ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03262/116

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 475 del 04/08/2015
Firmatari
Primo firmatario: CRIPPA DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/08/2015


Stato iter:
04/08/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 04/08/2015
Resoconto CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 04/08/2015
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
PARERE GOVERNO 04/08/2015
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 04/08/2015

DISCUSSIONE IL 04/08/2015

NON ACCOLTO IL 04/08/2015

PARERE GOVERNO IL 04/08/2015

RESPINTO IL 04/08/2015

CONCLUSO IL 04/08/2015

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03262/116
presentato da
CRIPPA Davide
testo di
Martedì 4 agosto 2015, seduta n. 475

   La Camera,
   premesso che:
    il comma 4 dell'articolo 4 del provvedimento in esame modifica la disposizione – di cui l'articolo 41, comma 2 del decreto-legge n. 66 del 2014 – che vieta alle amministrazioni pubbliche (esclusi gli enti del Servizio sanitario nazionale) che registrano tempi medi nei pagamenti superiori a 90 giorni nel 2014 e a 60 giorni a decorrere dal 2015, rispetto a quanto disposto dal decreto legislativo n. 231 del 2002, di procedere nell'anno successivo ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo;
    la novella è volta ad escludere dal computo dei tempi medi di pagamento di cui alla citata disposizione i pagamenti effettuati mediante l'utilizzo delle anticipazioni di liquidità o degli spazi finanziari messi a disposizione ai sensi dei decreti-legge n. 66 del 2014 (articolo 32, comma 2), e n. 35 del 2013 (articolo 1, commi 1 e 10);
    il 62 per cento dei contratti pubblici non rispetta i tempi di pagamento che sforano i termini di legge e vanno oltre i 60 giorni, mentre, in un appalto su due l'amministrazione pubblica «suggerisce» all'impresa di rallentare l'emissione delle fatture, in modo da diluire anche i saldi;
    a due di distanza dall'arrivo delle nuove regole che impongono pagamenti a 30 giorni (e, solo in casi eccezionali, fino a un massimo di 60), sono ancora poche le amministrazioni che si sono allineate e riescono a pagare nei tempi stringenti richiesti dalla direttiva europea e dal decreto italiano di recepimento (decreto legislativo n. 192 del 2012), in vigore, appunto, per i contratti firmati dal primo gennaio 2013; la «maglia nera» resta alla sanità (225 giorni di ritardo, mentre in edilizia i tempi medi di attesa si attestano a 146 giorni con una prima diminuzione proprio nel 2013),

impegna il Governo

a valutare la necessità, visto il periodo di crisi attraversato dall'intero Paese, di dare la precedenza, nei pagamenti, al tessuto delle piccole e medie imprese che vive un momento di grande sofferenza.
9/3262/116Crippa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

servizio sanitario nazionale

direttiva comunitaria

piccole e medie imprese