Legislatura: 17Seduta di annuncio: 247 del 17/06/2014
Primo firmatario: SALTAMARTINI BARBARA
Gruppo: NUOVO CENTRODESTRA
Data firma: 17/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BIANCHI DORINA NUOVO CENTRODESTRA 17/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 17/06/2014 MORANDO ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 17/06/2014
ACCOLTO IL 17/06/2014
PARERE GOVERNO IL 17/06/2014
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 17/06/2014
CONCLUSO IL 17/06/2014
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame affida alla legge di stabilità 2015 il compito di prevedere misure fiscali che privilegino il carico di famiglia e, in particolare, le famiglie monoreddito con almeno due o più figli a carico. A tale scopo nell'articolo 50 è costituito un Fondo apposito, dotato di 1.930 milioni per l'anno 2015, 4.680 milioni per il 2016 4.135 milioni il 2017;
l'Istat segnala che l'Italia nel 2013 ha raggiunto il record negativo della natalità: 515 mila bimbi, 11 mila in meno del precedente record negativo che era stato toccato nel 1995; le donne italiane partoriscono 1,29 figli a testa, ad un'età media di 31 anni;
in confronto a Paesi come la Francia o il Regno Unito, in Italia mancano circa un milione di posti di lavoro nel settore dei servizi alle famiglie. Questa stima già tiene conto, in larga misura, delle badanti e di altre forme di aiuto domestico «in nero»;
aumenta il numero delle donne costrette ad uscire dal mercato del lavoro in occasione della nascita dei figli: la quota delle madri che non lavora più a due anni di distanza dalla nascita dei figli è aumentata dal 18,4 per cento del 2005 al 22,3 per cento del 2012;
più di 650 mila donne inattive che si prendono cura dei figli minori, di adulti malati o disabili, di anziani non autosufficienti dichiarano che vorrebbero lavorare, ma non possono farlo per l'insufficienza di servizi pubblici o per l'alto costo di quelli privati;
da diverse Legislature si discute in Parlamento dell'introduzione del quoziente familiare per la fiscalità delle famiglie, che consente una riduzione di imposte al crescere dei componenti della famiglia e ammette la deducibilità di numerose spese connesse all'educazione dei figli e alla cura degli anziani; le proposte hanno sempre incontrato l'ostacolo degli elevati oneri sul bilancio dello Stato;
in altri Paesi (Francia, Belgio, Regno Unito), oltre al quoziente familiare e ai sostegni economici si adottato un «secondo welfare»: un sistema di voucher, di buoni-acquisto convenienti per chi compra e per chi vende (privati o terzo settore) grazie a un sussidio pubblico incorporato nel buono e ad agevolazioni fiscali (come l'abbattimento Iva); Dopo l'introduzione del voucher, appunto, nel 2005, in Francia sono nate circa 10.000 nuove piccole società di servizi e sono riemersi o sono stati creati più di 100 mila posti di lavoro solo nei primi dodici mesi di applicazione,
impegna il Governo:
a procedere, tenendo conto dei vincoli di bilancio, all'avvio della riforma del carico fiscale sulle famiglie, secondo quanto previsto dal comma 1 dell'articolo 1 adottando il sistema già in uso in altri Paesi europei del «fattore famiglia»;
a prevedere già con la prossima sessione di bilancio 2015-2018, un aumento della deducibilità fiscale degli asili nido, con l'obiettivo di portarla sino al 100 per cento della spesa sostenuta tenendo conto dell'ISEE;
ad introdurre, in via sperimentale il sistema del voucher familiare.
9/2433/85. (Testo modificato nel corso della seduta) Saltamartini, Dorina Bianchi.
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sostegno economico
maternita'