ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03821/029

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 645 del 30/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 30/06/2016


Stato iter:
30/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 30/06/2016
MORANDO ENRICO VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 30/06/2016

PARERE GOVERNO IL 30/06/2016

RESPINTO IL 30/06/2016

CONCLUSO IL 30/06/2016

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03821/029
presentato da
PILI Mauro
testo di
Giovedì 30 giugno 2016, seduta n. 645

   La Camera,
   premesso che:
    nei mesi scorsi e ripetutamente centinaia di cisterne cariche d'olio tunisino sono sbarcate nel porto commerciale di Cagliari;
    si è trattato di migliaia di tonnellate di olio immesse nel sistema produttivo sardo e italiano attraverso lo snodo cagliaritano senza alcuna garanzia della tracciabilità degli stessi;
    si è scelto il porto di Cagliari come hub di trasferimento dell'olio verso l'Europa perché appare più defilato rispetto a quello tradizionale di Livorno attivando di fatto un corridoio di importazione verso il mercato sardo, italiano ed europeo senza troppi controlli;
    si tratta di un sistema inaccettabile di importazione scarsamente tracciabile in ingresso e per niente tracciabile verso i consumatori finali;
    si sta introducendo un sistema di aggiramento della trasparenza e della qualità dei prodotti;
    di quel mare d'olio tunisino e della sua qualità ora si perde traccia dopo lo sbarco a Cagliari e finirà nella generica denominazione olio mediterraneo;
    dopo la cancellazione dei dazi per altre 35.000 tonnellate l'invasione dell'olio tunisino sarà devastante per tutto il sistema considerato che si rischia di abbattere qualsiasi tracciabilità e conseguentemente l'affidabilità e la qualità del prodotto;
    nessuna tracciabilità, prezzi stracciati, nessuna garanzia, nessuna trasparenza;
    occorrono ora più che mai azioni rilevanti per la tutela della massima tracciabilità;
    servono etichette dettagliate e chiare con percentuali di eventuali miscele e provenienza certa del prodotto;
    il Regolamento Ue che consente di incrementare l'importazione di 35.000 tonnellate di olio di oliva senza dazio (che vanno ad aggiungersi alle 56.700 già previste) è di fatto un atto grave che non favorisce di certo politiche di cooperazione ma speculazioni di natura internazionale;
    lo stesso Ministro dell'agricoltura si è dichiarato contrario all'incremento del contingente di olio tunisino annunciando controlli più intensi contro le possibili frodi che potrebbero innescarsi;
    il problema oggi è quello della scarsa o inesistente tracciabilità;
    l'importazione senza dazi dell'olio tunisino rappresenta un problema, aggiuntivo, per gli olivicoltori sardi e italiani, proprio l'indefinita provenienza impedendo di fatto ai consumatori di scegliere avendo ben chiari tutti i fattori della qualità,

impegna il Governo:

   a predisporre una stringente azione, anche attraverso iniziative legislative, in grado di definire una puntuale, definita, chiara e facilmente leggibile della tracciabilità dell'olio in commercio;
   a prevedere, per la commercializzazione dell'olio d'oliva, norme attuative che definiscano etichette dettagliate, chiare con l'indicazione esatta di percentuali di eventuali miscele e provenienza certa del prodotto;
   a prevedere una puntuale etichettatura che disponga in modo netto e chiaro anche la provenienza geografica regionale qualora le stesse regioni lo richiedano.
9/3821/29Pili.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

importazione

politica di cooperazione

regolamento CE