ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02325/015

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 235 del 28/05/2014
Firmatari
Primo firmatario: RONDINI MARCO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 28/05/2014


Stato iter:
28/05/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 28/05/2014
DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 28/05/2014

PARERE GOVERNO IL 28/05/2014

RESPINTO IL 28/05/2014

CONCLUSO IL 28/05/2014

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02325/015
presentato da
RONDINI Marco
testo di
Mercoledì 28 maggio 2014, seduta n. 235

   La Camera,
   premesso che:
    in Italia si parla di circa 4 milioni e mezzo di individui con disturbi mentali più o meno gravi e circa 5 milioni e mezzo di portatori di disagio gravi mentali, tutti vittime, si dice, di un forte stigma sociale e si tende, in genere, a tenere lontane tali persone ritenute, a volte giustamente, come pericolose;
    la legge Basaglia, che ha previsto la chiusura degli ospedali psichiatrici, o «manicomi», venne approvata il 13 maggio 1978 senza il regolamento d'applicazione, cambiando il modo di curare i malati, prevedendo una serie di strutture tra cui il centro di ricovero per le malattie acute (molto scarsi), l'ambulatorio per le terapie farmacologiche (distributori di manciate di pillole), i centri diurni, le case famiglia. Queste strutture devono essere organizzate in sinergia dai dipartimenti di salute mentale, che a loro vota dipendono dalle ASL;
    le critiche alla legge Basaglia, riguardano proprio il funzionamento, a volte inadeguato, di tali strutture territoriali che lasciano senza assistenza larghe fasce di malati, che a dire la verità a 35 anni dalla chiusura dei «manicomi», non hanno sempre consentito la concretizzazione dei progetti-obiettivo per la prevenzione, cura e riabilitazione della disabilità mentale;
    ancora oggi ottobre 2013 non si riscontrano adeguati positivi risultati, se non poche eccezioni. Le famiglie risultano spesso in difficoltà per il reperimento dei servizi, difficoltà che sfociano spesso nella disperazione od in scelte sbagliate. Nella nostra Italia non mancano «diversioni politiche», mentre sono urgenti priorità sociali;
    la famiglia, in cui insiste il «malato» e, dai dati statistici del Censis il 15 per cento delle stesse, ha componenti con problemi mentali che si aggravano sempre più: questo è il vero ed unico «soggetto» sul quale grava la responsabilità di ogni intervento,

impegna il Governo

viste le priorità sociali, soprattutto il diritto alla salute sancito dall'articolo 32 della Costituzione, a prevedere attraverso apposito decreto l'esenzione per le famiglie di pazienti psichiatrici dal pagamento della TASI promuovendo quelle necessarie iniziative tendenti ad ampliare la qualità della vita e la tutela giuridica del malato e dei familiari.
9/2325/15Rondini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

esenzione fiscale

regolamento d'applicazione

malattia mentale

diritto alla salute