ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04008/003

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 694 del 18/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: CENNI SUSANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/10/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PALESE ROCCO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI 18/10/2016


Stato iter:
18/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 18/10/2016
OLIVERO ANDREA VICE MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 18/10/2016

ACCOLTO IL 18/10/2016

PARERE GOVERNO IL 18/10/2016

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 18/10/2016

CONCLUSO IL 18/10/2016

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/04008/003
presentato da
CENNI Susanna
testo di
Martedì 18 ottobre 2016, seduta n. 694

   La Camera,
   premesso che:
    nel disegno di legge in esame AC 4008-A sono presenti «Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo»;
    il provvedimento ha tra i principali obiettivi: la riscrittura del reato di caporalato (intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro) che introduce la sanzionabilità anche del datore di lavoro; l'applicazione di un'attenuante in caso di collaborazione con le autorità; l'arresto obbligatorio in flagranza di reato; il rafforzamento dell'istituto della confisca; l'adozione di misure cautelari relative all'azienda agricola in cui è commesso il reato; l'estensione alle persone giuridiche della responsabilità per il reato di caporalato;
    nella relazione del Governo al testo di legge sono con chiarezza evidenziati dati certi nonché stime impressionanti che confermano come negli ultimi 10 anni il fenomeno del lavoro irregolare, (spesso riferibile a caporalato) abbia continuato a crescere soprattutto in agricoltura;
    anche nei giorni scorsi sono avvenuti importanti arresti in Toscana, riferiti a gravi e ripetuti episodi di sfruttamento del lavoro a danno di personale immigrato in una azienda del Chianti, con il rischio di nuocere anche all'immagine di centinaia aziende che lavorano regolarmente e con alti standard di qualità;
    il fenomeno del caporalato e la pratica del lavoro nero, sono quasi sempre alla base anche della diffusione e della commercializzazione di prodotti illegali e contraffatti;
    la contraffazione è oggi una delle più consolidate manifestazioni di criminalità economica e finanziaria, dal carattere transnazionale: un fenomeno che sta creando, anche nel nostro Paese, gravissime problematiche al sistema produttivo, economico e occupazionale in ogni regione. Secondo gli ultimi rilevamenti, con un fatturato in Italia pari a 6 miliardi e 535 milioni di euro, la contraffazione sottrae all'economia «legale» nazionale 17 miliardi e 773 milioni di euro di produzione, 6 miliardi e 400 milioni di euro di valore aggiunto (corrispondente allo 0,45 per cento dell'intero prodotto interno lordo italiano); 5 miliardi e 280 milioni di euro di entrate erariali (circa il 2 per cento del totale delle entrate);
    in particolare, secondo i dati del Censis, l'industria del falso impedisce la regolarizzazione di 110,000 addetti, pari a circa lo 0,44 per cento dell'occupazione complessiva nazionale, oltre al danno sociale connesso allo sfruttamento di soggetti deboli (disoccupati o, prevalentemente, cittadini di Paesi non membri dell'Unione europea) assoldati attraverso un vero e proprio racket del lavoro nero, con evasioni contributive e senza coperture assicurative;
    il fenomeno della contraffazione è in gran parte sotto il controllo delle organizzazioni criminali che riescono a ricavare enormi profitti, grazie all'ampio ricorso al lavoro nero, all'evasione fiscale, contributiva e previdenziale, alla violazione delle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro;
    il presente provvedimento interviene positivamente anche rafforzando la Rete del lavoro agricolo di qualità;
    oltre al fondamentale ruolo di controllo di tutti i soggetti deputati a verificare l'esistenza di rapporti di lavoro regolari risulterebbe utile promuovere ed incentivare comportamenti virtuosi e trasparenti consentendo al consumatore di conoscere anche «il buon lavoro» che sta dietro ai prodotti agricoli;
    sono state presentate alla Camera dei Deputati proposte di legge che vanno in questa direzione. Sono previste, nello specifico, agevolazioni fiscali mirate per la realizzazione di progetti per la costituzione di tali filiere, coerenti con la disciplina nazionale ed europea in materia di diritto del lavoro, di ambiente, di salute e di tutela dei minori. I princìpi e criteri direttivi riguardano la definizione e lo sviluppo di sinergie fra sistemi di mappatura e tracciabilità delle produzioni; l'individuazione dei criteri per la definizione della sostenibilità ambientale, sociale ed economica della filiera; l'individuazione di un sistema disincentivante la concorrenza sleale lungo la catena della subfornitura della filiera e la sperimentazione di sistemi di controllo innovativi,

impegna il Governo

   a verificare la possibilità di inserire, al fine di disincentivare la concorrenza sleale nella catena della subfornitura, nel complesso delle azioni mirate, messe in campo per contrastare il fenomeno del lavoro nero e del caporalato, opportunità specifiche per incentivare lo sviluppo delle «filiere produttive etiche» coerenti con la disciplina nazionale ed europea in materia di diritto del lavoro, di ambiente, di salute e di tutela dei minori, redatte sulla base dei seguenti principi e criteri direttivi:
    definizione e sviluppo di sinergie fra sistemi di mappatura e tracciabilità delle produzioni;
    individuazione dei criteri per la definizione della sostenibilità ambientale, sociale ed economica della filiera etica;
    definizione di un sistema disincentivante la concorrenza sleale nella catena della subfornitura della filiera etica;
    sperimentazione di sistemi di controllo innovativi, sviluppati con il contributo delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, di enti tecnici e delle organizzazioni di rappresentanza delle imprese e dei lavoratori;
    introduzione, nell'ambito della normativa vigente in materia di credito d'imposta per le spese di ricerca e sviluppo, di cui all'articolo 3 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9, di una disciplina specifica per le spese relative a progetti diretti allo sviluppo delle filiere etiche.
9/4008/3. (Testo modificato nel corso della seduta) Cenni, Palese.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lavoro nero

concorrenza

traffico illecito