ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03953/001

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 648 del 06/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: VARGIU PIERPAOLO
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 06/07/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PALESE ROCCO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI 06/07/2016


Stato iter:
06/07/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 06/07/2016
Resoconto ALFANO GIOACCHINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 06/07/2016

ACCOLTO IL 06/07/2016

PARERE GOVERNO IL 06/07/2016

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 06/07/2016

CONCLUSO IL 06/07/2016

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03953/001
presentato da
VARGIU Pierpaolo
testo di
Mercoledì 6 luglio 2016, seduta n. 648

   La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento in esame reca una serie di disposizioni volte ad assicurare, per il periodo dal 1o gennaio 2016 al 31 dicembre 2016, la proroga della partecipazione del personale delle Forze armate e di polizia alle missioni internazionali, nonché la prosecuzione degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione;
    le autorizzazioni di spesa sono raggruppate negli articoli 1, 2, 3 e 4 sulla base di criteri geografici: Europa (Balcani, Bosnia-Erzegovina, Albania, Kosovo, Cipro e le zone del Mediterraneo); Asia (Afghanistan, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Bahrain, Libano); Africa (Mali, Corno d'Africa, Oceano indiano, Somalia);
    le Forze armate italiane risultano impegnate in operazioni in tutte le principali aree di crisi del mondo, in contesti strategici diversi e con compiti ampiamente diversificati, ma volti al supporto e al mantenimento della pace;
    al fine di rafforzare il proprio ruolo sullo scacchiere internazionale, l'Italia, nel corso dell'ultimo decennio, ha incrementato la propria partecipazione alle missioni all'estero ed ha accresciuto, nell'ambito di questi interventi, l'impiego di uomini e di mezzi;
    le operazioni di peacekeeping rappresentano momenti a risonanza emotiva molto elevata e risultano essere, pertanto, dense di fattori di rischio per la comparsa di reazioni psicologiche, che vanno da un transitorio disagio alla psicopatologia conclamata. Allo scopo di distinguere quelle risposte che rappresentano una reazione fisiologica e normale alle situazioni di stress, da quelle che appaiono invece come reazioni patologiche, sarebbe necessario migliorare la qualità della comunicazione e delle relazioni e favorire l'elaborazione dell'emotività nei momenti di crisi, sviluppando ed incoraggiando le personali capacità di problem solving;
    l'implementazione di un adeguato Servizio di supporto psicologico risulterebbe pertanto di fondamentale importanza in una situazione di forte impegno fisico ed emotivo, in condizioni di vita fortemente disagiate e caratterizzate da relazioni interpersonali assai particolari, quali quelle che si configurano durante una missione internazionale.
   numerosi risultano essere i giovani militari italiani che, dopo aver partecipato alle missioni militari all'estero (Iraq, Somalia, Kosovo, ecc.), sono deceduti a causa di varie forme di cancro, dai linfomi alla leucemia. Le tre Commissioni parlamentari di inchiesta che si sono succedute, pur non accorando un nesso stretto e dimostrabile tra le neoplasie dei soldati e l'uranio impoverito, hanno tuttavia concluso raccomandando alle autorità militari maggiori controlli e valutazioni sui rischi chimici a cui sono sottoposti gli stessi militari;
    nel maggio 2016, la Giustizia italiana ha riconosciuto il Ministero della Difesa responsabile di «condotta omissiva» per non aver protetto adeguatamente il caporalmaggiore della Brigata «Sassari», Salvatore Vacca, deceduto di leucemia nel 1999 dopo aver partecipato alla missione nei Balcani,

impegna il Governo:

   a valutare l'opportunità di adottare ogni misura di precauzione e prevenzione volta alla protezione delle condizioni di benessere psicologico e di generale salvaguardia della salute dei militari italiani impegnati nelle missioni internazionali, nonché a scongiurare ovvero limitare i potenziali rischi derivanti dalla contaminazione e dall'inquinamento ambientale, ai quali i medesimi militari possono essere accidentalmente esposti nelle aree di operazione;
   a valutare l'opportunità di chiedere l'inserimento nei mandati internazionali di autorizzazione delle missioni internazionali e, di conseguenza, nelle regole d'ingaggio e nei piani operativi d'intervento dei singoli Paesi, dell'obiettivo specifico di protezione dei rischi da potenziali contaminazioni ambientali degli stessi soldati impegnati nelle aree di conflitto.
9/3953/1. (Testo modificato nel corso della seduta) Vargiu, Palese.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

missione d'inchiesta

prevenzione dell'inquinamento

mantenimento della pace