ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03892/105

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 643 del 28/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: GALLI CARLO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 28/06/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 28/06/2016
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 28/06/2016
PALESE ROCCO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI 28/06/2016


Stato iter:
28/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 28/06/2016
BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 28/06/2016

PARERE GOVERNO IL 28/06/2016

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 28/06/2016

CONCLUSO IL 28/06/2016

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03892/105
presentato da
GALLI Carlo
testo di
Martedì 28 giugno 2016, seduta n. 643

   La Camera,
   premesso che:
    l'esigenza di educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale è globalmente cresciuta come conseguenza di alcuni fattori comuni a molti Paesi;
    dal lato della domanda: l'invecchiamento demografico e le riforme del sistema pensionistico, che hanno reso le famiglie più direttamente responsabili del finanziamento della loro assistenza sanitaria e dell'accumulo di ricchezza pensionistica; il basso livello dei tassi di interesse e la forte domanda di acquisto di abitazioni, con la conseguente crescita dei mutui; una sempre maggiore quota di risparmio investita in prodotti assicurativi e previdenziali; un maggior ricorso al credito al consumo;
    dal lato dell'offerta, gli intermediari, stimolati dal contesto di mercati sempre più integrati e concorrenziali e favoriti dalla incessante innovazione tecnologica, hanno ampliato e diversificato la gamma di prodotti e servizi. In sintesi, alla crescente complessità dei prodotti offerti si è accompagnata la difficoltà da parte della clientela, che nella generalità dei casi non corrisponde al paradigma del «risparmiatore consapevole», di comprenderne le caratteristiche e percepirne con chiarezza i reali profili di rischio e di rendimento;
    nel giugno del 2008 il consiglio dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) ha approvato un documento sulle buone pratiche per l'educazione finanziaria legata alle pensioni, dopo che già tre anni addietro l'organizzazione aveva definito princìpi e buone pratiche sulla materia in generale. All'inizio del mese di maggio 2008, a Washington, si è svolta una importante conferenza sullo stesso tema, organizzata dall'Ocse insieme al dipartimento del Tesoro statunitense, cui hanno contributo le istituzioni che nei diversi Paesi stanno avviando le più interessanti iniziative. In occasione della conferenza, l'Ocse ha aperto un portale dedicato ai progetti di educazione finanziaria e ha anche dato impulso alla creazione di un network internazionale tra istituzioni pubbliche, finalizzato allo scambio di informazioni e alla cooperazione;
    le iniziative Ocse e il materiale presentato alla conferenza di Washington costituiscono una fonte ricchissima di analisi, informazioni, proposte ed esempi. Un primo elemento importante è la ricerca di sinergie operative tra le diverse iniziative. La materia dell'educazione finanziaria è trasversale per sua natura, e quindi le parti coinvolte sono molteplici, pubbliche e private: ministeri (in particolare quelli competenti per economia, istruzione, lavoro e previdenza), banche centrali, autorità di vigilanza in campo finanziario, intermediari finanziari, istituzioni non governative, fondazioni, associazioni e sindacati. Inoltre, anche la dimensione territoriale è particolarmente importante, giacché iniziative concentrate a livello territoriale possono risultare particolarmente efficaci;
    nei Paesi dove la sensibilità per questi temi si è già sviluppata da un certo numero di anni, il novero di iniziative è davvero ampio. Negli Stati Uniti, per favorire la cooperazione tra i diversi attori, pubblici e privati, è stata costituita la Financial Literacy and Education Commission, cui partecipano venti diverse amministrazioni, con il compito di definire e implementare una vera e propria strategia nazionale. Anche le linee guida dell'Ocse suggeriscono di prendere in considerazione la creazione di una struttura operativa dedicata all'educazione finanziaria, che si occupi di promuovere e coordinare i progetti;
    nel campo dell'educazione finanziaria ci sono già esperienze positive nel mondo anglosassone che possono essere prese ad esempio;
    occorre, dunque, promuovere la diffusione di una maggiore educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale anche in Italia, nella convinzione che la conoscenza del mercato e la consapevolezza riguardo le caratteristiche degli strumenti finanziari possano aiutare i risparmiatori a compiere scelte adeguate alle proprie esigenze di risparmio e investimento;
    si ritiene infatti che ogni risparmiatore, per pianificare i propri investimenti, dovrebbe sapere da cosa dipende il valore delle attività e degli strumenti finanziari e quali sono gli stili di gestione adottati dai gestori;
    l'educazione in questo senso è essenziale per assicurare che i consumatori e gli investitori dispongano delle conoscenze necessarie prima di prendere decisioni finanziarie importanti per loro stessi e per le loro famiglie. Alcune conoscenze di base sono necessarie, ad esempio, per pianificare i costi dell'istruzione dei figli, per una gestione ponderata del credito, per ottenere una copertura assicurativa adeguata e per prepararsi al meglio alla pensione;
    nel nostro Paese, l'ABI – Associazione bancaria italiana – si è occupata di educazione finanziaria, con il Consorzio «Patti chiari». Tuttavia, anche questa esperienza, pressoché autoreferenziale, non è riuscita ad evitare che il predetto Consorzio classificasse le obbligazioni Lehman Brothers, il giorno prima del suo fallimento, come prodotti finanziari adatti a soggetti con bassa propensione di rischio;
    da ciò ne discende l'estrema necessità di prevedere un modello di educazione venga realizzato da soggetti qualificati, tra cui enti pubblici e soggetti privati in possesso di conoscenze specifiche e dalle associazioni di consumatori riconosciute a livello nazionale, a spese delle stesse società che vendono prodotti destinati al credito e al consumo;
    al fine di recuperare il ritardo del nostro Paese, rispetto ai paesi più avanzati, in buona sostanza occorre adottare anche nel nostro ordinamento interventi strutturali dedicati all'educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale creando un soggetto istituzionalmente preposto al coordinamento di iniziative in tale direzione;
    i consumatori dovrebbero essere formati sulle questioni economiche e finanziarie il più precocemente possibile, cominciando dalla scuola. Le autorità nazionali dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di rendere l'educazione finanziaria una materia obbligatoria dei curricula scolastici,

impegna il Governo

   ad inserire l'educazione finanziaria tra le attività didattiche della scuola primaria e secondaria;
   a provvedere, inoltre, tramite il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, allo scopo di sviluppare le abilità necessarie per l'insegnamento dell'educazione finanziaria, alla formazione sistematica degli insegnanti.
9/3892/105Carlo Galli, Paglia, Pannarale, Palese.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

formazione degli insegnanti

OCSE

acquisto della proprieta'