ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02433/009

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 247 del 17/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: QUARANTA STEFANO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 17/06/2014


Stato iter:
17/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
DICHIARAZIONE GOVERNO 17/06/2014
Resoconto MORANDO ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 17/06/2014
Resoconto QUARANTA STEFANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
PARERE GOVERNO 17/06/2014
Resoconto MORANDO ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/06/2014

NON ACCOLTO IL 17/06/2014

PARERE GOVERNO IL 17/06/2014

RESPINTO IL 17/06/2014

CONCLUSO IL 17/06/2014

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02433/009
presentato da
QUARANTA Stefano
testo di
Martedì 17 giugno 2014, seduta n. 247

   La Camera,
   premesso che:
    l'articolo 21 del provvedimento in esame, nella sua versione originaria e prime delle modifiche intervenute a seguito dell'esame da parte del Senato della Repubblica, sopprimeva l'articolazione regionale della Rai-Radiotelevisione italiana Spa, disciplinando, inoltre, la dismissione di società da essa partecipate e disponendo, infine, una riduzione di 150 milioni di euro, per il 2014, delle somme, rivenienti dal canone di abbonamento, dovute dallo Stato alla RAI;
    durante l'esame in sede referente presso il Senato sono stati approvati una serie di emendamenti che hanno eliminato la soppressione dell'articolazione regionale della Rai-Radiotelevisione italiana Spa prevedendo che la Rai S.p.A. assicuri l'informazione pubblica a livello nazionale e quella regionale attraverso la presenza in ciascuna regione e provincia autonoma, di proprie redazioni e strutture adeguate alle specifiche produzioni, nel rispetto di quanto previsto circa la diffusione di trasmissioni radiofoniche e televisive in lingua tedesca e ladina per la provincia autonoma di Bolzano, in lingua ladina per la provincia autonoma di Trento, in lingua francese per la regione autonoma Valle d'Aosta e in lingua slovena per la regione autonoma Friuli-Venezia Giulia;
    sono stati poi aggiunti, inoltre, due nuovi commi (3-bis e 3-ter) all'articolo 17 della legge n. 112 del 2004. Il comma 3-bis è relativo alle sedi, prima menzionate, che garantiscono le trasmissioni per le minoranze linguistiche, prevedendo che esse mantengono l'autonomia finanziaria e contabile e fungono da centro di produzione. 11 comma 3-ter è, invece, relativo alla convenzione stipulata tra la Rai e la provincia autonoma di Bolzano che individua i diritti e gli obblighi relativi, in particolare, ai tempi ed agli orari delle trasmissioni radiofoniche e televisive; inoltre, per garantire la trasparenza e la responsabilità nell'utilizzo del finanziamento pubblico provinciale, i costi di esercizio per il servizio in lingua tedesca e ladina è rappresentato in apposito centro di costo del bilancio della Rai; le spese per la sede di Bolzano sono assunte dalla Provincia autonoma di Bolzano, tenendo conto dei proventi del canone di abbonamento alla Rai; l'assunzione degli oneri per l'esercizio delle funzioni relative alla sede di Bolzano avviene mediante le risorse individuate dall'articolo 79, comma 1, lettera c) del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige (decreto del Presidente della Repubblica n. 670 del 1972) che disciplina il concorso finanziario della Regione autonoma Trentino-Alto Adige e della due province autonome di Trento e di Bolzano al riequilibrio della finanza pubblica;
    inoltre, è stata modificata anche la norma relativa alla cessione di società partecipate dalla Rai con esplicito riferimento alla cessione della società Rai Way. Al riguardo è stato, infatti, previsto che ai fini dell'efficientamento, della razionalizzazione e del riassetto industriale nell'ambito delle partecipazioni detenute dalla RAI S.p.A, la Società può procedere alla cessione sul mercato, secondo modalità trasparenti e non discriminatorie, di quote di Rai Way, garantendo la continuità del servizio erogato. Si dispone, infine, che, comunque, anche in caso di cessione che non determini la perdita di controllo, le modalità di alienazione siano individuate con decreto del Presidente del consiglio dei ministri adottato su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze d'intesa con il Ministro dello sviluppo economico;
    da ultimo, è stato aggiunto un nuovo comma 4-bis che novella l'articolo 45, comma 2, lettera e), del Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici (decreto legislativo n. 177 del 2005); la citata norma è contenuta nel Titolo Vili del testo unico (Servizio pubblico generale radiotelevisivo e disciplina della concessionaria) e definisce i compiti del servizio pubblico generale radiotelevisivo; il comma 2 individua i compiti comunque garantiti dalla Rai e la lettera e) prevede la costituzione di una società per la produzione, la distribuzione e la trasmissione di programmi radiotelevisivi all'estero, finalizzati alla conoscenza e alla valorizzazione della lingua, della cultura e dell'impresa italiane attraverso l'utilizzazione dei programmi e la diffusione delle più significative produzioni del panorama audiovisivo nazionale; la novella consiste, in particolare, nella soppressione della previsione della costituzione di una società per l'assolvimento di tale compito;
    in base al combinato disposto degli emendamenti approvati al Senato con riferimento all'articolo 21 del provvedimento in esame, ma anche all'articolo 20 del provvedimento stesso, la Rai viene esclusa dai tagli previsti a carico delle società partecipate dallo Stato; viene confermato il taglio di 150 milioni di euro previsto dall'articolo 21 su cui sono stati avanzati dubbi sulla illegittimità costituzionale citati da un ricorso aziendale che sarà esaminato dal Presidente della RAI solo dopo aver ricevuto il parere pro veritate richiesto dalla dirigenza RAI al Professor Enzo Cheli; è stato dato, di fatto, il via libera alla cessione di Raiway, ma è stato, in sostanza, soppresso l'obbligo per la RAI di mantenere Rai Way. Per quanto riguarda Rai Way, infatti, come si è detto, si prevede che «ai fini dell'efficientamento, della razionalizzazione e del riassetto industriale nell'ambito delle partecipazioni detenute dalla Rai Spa, la società può procedere alla cessione sul mercato, secondo modalità trasparenti e non discriminatorie, di quote di Rai Way, garantendo la continuità del servizio erogato». Per Rai World invece si cancella l'obbligo per l'azienda di avere una società per la produzione, la distribuzione e la trasmissione di programmi radiotelevisivi all'estero. Infine, se sembrano essere salvate, di fatto, le sedi regionali, perché rimangono le sedi giornalistiche e le strutture produttive in ogni regione;
    si evidenzia, inoltre, che con riferimento alle problematiche relative ai tagli previsti dal provvedimento in esame nei confronti della Rai, il Gruppo SEL della Camera aveva presentato l'interrogazione a risposta scritta n. 4-04890;
    negli stessi giorni in cui sono stati ipotizzati tagli agli asset strategici in nome del risparmio, per quanto risulta al firmatario del presente atto di indirizzo, sembrerebbero stati firmati contratti a conduttori esterni invece che rivolgersi a giornalisti già stipendiati dall'azienda;
    a Roma la Rai Spa paga ingentissimi affitti per il mantenimento delle redazioni dei programmi (quali Porta a Porta, Ballarò, Virus, la Vita in diretta ecc.) che non sono collocati a Saxa Rubra. Anche nelle regioni alcuni immobili costruiti quando le sedi erano centri di produzione con programmi, sceneggiati radiofonici ed altro ora sembrano essere sovradimensionati. In conclusione o si torna a potenziare le sedi regionali o si scelgono immobili più ridotti,

impegna il Governo:

   a valutare l'opportunità di informare quanto prima il Parlamento sulle ricadute economiche che potrebbero prodursi nei confronti di Rai spa in forza dei tagli derivanti dall'attuazione dell'articolo 21 del provvedimento in esame, sia sotto il profilo occupazionale sia sotto il profilo squisitamente industriale legato alle procedure attinenti alla possibile cessione di Rai way e al ridimensionamento del budget aziendale, nonché infine alla possibile riduzione dell'offerta editoriale;
   a valutare l'opportunità di adottare quanto prima ulteriori e opportune iniziative di competenza tese ad attuare una seria lotta contro gli sprechi e la ben nota lottizzazione politica di Rai Spa, evitando un elevato numero di produzioni esterne affidate a società o giornalisti non appartenenti a Rai Spa, nonché infine attraverso una oculata riorganizzazione dell'utilizzo delle sedi che attualmente compongono il patrimonio immobiliare di Rai S.p.A.;
   ad intraprendere ogni iniziativa di competenza per contrastare l'evasione fiscale legata al pagamento del canone RAI.
9/2433/9Quaranta.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA SPA

EUROVOC :

programma audiovisivo

servizio pubblico

societa' per azioni

evasione fiscale

parafiscalita'

professioni del settore delle comunicazioni