Legislatura: 17Seduta di annuncio: 694 del 18/10/2016
Primo firmatario: BERNINI MASSIMILIANO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/10/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2016 AGOSTINELLI DONATELLA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2016 LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2016 SARTI GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2016 TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2016 DADONE FABIANA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2016 BONAFEDE ALFONSO MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2016 BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2016 CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2016 COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2016 COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2016 DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2016 FERRARESI VITTORIO MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 18/10/2016 OLIVERO ANDREA VICE MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 18/10/2016
ACCOLTO IL 18/10/2016
PARERE GOVERNO IL 18/10/2016
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 18/10/2016
CONCLUSO IL 18/10/2016
La Camera,
premesso che:
il fenomeno del caporalato fonda la sua esistenza su tre principali direttive di interessi: riduzione dei costi del lavoro del datore; gestione del trasporto, escludendo l'accesso autonomo al luogo di lavoro; gestione degli alloggi, escludendo dalla vista delle comunità territoriali interessate i soggetti sfruttati. In questo modo i cosiddetti caporali possono garantire un flusso costante di manodopera sfruttando e radicando la condizione di vulnerabilità e debolezza delle vittime;
il Governo ha previsto con l'adozione del decreto-legge n. 91 del 2014 che l'istituzione di una Rete del lavoro agricolo di qualità potesse rappresentare un valido strumento di emersione e regolarizzazione del lavoro agricolo sommerso e irregolare, considerando che le imprese che vi accedono si sottopongono ad una verifica dei requisiti nonché della regolarità del proprio operato, sotto molteplici punti di vista;
l'attuazione di quanto disposto nel decreto richiamato si è avuta solo nella seconda metà del 2015. Ad oggi la previsione del Governo sull'impatto della Rete del lavoro agricolo di qualità è stata quanto meno disattesa, stante che attualmente risulta che solo l'1 per cento delle aziende agricole presenti in Italia ha deciso di accedere alla Rete;
tra le varie problematicità della Rete del lavoro agricolo di qualità si annoverano ad esempio: quella di avere un accesso su base volontaria, quindi non obbligatoria; quella di non prevedere alcun disincentivo dal non accedervi e, al contrario, non avere alcun incentivo per l'accesso,
impegna il Governo
a promuovere iniziative finalizzate, nell'ambito di propria competenza, all'adozione di misure volte alla istituzione di un marchio di qualità che le aziende agricole che partecipano alla rete del lavoro agricolo di qualità possono apporre sui propri, nonché alla predisposizione ai sensi dell'articolo 13 della legge 7 giugno 2000, n. 150, di una campagna di messaggi di utilità sociale e di pubblico interesse volta a sensibilizzare i cittadini sulla necessità di sostenere i prodotti delle aziende che partecipano alla Rete del lavoro agricolo di qualità e il relativo marchio di qualità.
9/4008/37. (Testo modificato nel corso della seduta) Massimiliano Bernini, Chimienti, Agostinelli, Lombardi, Sarti, Tripiedi, Dadone, Bonafede, Businarolo, Ciprini, Colletti, Cominardi, Dall'Osso, Ferraresi.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):lavoro nero
tecniche di coltivazione
luogo di lavoro