ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04304/048

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 747 del 23/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: CIPRINI TIZIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/02/2017


Stato iter:
23/02/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 23/02/2017
DE MICHELI PAOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 23/02/2017

PARERE GOVERNO IL 23/02/2017

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 23/02/2017

CONCLUSO IL 23/02/2017

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/04304/048
presentato da
CIPRINI Tiziana
testo di
Giovedì 23 febbraio 2017, seduta n. 747

   La Camera,
   premesso che:
    da oltre 15 anni vigono forti vincoli alla crescita della spesa del personale pubblico, fondati anche sul parziale blocco del turn over;
    la spending review attuata negli ultimi anni a causa della grave crisi economica che sta attraversando il Paese ha impedito il turn over e ha imposto il blocco delle assunzioni per tutto il personale della Pubblica Amministrazione;
    i commi 227 e 228 della legge della legge 28 dicembre 2015, n. 208 intervengono sulla disciplina delle facoltà assunzionali delle pubbliche amministrazioni, rimodulando, in primo luogo, le limitazioni al turn over per specifiche amministrazioni, le quali, per il triennio 2016-2018, possono procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato non dirigenziale nel limite di un contingente di personale corrispondente, per ciascuno dei predetti anni, ad una spesa pari al 25 per cento di quella relativa al medesimo personale cessato nell'anno precedente;
    le suddette amministrazioni sono le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le agenzie e gli enti pubblici non economici (compresi gli enti di cui all'articolo 70, comma 4, del decreto legislativo n. 165 del 2001) e gli enti di ricerca la cui spesa per il personale di ruolo del singolo ente non superi l'80 per cento delle proprie entrate correnti complessive, come risultanti dal bilancio consuntivo dell'anno precedente (ad esclusione dei ricercatori e tecnologi, per i quali restano invariate le percentuali fissate dal decreto-legge 90/2014);
    per il personale dirigenziale il turn over per il 2016 è stato assicurato (al netto delle posizioni rese indisponibili) nei limiti delle capacità assunzionali;
    resta invece escluso il personale in regime di diritto pubblico;
    per le regioni e gli enti locali sottoposti al patto di stabilità interno è stata disposta la possibilità di procedere, per il triennio 2016-2018, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato di qualifica non dirigenziale nel limite di un contingente corrispondente, per ciascuno dei predetti anni, ad una spesa pari al 25 per cento di quella relativa al medesimo personale cessato nell'anno precedente, di fatto allineando tale percentuale a quella prevista, in via generale, per il personale delle amministrazioni pubbliche. In relazione a ciò, sono state comunque confermate le percentuali stabilite dalla normativa vigente (80 per cento per il biennio 2016-2017 e 100 per cento dal 2018), ai sensi dell'articolo 3, comma 5, del decreto-legge 90/2014, al solo fine di definire il processo di mobilità del personale degli enti di area vasta destinato a funzioni non fondamentali;
    è stata infine esclusa la possibilità (per il biennio 2017-2018), per gli enti «virtuosi», di procedere ad assunzioni a tempo indeterminato nel limite del 100 per cento della spesa relativa al personale di ruolo cessato dal servizio nell'anno precedente;
    la Corte dei Conti, già nel «Rapporto 2015 sul coordinamento della finanza pubblica» affermava: «Esaurita la fase più severa della crisi economica – al cui superamento hanno in parte contribuito anche le misure di contenimento della spesa per il personale pubblico – occorre, riprendere il percorso di definizione di una ordinaria politica di personale in grado di intervenire sulla debolezze e sulle criticità di sistema, in parte acuite da un approccio fortemente condizionato dalle esigenze di rispettare i vincoli di bilancio». La Corte spiega che: «Il dimensionamento del personale va affrontato, a regime, superando l'approccio in termini di tagli lineari, attraverso una attenta valutazione dell'effettivo fabbisogno di attività amministrativa al centro e soprattutto sul territorio e la conseguente necessità di disporre di professionalità specifiche anche in relazione alla auspicata ripresa di investimenti in nuove tecnologie»,

impegna il Governo

ad adottare ogni iniziativa di tipo normativo, finalizzata ad elevare le percentuali del turn over, partendo da almeno il 75 per cento per il 2017, al 90 per cento per il 2018 e al 100 per cento a decorrere dal 2019.
9/4304/48Ciprini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ente pubblico

assunzione

crisi monetaria