ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04653/003

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 890 del 22/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: PRATAVIERA EMANUELE
Gruppo: MISTO-FARE!-PRI-LIBERALI
Data firma: 22/11/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRAGANTINI MATTEO MISTO-FARE!-PRI-LIBERALI 22/11/2017


Stato iter:
22/11/2017
Fasi iter:

DICHIARATO INAMMISSIBILE IL 22/11/2017

CONCLUSO IL 22/11/2017

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/04653/003
presentato da
PRATAVIERA Emanuele
testo di
Mercoledì 22 novembre 2017, seduta n. 890

   La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento in esame disciplina il distacco del comune di Sappada dalla provincia veneta di Belluno e la conseguente aggregazione alla regione Friuli-Venezia Giulia nell'ambito della provincia di Udine;
    tale annessione è conseguenza della peculiare collocazione geografica del comune sappadino, situato nel confine orientale del Veneto e del bellunese e collegato con il resto della provincia da un'unica via di accesso attraverso il valico dell'Acquatona, per cui il suo naturale sviluppo socioeconomico si colloca logicamente e storicamente nella confinante area Carnia-Val Degano, situata nella provincia di Udine. La popolazione sappadina si ritiene infatti da sempre più affine alle vicine comunità carniche con cui condivide idee, valori, territorio;
    il presente disegno di legge è stato adottato a seguito dell'esito favorevole (pari al 95 per cento dei voti espressi) del Referendum tenutosi il 9 e 10 ottobre 2008, la cui indizione è stata deliberata dal consiglio comunale di Sappada nel luglio 2007;
    l'articolo 132, secondo comma, della Costituzione, relativo al distacco di comuni e province da una regione e la loro successiva aggregazione ad un'altra regione, prevede infatti:
     1) la richiesta degli enti locali interessati, previa approvazione della stessa con Referendum da parte della maggioranza delle popolazioni interessate;
     2) il parere dei consigli regionali coinvolti;
     3) l'adozione di una legge statale ordinaria;
    analogamente al comune di Sappada, anche quello di Cinto Caomaggiore, attualmente ricompreso nella città metropolitana di Venezia, ha espresso da tempo la volontà di distacco dalla regione Veneto e la conseguente aggregazione alla regione Friuli-Venezia Giulia, nell'ambito della provincia di Pordenone;
    l’iter del passaggio di Cinto Caomaggiore al Friuli Venezia Giulia si è avviato con il Referendum del 26 e 27 marzo 2006 al quale ha partecipato oltre il 65 per cento della popolazione avente diritto, esprimendo il 91,5 per cento di voti favorevoli. Dopo il via libera espresso anche dalle regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, sono stati formulati tanto alla Camera quanto al Senato due disegni di legge il cui iter non è ancora iniziato;
    tale distacco è giustificato sia dalla collocazione territoriale di Cinto Caomaggiore, sia dalla peculiarità dei legami storici, economici, culturali, linguistici e religiosi con i comuni limitrofi della provincia pordenonese;
    per quanto riguarda la collocazione territoriale, si rileva che Cinto Caomaggiore è un comune della provincia di Venezia, incuneato tra due comuni friulani: Chions e Sesto al Reghena, per cui è evidente lo stretto legame con la regione Friuli Venezia Giulia. Da tale legame consegue la totale complementarità sotto il profilo geomorfologico, ambientale, agricolo, dei trasporti;
    è evidente poi la distanza geografica tra Cinto Caomaggiore e la città di Venezia, pari a ben 81 chilometri, mentre quella tra il comune e la città di Pordenone è solo 22 chilometri e quella tra il comune e la città di Udine 54 chilometri. Pertanto la distanza che separa Cinto Caomaggiore da Venezia, abbinata alle caratteristiche geomorfologiche, costituiscono per i cintesi un ostacolo oggettivo all'espletamento delle varie procedure amministrative che implicano uno spostamento fisico dal comune verso il capoluogo veneto. Il comune cintese è invece ben collegato con la provincia di Pordenone sia dalla rete stradale sia dal trasporto pubblico;
    analoghe considerazioni possono svolgersi con riferimento ai legami storici, economici e persino religiosi con i vicini comuni pordenonesi (la località cintese appartiene infatti parte alla diocesi di Concordia-Pordenone fin dalla costituzione della stessa, avvenuta nel 388);
    dal 2006 ad oggi il consiglio comunale di Cinto Caomaggiore in più occasioni si è espresso a favore del passaggio di regione ed ha sollecitato le istituzioni coinvolte ad esprimersi sull’iter ex articolo 132, comma 2;
    preso atto che il comune attende da ben prima di Sappada che il proprio iter sia concluso e che gli attuali tempi della legislatura sono ormai compressi alla trattazione dei provvedimenti finali,

impegna il Governo

alla luce delle motivazioni citate in premessa, che confermano lo stretto legame con il territorio friulano, ad adottare per quanto di competenza urgenti iniziative, anche prevedendo di inserire le disposizioni che consentano l'aggregazione nella legge di bilancio in discussione, volte ad accelerare l’iter del distacco del comune di Cinto, Caomaggiore dalla regione Veneto e la sua conseguente aggregazione alla regione Friuli-Venezia Giulia nell'ambito della provincia di Udine, al fine di dare seguito alla volontà popolare emersa in modo inequivocabile con l'esito positivo del Referendum del 2006.
9/4653/3Prataviera, Matteo Bragantini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

comune

referendum

sviluppo economico