ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03495/013

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 550 del 19/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: PELLEGRINO SERENA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 19/01/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCOTTO ARTURO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/01/2016
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/01/2016
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/01/2016
MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/01/2016
MELILLA GIANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/01/2016


Stato iter:
19/01/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 19/01/2016
DE MICHELI PAOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 19/01/2016

PARERE GOVERNO IL 19/01/2016

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 19/01/2016

CONCLUSO IL 19/01/2016

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03495/013
presentato da
PELLEGRINO Serena
testo di
Martedì 19 gennaio 2016, seduta n. 550

   La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento in esame, all'articolo 2, interviene sull'annosa grave questione dei rifiuti nella regione Campania legata allo smaltimento delle cosiddette «ecoballe», smaltimento mai avvenuto e che per tale ragione è stato contestato all'Italia nelle procedure di infrazione europee; un'altra gravissima perdurante emergenza ambientale e sanitaria che interessa la regione Campania, è senza dubbio quella legata alla Terra dei fuochi; il territorio della regione Campania e, in particolar modo, le aree della provincia a nord di Napoli e a sud di Caserta sono oggetto, da decenni, di un costante processo di contaminazione e avvelenamento, generato da una continua attività di traffico e smaltimento illecito di rifiuti provenienti da tutto il territorio nazionale;
    nella Terra dei Fuochi, sono stati valutati sversamenti; per circa 10 milioni di tonnellate di rifiuti di varia tipologia, dalle scorie provenienti dalla metallurgia termica dell'alluminio alle polveri di abbattimento fumi, passando per l'amianto, fanghi derivanti dai depuratori industriali e liquidi reflui contaminati da metalli pesanti;
    il decreto-legge n. 136 del 2013 aveva previsto una serie di misure per favorire le attività di analisi e monitoraggio delle aree contaminate, con l'obiettivo principale di verificare lo stato dei terreni agricoli e la eventuale tossicità dei prodotti agroalimentari;
    come ampiamente riportato nel dossier dell'associazione nazionale Legambiente, dal titolo «Terra dei Fuochi, a che punto siamo ?» del 10 febbraio 2015, l'applicazione delle misure previste dal citato decreto-legge è in uno stato di allarmante ritardo, compromettendo quotidianamente le attività per la messa in sicurezza del territorio;
    è di questi giorni la pubblicazione dell'ultimo Rapporto dell'Istituto superiore di sanità su mortalità, ospedalizzazione e incidenza tumorale nei comuni della Terra dei Fuochi in Campania, laddove si evidenzia drammaticamente che «il quadro epidemiologico della popolazione residente nei 55 comuni che la legge n. 6 del 2014 definisce come Terra dei Fuochi è caratterizzato da una serie di eccessi della mortalità e dell'ospedalizzazione per diverse patologie a eziologia multifattoriale, che ammettono fra i loro fattori di rischio accertati o sospetti l'esposizione a un insieme di inquinanti ambientali che possono essere emessi o rilasciati da siti di smaltimento illegale di rifiuti pericolosi e/o di combustione incontrollata di rifiuti sia pericolosi, sia solidi urbani;
    dal Rapporto emergono dati sanitari assolutamente preoccupanti, che vedono coinvolti anche i bambini e gli adolescenti. Si segnala infatti un eccesso dell'incidenza di tutti i tumori sia nella classe di età 0-14 anni che in quella 0-19 anni,

impegna il Governo:

   a dare piena attuazione al decreto legge n. 136 del 2013 con particolare riguardo alle analisi e alla caratterizzazione di tutti i siti classificati;
   a monitorare costantemente, per quanto di competenza, attraverso un controllo capillare, e accelerare le attività di bonifica e messa in sicurezza dei territori di cui in premessa, anche al fine di impedire l'infiltrazione del fenomeno mafioso in un settore particolarmente a rischio, eventualità che comporrebbe il fallimento di qualsiasi operazione di ripristino ambientale nella Terra dei Fuochi;
   ad attuare quanto proposto dallo stesso Istituto superiore di sanità nel suo Rapporto di cui in premessa, relativamente alla necessità di individuare percorsi di rapido accesso ai servizi sanitari e prevedere l'ottimizzazione delle procedure diagnostiche e terapeutiche per l'infanzia, nonché riguardo alla necessità che i risultati delle indagini sullo stato di salute dei residenti e gli interventi di prevenzione e di promozione della salute, e di risanamento ambientale, devono essere oggetto di processi di informazione e comunicazione, obiettivi e trasparenti;
   ad assumere iniziative, per quanto di competenza, volte a implementare una seria ed efficace attività di screening e prevenzione sulla popolazione residente nei territori interessati dall'inquinamento, e in particolare nelle scuole primarie e secondarie, anche avvalendosi del supporto dei medici di base operanti nei territori.
9/3495/13Pellegrino, Scotto, Giancarlo Giordano, Zaratti, Marcon, Melilla.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

discarica abusiva

eliminazione dei rifiuti

potere di controllo