ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02915/002

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 394 del 18/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 18/03/2015


Stato iter:
18/03/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 18/03/2015
Resoconto ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 18/03/2015

PARERE GOVERNO IL 18/03/2015

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 18/03/2015

CONCLUSO IL 18/03/2015

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02915/002
presentato da
CATANOSO Basilio
testo di
Mercoledì 18 marzo 2015, seduta n. 394

   La Camera,
   premesso che:
    le organizzazioni agricole datoriali e dei lavoratori sono sul piede di guerra nei riguardi del Governo sulla questione dell'Imu agricola;
    il decreto in esame, per risolvere in extremis il pasticcio creato sull'Imu agricola, concede 15 giorni in più per calcolare l'Imu dovuta dalle aziende non più esenti;
    il Governo ha rivisto i criteri per l'esenzione dall'Imu dei terreni montani, abrogando la classificazione su base altimetrica ma, a giudizio dell'odierno presentatore, ha derogato alle norme dello Statuto del contribuente che prevede per questi casi un termine non inferiore a 60 giorni;
    resta il fatto che numerose aziende agricole operano in una vasta area pedemontana e continuano, grazie al presente decreto, ad essere caricate di un onere fiscale che non si possono permettere di pagare;
    a giudizio dell'odierno presentatore e della totalità delle organizzazioni agricole datoriali e dei lavoratori, l'Imu agricola è un balzello iniquo e penalizzante per il settore;
    al danno si è aggiunta la beffa perché le minori entrate dovute alla revisione dei soggetti obbligati all'Imu agricola vengono coperte con minori spese nel cd. «pacchetto agricolo», vale a dire la cancellazione delle misure di riduzione del costo del lavoro agricolo;
    anche i criteri scelti per individuare i soggetti esenti e quelli obbligati al pagamento dell'Imu agricola non hanno ottenuto riscontri positivi nel mondo agricolo in quanto si verrà a creare una sorta di concorrenza sleale tra aziende del medesimo settore produttivo che pagano e non pagano il balzello a causa della loro posizione geografica;
    la proposta del Ministro delle politiche agricole di inserire l'Imu nella «local tax» è velleitaria in quanto si tratterebbe di un'entrata incerta se non, addirittura, nulla per i nostri comuni in quanto gli agricoltori non sono più in grado di onorare le imposte attuali, figuriamoci questo nuovo balzello. Di più, i comuni si troverebbero ad iscrivere a bilancio l'entrata e non poterne disporre a causa del mancato introito e lo Stato dovrebbe comunicare all'Unione europea una entrata assolutamente fittizia a fronte di spese certe e senza copertura;
    dovrebbero, invece, essere esentate tutte le aziende condotte da imprenditori agricoli o coltivatori diretti, indipendentemente dal fatto che siano ubicate in zone montane, parzialmente montane o di pianura,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delle norme richiamate al fine di adottare ulteriori iniziative normative volte all'abolizione dell'imposta in oggetto, nonché a prevedere delle politiche attive per la tutela del settore agricolo ed il suo maggiore sviluppo.
9/2915/2Catanoso.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

imposta locale

sindacato

concorrenza