ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03953/011

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 648 del 06/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: CORDA EMANUELA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/07/2016


Stato iter:
06/07/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 06/07/2016
ALFANO GIOACCHINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 06/07/2016

PARERE GOVERNO IL 06/07/2016

RESPINTO IL 06/07/2016

CONCLUSO IL 06/07/2016

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03953/011
presentato da
CORDA Emanuela
testo di
Mercoledì 6 luglio 2016, seduta n. 648

   La Camera,
   premesso che:
    all'articolo 8, comma 1, del provvedimento in titolo, si prevede che tra i Paesi inclusi in «iniziative di cooperazione volte a migliorare le condizioni di vita delle popolazioni e dei rifugiati e a sostenere la ricostruzione civile» ci sia anche lo Yemen;
   appare però contraddittoria la posizione fin qui assunta dal Governo italiano che con il presente decreto vara aiuti per la popolazione civile dello Yemen mentre contestualmente autorizza l'invio di bombe destinate a procurare vittime e distruzione alla popolazione e a quel Paese;
    nello scorso marzo quasi 5 milioni di euro di bombe sono state inviate dalla provincia di Cagliari all'Arabia Saudita nonostante la risoluzione votata con ampia maggioranza dal Parlamento europeo nel febbraio 2016 abbia chiesto alla Vicepresidente della Commissione e Alto Rappresentante della Politica Estera, Federica Mogherini, di «avviare un'iniziativa finalizzata all'imposizione da parte dell'Unione europea di un embargo sulle armi nei confronti dell'Arabia Saudita, tenuto conto delle gravi accuse di violazione del diritto umanitario internazionale da parte di tale paese nello Yemen»;
    dai dati forniti dei registri del commercio estero dell'Istat risulta che lo scorso marzo è ripreso l'invio di munizionamento pesante dall'Italia all'Arabia Saudita: si tratta di quasi 123 quintali (chilogrammi 12.2835) di bombe per un valore di oltre 4,6 milioni di euro (euro 4.679.875) spedite dalla provincia di Cagliari. Simili spedizioni di bombe aeree prodotte nello stabilimento di Domusnovas in Sardegna dalla RWM Italia, azienda tedesca del gruppo Rheinmetall, sono state effettuate tra ottobre e dicembre dell'anno scorso e sono state oggetto di una denuncia a diverse procure italiane da parte degli esponenti della Rete Italiana per il Disarmo per violazione di diverse leggi compresa la n. 185 del 1990;
    la risoluzione della scorsa primavera dell'Europarlamento nell'esprimere «grave preoccupazione per gli attacchi aerei da parte della coalizione a guida saudita e il blocco navale da essa imposto allo Yemen, che hanno causato la morte di migliaia di persone» evidenzia che queste azioni «hanno ulteriormente destabilizzato il paese, stanno distruggendo le sue infrastrutture fisiche, hanno creato un'instabilità che è stata sfruttata dalle organizzazioni terroristiche ed estremiste, quali l'ISIS/Daesh e l'AQAP, e hanno aggravato una situazione umanitaria già critica»;
   la risoluzione evidenzia inoltre che «alcuni Stati membri dell'Unione europea hanno continuato ad autorizzare il trasferimento di armi e articoli correlati verso l'Arabia Saudita dopo l'inizio della guerra» e afferma chiaramente che «tali trasferimenti violano la posizione comune 2008/944/PESC sul controllo delle esportazioni di armi, che esclude esplicitamente il rilascio di licenze relative ad armi da parte degli Stati membri laddove vi sia il rischio evidente che la tecnologia o le attrezzature militari da esportare possano essere utilizzate per commettere gravi violazioni del diritto umanitario internazionale e per compromettere la pace, la sicurezza e la stabilità regionali»,

impegna il Governo

a rendere effettiva la raccomandazione del Parlamento Europeo sospendendo l'invio di bombe e sistemi militari all'Arabia Saudita e a tutti i paesi che da 15 mesi stanno bombardando lo Yemen.
9/3953/11Corda.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

risoluzione

diritto umanitario internazionale

controllo delle esportazioni