ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03262/039

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 475 del 04/08/2015
Firmatari
Primo firmatario: DE ROSA MASSIMO FELICE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/08/2015


Stato iter:
04/08/2015
Fasi iter:

DICHIARATO INAMMISSIBILE IL 04/08/2015

CONCLUSO IL 04/08/2015

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03262/039
presentato da
DE ROSA Massimo Felice
testo di
Martedì 4 agosto 2015, seduta n. 475

   La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento in oggetto prevede una serie di misure che intervengono direttamente su materie di bilancio relative agli enti locali, prevedendo misure relative a:
     allentamento dei vincoli del patto di stabilità interno;
     mobilità del personale delle Province e Polizia provinciale;
     stanziamento di una dote aggiuntiva di 2 miliardi per il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione;
     contributo di 530 milioni per il finanziamento del Fondo di compensazione Imu-Tasi;
     differimento, dal 30 giugno al 30 settembre 2015, dell'entrata in vigore della clausola di salvaguardia (prevista in caso di mancata autorizzazione da parte dell'Unione europea del meccanismo del reverse charge dell'IVA nel settore della grande distribuzione) con conseguente stop all'aumento delle accise sui carburanti;
     disposizioni per i territori dei comuni abruzzesi colpiti dal Sisma del 2009 e dei territori dell'Emilia-Romagna e della Lombardia colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012;
    gli Enti territoriali che secondo il decreto-legge n. 47 del 2014 cosiddetto Piano Casa avrebbero un ruolo fondamentale nell'erogazione dei fondi previsti da tale provvedimento per rispondere alle esigenze di chi si trova in emergenza abitativa;
    inoltre in base all'articolo 8, comma 10-bis, del decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative, al fine di consentire il passaggio da casa a casa per i soggetti interessati dalle procedure esecutive di rilascio per finita locazione, la parte interessata, deve presentare un'istanza al giudice che può disporre la sospensione fino al 28 giugno 2015, cioè fino al centoventesimo giorno dalla data di entrata in vigore del decreto;
    la mini proroga, scaduta lo scorso 28 giugno, non sembra aver rappresentato la soluzione al problema; basti pensare che, a inizio anno, a chiedere al Governo la proroga degli sfratti erano stati, in un appello congiunto, gli stessi sindaci di Milano e Roma, Pisapia e Marino, «per evitare, in attesa del tempo necessario anche per l'attuazione del Piano casa disposto dal Governo, il rischio concreto di generare nelle grandi aree urbane una tensione insostenibile»; è proprio nel varo di questo pacchetto che il Ministro Lupi ha trovato la giustificazione per riuscire a mettere la parola fine allo «strumento vecchio e logoro della proroga gli sfratti», dotando con 446 milioni di euro complessivi i fondi per il sostegno all'affitto a canone concordato e quello per la morosità incolpevole, casistica esclusa dalla misura di proroga; stando al Piano casa, quindi, per quanti non ce la fanno a pagare l'affitto, ci sarebbero 226 milioni di euro, da spalmare su un orizzonte di sette anni, vale a dire 35 milioni all'anno; una cifra decisamente insufficiente, visto che solo nel 2013 gli italiani colpiti da sfratto esecutivo per morosità incolpevole sono stati oltre 65 mila;
    il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in risposta all'interrogazione a risposta immediata in commissione (5-05938) ha rilevato che: «Relativamente al Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni, dai dati acquisiti al 30 aprile 2015, sulla disponibilità complessiva per il biennio 2014-2015 pari ad oltre 324 milioni di euro (di cui 200 milioni statali), le risorse assegnate dalle regioni ai comuni ammontano a 93,7 milioni di euro e quelle effettivamente trasferite sono circa 75 milioni. Circa l'utilizzo della riserva del 25 per cento, il monitoraggio restituisce un dato di pressoché inutilizzo (1,4 milioni su 25) dovuto ai dati relativi al numero dei provvedimenti esecutivi di rilascio emessi nei confronti delle categorie sociali di cui al citato articolo 1, comma 1, della legge n. 9 del 2007. Per quanto concerne il Fondo inquilini morosi incolpevoli, il monitoraggio restituisce un quadro procedurale regionale molto articolato. Su un totale di 71,5 milioni disponibili (di cui 68,46 statali) le risorse assegnate dalle regioni si attestano a 13,57 milioni mentre quelle effettivamente trasferite sono pari a 5,7 milioni. Il numero dei beneficiari a livello nazionale sono 354. I contratti rinnovati ammontano a 195; i nuovi contratti sottoscritti a canone concordato sono 68; quelli rinegoziati con un canone inferiore risultano 15; i differimenti di esecuzione dei provvedimenti di rilascio sono 455. A fronte del quadro sopradescritto, che restituisce un utilizzo non soddisfacente delle risorse impegnate, è comunque intenzione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti individuare modalità più efficaci che siano capaci – in attesa che il programma costruttivo di alloggi di risulta ex articolo 4 del decreto-legge n. 47 del 2014 produca i suoi effetti positivi che comunque non potranno avvenire prima della fine dell'anno – di dare risposte più incisive e immediate alle categorie sociali deboli sottoposte a procedure esecutive di rilascio. Si tratta di studiare o rafforzare strumenti a livello locale che favoriscano il passaggio “da casa a casa” utilizzando le risorse già disponibili sia con il Fondo inquilini morosi incolpevoli che con la riserva del 25 per cento sulla disponibilità di 100 milioni del 2015 relativa al Fondo nazionale per l'accesso alle abitazioni in locazione. Sul tema della proroga sfratti in questi giorni, presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, si sono tenuti diversi incontri con il sindacato inquilini e altre associazioni di categoria; il tavolo è ancora aperto per individuare azioni che non siano una “proroga della proroga”, ma che portino a realizzare la politica del passaggio “da casa a casa” dei soggetti interessati.»,

impegna il Governo

a inviare quanto prima una circolare a tutti i Prefetti affinché deliberino una immediata moratoria sugli sfratti di 6 mesi, tale da consentire l'effettiva erogazione dei fondi previsti dal Piano Casa, garantendo l'accesso ai fondi alle famiglie che hanno presentato richiesta, che posseggono i criteri idonei e/o che hanno ottenuto dai giudici la sospensiva prevista dal decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192, al fine di realizzare la politica del passaggio da «casa a casa» dei soggetti interessati.

9/3262/39De Rosa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

imposta sui carburanti

IVA

clausola di salvaguardia