ambrosio, Colonnese, Massimiliano Bernini, Tofalo, Tacconi, Parentela, Cominardi, Bechis, Ciprini, Brescia, Mucci, Colletti, Barbanti, Simone Valente, Pinna, Cecconi, Lupo, Gagnarli, Dell'Orco, De Rosa, Cristian Iannuzzi, Segoni, Tripiedi, L'Abbate, Rizzo, Grillo, Silvia Giordano, Micillo, Zaccagnini, Gallinella, Lorefice, Pesco, Battelli, Lombardi, Nesci, Nuti, Fraccaro, Businarolo, Rostellato, D'Incà, Da Villa, Spessotto, Benedetti, Brugnerotto, Toninelli, Mantero, Marzana, Bonafede, Di Benedetto, Artini, Zolezzi, Vallascas, Nicola Bianchi, Dadone, Corda, Petraroli, Prodani, Fico, Vignaroli, Di Vita».
EUROVOC :Afghanistan
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condizione della donna
NATO
piccole e medie imprese
guerra
esercito
delitto contro la persona