ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03262/002

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 475 del 04/08/2015
Firmatari
Primo firmatario: CENNI SUSANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/08/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TERROSI ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 04/08/2015
ALBINI TEA PARTITO DEMOCRATICO 04/08/2015


Stato iter:
04/08/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 04/08/2015
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 04/08/2015

PARERE GOVERNO IL 04/08/2015

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 04/08/2015

CONCLUSO IL 04/08/2015

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03262/002
presentato da
CENNI Susanna
testo di
Martedì 4 agosto 2015, seduta n. 475

   La Camera,
   premesso che:
    l'articolo 5 del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, recante disposizioni urgenti in materia di enti locali misure in materia di polizia provinciale, dispone il transito del personale di polizia provinciale di cui all'articolo 12 della legge 7 marzo 1986, n. 65, nei ruoli degli enti locali per lo svolgimento delle funzioni di polizia municipale, secondo le modalità e le procedure definite con il decreto di cui all'articolo 1, come 423, della legge 23 dicembre 2014, n. 190;
    comuni, città metropolitane ed enti di area vasta per dare attuazione al transito gli enti locali dovranno verificare i limiti della propria dotazione organica, la programmazione triennale dei fabbisogni di personale, le disposizioni in vigore in materia di tetto alle spese ed alle assunzioni, i limiti in materia di patto di stabilità;
    le funzioni oggi svolte dal corpo di Polizia Provinciale, complessivamente 2700 unità nelle regioni a statuto ordinario, hanno attinenza con la vigilanza venatoria, con i controlli in ambito rurale, con l'ambito dei controlli ambientali, materie, ove non più in capo alle nuove province, trasferite alle regioni;
    la circolare della Presidenza del Consiglio dei ministri 29 gennaio 2015, n. 1, escludeva dai percorsi di mobilità che riguardano gli altri dipendenti provinciali, la polizia provinciale, precisando che «per questo personale saranno definiti specifici percorsi di ricollocazione a valle degli interventi di razionalizzazione e potenziamento dell'efficacia delle funzioni di polizia, anche in funzione di una migliore cooperazione sul territorio, garantendo in ogni caso la neutralità finanziaria»;
    nelle scorse settimane le organizzazioni di Cgil Cisl Uil dei corpi di polizia provinciale hanno promosso numerose forme di mobilitazione per rappresentare la loro richiesta di riconoscimento delle competenze professionali proprie che non potrebbero essere mantenute nel trasferimento ad enti che ad oggi non posseggono le competenze relative;
    anche le principali organizzazioni ambientaliste del Paese hanno manifestato forti preoccupazioni per il venir meno di funzioni di controllo ambientale, di vigilanza faunistico-venatoria, di presidio delle aree rurali, lacustri e montane, auspicando un trasferimento di funzioni e corpi alle Regioni,

impegna il Governo:

   a) ad approfondire in sede di conferenza Stato-Regioni la questione in oggetto al fine di non cancellare rilevanti competenze e professionalità della polizia provinciale;
   b) a valutare la possibilità di garantire l'unitarietà dei corpi e il trasferimento contestuale di personale, competenze e deleghe ad altro Ente;
   c) a valutare gli effetti applicativi della norma al fine di non escludere del tutto, da prossimi provvedimenti legislativi, la possibilità di recuperare i corpi di polizia provinciale nell'ambito della riorganizzazione complessiva delle forze di Polizia già deliberata in precedente atto, alla luce delle fasi di monitoraggio sull'attuazione della riforma della PA.
9/3262/2Cenni, Terrosi, Albini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

polizia

sindacato

provincia