ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03822/036

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 630 del 24/05/2016
Firmatari
Primo firmatario: LOREFICE MARIALUCIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/05/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/05/2016
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 24/05/2016
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/05/2016
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 24/05/2016
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/05/2016
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 24/05/2016
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 24/05/2016


Stato iter:
24/05/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 24/05/2016
D'ONGHIA ANGELA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 24/05/2016

ACCOLTO IL 24/05/2016

PARERE GOVERNO IL 24/05/2016

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 24/05/2016

CONCLUSO IL 24/05/2016

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03822/036
presentato da
LOREFICE Marialucia
testo di
Martedì 24 maggio 2016, seduta n. 630

   La Camera,
   premesso che:
    l'articolo 2-sexies, del provvedimento introduce transitoriamente una nuova modalità di calcolo dell'Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) relativo ai nuclei familiari con componenti con disabilità. L'Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) è stato ricalcolato ai fini del riconoscimento di prestazioni scolastiche agevolate, in attesa dell'adozione delle modifiche al regolamento vigente volte a recepire le recenti sentenze del Consiglio di Stato n. 00841, 00842 e 00838 del 2016 del febbraio scorso che hanno dichiarato illegittimo il computo delle provvidenze economiche a favore delle persone con disabilità all'interno dell'ISEE e la differenziazione delle franchigie tra minorenni e maggiorenni;
    l'intento è quello di modificare l'attuale decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013, inserendo di fatto nel provvedimento all'esame un elemento assai rilevante, benché del tutto estraneo e non omogeneo rispetto alla materia trattata; in caso di approvazione definitiva della disposizione in questione l'Indicatore ne uscirebbe profondamente ridisegnato;
    il 31 marzo scorso è stata votata in Aula alla Camera la mozione del M5S n. 1-01196, presentata dal Movimento 5 Stelle, riguardante proprio la revisione del sistema di calcolo dell'ISEE in seguito alle succitate sentenze;
    secondo quanto sostenuto da esperti del settore, associazioni di categoria e dagli stessi ricorrenti, in particolare, nella sua attuale formulazione la disposizione di cui all'articolo 2-sexies trasgredirebbe, stravolgendole, le sentenze del giudice amministrativo, che imponevano invece l'eliminazione di alcuni aspetti discriminatori delle franchigie rivolte alle persone con disabilità;
    invero, dette franchigie verrebbero del tutto cancellate e sostituite con una scala di equivalenza, per il computo del reddito ISEE, pari a 0,5 ma uguale per ogni condizione di disabilità, un elemento che cancellerebbe di fatto uno dei pochissimi aspetti positivi inseriti nella riforma dell'ISEE, ossia la possibilità di parametrare lo strumento sul diverso grado di disabilità, da quella media alla non autosufficienza;
    in base a precise simulazioni effettuate, la misura correrebbe peraltro il rischio di favorire esclusivamente i redditi più alti: in particolare, ad essere penalizzate sarebbero proprio le persone con disabilità a più alta intensità di sostegni e basso patrimonio. Infatti, eliminando il sistema delle franchigie e sostituendolo con la maggiorazione del parametro di equivalenza, paradossalmente si andranno a premiare le situazioni in cui ci saranno maggiori risorse reddituali e patrimoniali, senza alcuna selettività tra i diversi gradi di disabilità, provocando situazioni anche molto distorsive;
    il calcolo dell'Isee deve invece essere effettuato tutelando realmente i soggetti più deboli della nostra società in maniera del tutto conforme alle citate pronunce del giudice amministrativo e non valutando invece soluzioni temporanee, seppur per ragioni di contingenze economiche, che eludano parzialmente quanto puntualmente stabilito dalle sentenze medesime;
    le nuove norme dispongono, giustamente, l'esclusione di tutti i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari connessi alla disabilità, incluse le carte di debito. Oltre quindi alle «classiche» provvidenze economiche (p.e. pensione di invalidità civile, indennità di accompagnamento, indennità di frequenza, ecc.) saranno esclusi dal calcolo ISEE anche i contributi per la vita indipendente e ogni alta forma di sostegno economico purché connesso alla disabilità. Altri trasferimenti monetari, come ad esempio quelli per il sostegno ai nuclei familiari, per l'inclusione, per il contrasto alla povertà, per l'alloggio o ad integrazione del reddito familiare ecc., se concessi non in relazione alla disabilità, ma alla condizione economica (magari rilevata dall'ISEE) rimarrebbe conteggiata nel reddito disponibile e quindi avrebbe influenza nel calcolo,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di provvedere all'esclusione dal reddito disponibile di cui all'articolo 3 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 delle provvidenze e dei sostegni assistenziali comunque mirati, più in generale, all'inclusione, al contrasto alla povertà e all'impoverimento, seppur non in ragione della condizione di disabilità.
9/3822/36. (Testo modificato nel corso della seduta)  Lorefice, Grillo, Colonnese, Silvia Giordano, Baroni, Di Vita, Mantero, Dall'Osso.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lotta contro la criminalita'

trasferimento di capitali

condizione economica