Legislatura: 17Seduta di annuncio: 232 del 20/05/2014
Primo firmatario: ZAMPA SANDRA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/05/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 20/05/2014 Resoconto NENCINI RICCARDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
NON ACCOLTO IL 20/05/2014
PARERE GOVERNO IL 20/05/2014
RITIRATO IL 20/05/2014
CONCLUSO IL 20/05/2014
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge 28 marzo 2014, n. 47, recante misure urgenti per l'emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per Expo 2015 all'articolo 5 stabilisce che chiunque occupa abusivamente un immobile senza titolo non può chiedervi la residenza;
dalla residenza anagrafica discendono molti diritti fondamentali: diritto di voto, diritto alla salute; diritto di percepire una pensione, oltreché impossibilità di accedere alle graduatorie per richiedere una casa popolare. Tutto questo riguarda ovviamente anche i minori, la cui residenza dipende da quella dei genitori e che, per tale ragione, non potranno neanche essere iscritti a scuola;
togliere la residenza ad una famiglia che occupa uno stabile, significa stabilire per legge l'inesistenza legale di tale famiglia;
l'articolo riguarda un gran numero di famiglie che sono costrette ad occupare un immobile solo perché hanno perso il lavoro e altrimenti finirebbero in strada. Queste famiglie possono essere sfrattate ma è incostituzionale stabilire con decreto di negare loro la residenza;
è singolare che un decreto la cui finalità è quella di aiutare le famiglie italiane ad affrontare la crisi, possa avere questi effetti;
la legge italiana stabilisce che la residenza anagrafica debba essere riconosciuta a tutte le persone che vivono in un dato luogo oltre che per garantire alcuni diritti fondamentali, anche per garantire la tutela dell’ ordine pubblico;
le istituzioni devono sapere quante persone vivono in una città, come si chiamano, come sono formati i loro nuclei familiari. I sindaci in qualità di Ufficiali di Governo sono tenuti a far rispettare il diritto alla residenza, e possono essere sanzionati se vengono meno a questo dovere,
impegna il Governo
a valutare gli effetti applicativi delle norme richiamate in premessa, al fine di adottare ulteriori iniziative normative volte a prevedere che coloro che occupano senza titolo immobili pubblici o privati possano richiedere l'iscrizione all'anagrafe del Comune in cui tali immobili si trovano. L'iscrizione, sussistendone i presupposti, avverrà in una via fittizia, di cui ogni Comune deve dotarsi, al fine di dare la residenza alle persone senza dimora ed a coloro che occupano immobili senza titolo.
9/2373/11. Zampa.