ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02738/001

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 380 del 24/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Data firma: 24/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CERA ANGELO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 24/02/2015


Stato iter:
24/02/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 24/02/2015
Resoconto COSTA ENRICO VICE MINISTRO - (GIUSTIZIA)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 24/02/2015
Resoconto BINETTI PAOLA AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 24/02/2015

PARERE GOVERNO IL 24/02/2015

DISCUSSIONE IL 24/02/2015

RESPINTO IL 24/02/2015

CONCLUSO IL 24/02/2015

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02738/001
presentato da
BINETTI Paola
testo di
Martedì 24 febbraio 2015, seduta n. 380

   La Camera,
   premesso che:
    la responsabilità civile dei magistrati diventa particolarmente importante nei confronti dei minori, perché l'intervento del magistrato in questi casi, oltre ad avere una finalità di tutela, ha anche una funzione di prevenzione rispetto a possibili forme di disagio sociale, che potrebbero insorgere successivamente. In altri termini non si tratta solo di interventi che proteggono il minore sottraendolo in un preciso momento a situazioni di grave pericolo fisico o di forte tensione psicologica, ma di decisioni che ipotecano il suo sviluppo futuro e possono creare un disagio personale e sociale ancora più grave della situazione che avrebbe potuto giustificare una transitoria separazione dalla sua famiglia;
    i magistrati che si occupano del tribunale dei minori sono spesso chiamati a prendere decisioni in questo ambito delicatissimo che riguarda la permanenza dei minori in famiglia o il loro allontanamento dalla famiglia. Ma un bambino ha bisogno di vita di famiglia, e concretamente della «sua» famiglia, perché nonostante limiti e difetti ogni famiglia – salvo casi gravemente patologici – ha un potenziale di affetto e di cura tagliato su misura per ogni figlio, che niente e nessun altro potranno dargli;
    la responsabilità dei magistrati va letta nella prospettiva di tutta la vita del bambino, tenendo conto di cosa possa implicare per lui l'interruzione, sia pure limitata nel tempo, della relazione con la famiglia. La responsabilità civile del magistrato che interviene sullo sviluppo di un bambino pensando di tutelarlo, ma di fatto scatenando in lui una profonda angoscia di separazione, va tenuta particolarmente in conto oggi, quando si allontanano i bambini dalla loro famiglia, abusando della diagnosi di PAS; sindrome di alienazione parentale, totalmente sprovvista di rigore scientifico. Separare un bambino da entrambi i genitori, con modalità spesso drammatiche, mettendoli davanti al fatto compiuto, senza mai concordare una decisione così delicata con nessuno dei genitori, significa arrecare un danno permanente allo sviluppo successivo del bambino;
    è vero che ci sono casi in cui può essere positiva e necessaria la separazione di un bambino da un contesto familiare violento, o nei casi in cui il bambino è vittima di attenzioni particolari da parte di un genitore, o quando la famiglia vive in un degrado sociale pesante, dove si usa e si abusa di droga, o dove i comportamenti criminali sono frequenti. In questi casi può essere doverosa la separazione del bambino per favorire la crescita del minore in un ambiente familiare alternativo, idoneo e favorevole al suo sviluppo psico-fisico;
    ma può anche accadere che l'allontanamento del bambino dalla sua famiglia costituisca un rimedio peggiore del male e rappresenti per lui una causa di sofferenza maggiore di ciò che ha creato il possibile allontanamento. Una sofferenza destinata a condizionare il suo sviluppo successivo in maniera pesante, procurando un disagio psico-sociale di cui si trova traccia in molte storie di persone che presentano patologie personali e sociali evidenti e concrete;
    appare necessario individuare tutte le modalità possibili per attirare l'attenzione della magistratura sulla opportunità di uniformare la giurisprudenza in modo da evitare interpretazioni chiaramente contraddittorie da parte di tribunali diversi;
    sensibilizzare i magistrati sulla vaghezza ed inconsistenza scientifica della cosiddetta Sindrome di alienazione parentale (PAS), troppo spesso usata come base per sottrarre il bambino ad ambedue i genitori provocando a lui e alla sua famiglia danni psicofisici, talvolta irrecuperabili,

impegna il Governo

ad adottare le opportune iniziative volte a prevenire un contenzioso gravissimo che potrebbe insorgere sulla base della norma che stiamo per approvare per iniziativa delle famiglie ingiustamente private dei loro diritti e della loro responsabilità parentale.
9/2738/1Binetti, Cera.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

problema sociale

malattia

politica familiare