ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04008/026

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 694 del 18/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: MUCCI MARA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 18/10/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PRODANI ARIS MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 18/10/2016
PALESE ROCCO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI 18/10/2016


Stato iter:
18/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 18/10/2016
OLIVERO ANDREA VICE MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 18/10/2016

PARERE GOVERNO IL 18/10/2016

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 18/10/2016

CONCLUSO IL 18/10/2016

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/04008/026
presentato da
MUCCI Mara
testo di
Martedì 18 ottobre 2016, seduta n. 694

   La Camera,
   premesso che:
    in sede di approvazione definitiva del provvedimento riguardante: «Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo» si evidenzia come esso tenda a garantire una maggior efficacia all'azione di contrasto del caporalato, introducendo significative modifiche al quadro normativo penale e prevedendo specifiche misure di supporto dei lavoratori stagionali in agricoltura;
    il fenomeno del caporalato costituisce un'offesa alla nostra Costituzione in quanto disprezza i principi di tutela della dignità della persona e del lavoro. Un'analisi della struttura della fattispecie astratta del delitto di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, oggetto di questo provvedimento, consente, infatti, di apprendere la portata lesiva del fenomeno criminoso rispetto ai valori primari della Carta Costituzionale. La minuziosa descrizione delle modalità attraverso cui la condotta del «caporale» viene attuata e in particolare il riferimento all'uso di violenza, minaccia ed intimidazione, al costante esercizio di pratiche di sfruttamento è il risultato di una riflessione sulla gravità e riprovevolezza di tale fenomeno;
    il caporalato, dunque, disconosce e disprezza i diritti inviolabili dell'uomo, impedendo lo sviluppo della persona come singolo e nelle formazioni sociali, degradandolo ad oggetto di sfruttamento;
    in tal contesto fortemente degradante è poi il trattamento della donna, la quale versa in condizioni di sfruttamento al pari dell'uomo, ma a differenza di questo è altresì sistematicamente vittima di minacce e violenze sessuali da parte dei «caporali». La possibilità di una ritorsione attraverso la violenza sessuale da parte degli intermediari costituisce un deterrente per le donne vittime del «caporalato», che garantisce obbedienza e sudditanza con maggior facilità rispetto ai soggetti maschili;
    in tale contesto rilevano le disposizioni dell'articolo 7 che, modificando l'articolo 12 della legge 228 del 2003, prevedono l'assegnazione al Fondo anti-tratta dei proventi delle confische ordinate a seguito di sentenza di condanna o di patteggiamento per il delitto di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro di cui all'articolo 603-bis del codice penale. In particolare, per quanto concerne le considerazioni sopra esposte, risulta determinante la destinazione delle risorse del Fondo anche all'indennizzo delle vittime del reato di caporalato,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di prevedere, nell'ambito della destinazione delle risorse del Fondo in premessa, che parte della destinazione delle stesse sia destinata a fornire un adeguato supporto psicologico a tutte quelle donne vittime di minacce e violenze sessuali da parte dei «caporali».
9/4008/26Mucci, Prodani, Palese.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

violenza sessuale

diritto dell'individuo

vittima