Legislatura: 17Seduta di annuncio: 189 del 13/03/2014
Primo firmatario: SCOTTO ARTURO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 13/03/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 13/03/2014 ALFANO GIOACCHINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 13/03/2014
ACCOLTO IL 13/03/2014
PARERE GOVERNO IL 13/03/2014
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 13/03/2014
CONCLUSO IL 13/03/2014
La Camera,
premesso che:
nel decreto in esame, all'articolo si parla di «sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione»;
al comma 1 dell'articolo 9 si autorizza «la spesa di euro 1.1 10.160 per interventi volti a sostenere i processi di stabilizzazione nei Paesi in situazione di fragilità, di conflitto o post-conflitto»;
il conflitto siriano dura ormai da più di due anni e al momento si osserva una forte polarizzazione delle parti in conflitto con, da un lato le forze lealiste, e dall'altro forze che si richiamano al fondamentalismo religioso ed all'Esercito libero siriano (legato al Consiglio Nazionale Siriano). L'opposizione è inoltre al momento estremamente frammentata, e ci sono stati di recente scontri tra l'Esercito Libero siriano e le forze fondamentaliste;
il fronte kurdo si è coalizzato lo scorso luglio e controlla parte del nord del Paese. Continui sono però i combattimenti con le milizie islamista di Jabat al Nusra ed i bombardamenti da parte dell'esercito del regime di Damasco. In questo contesto tra le vittime del conflitto, oltre a centinaia di migliaia di morti ed a milioni tra rifugiati e sfollati, ci sono anche le forze pacifiche che hanno iniziato le proteste nel marzo 2011, per poi essere schiacciate dalla violenza delle armi. Al momento queste persone protestano egualmente contro il regime di Damasco e contro le milizie islamiste, subendone le dure conseguenze;
la società civile siriana è in ogni caso tutt'ora attiva e cerca interlocutori affinché non prevalgano solo le ragioni della forza e delle armi. Si tratta di giornalisti, associazioni, artisti, gruppi di rifugiati che stanno chiedendo di far ascoltare la propria voce. In primo incontro ed un appello delle opposizioni non violente fu fatto nell'agosto 2012 presso la comunità di S. Egidio. Il movimento non violento siriano ha però molte attività in corso che riescono a coprire diverse città dei paese. Le radio libere sono attive in tutte le zone liberate come recentemente riportato da un inviato di Repubblica. Numerose sono le associazioni umanitarie e sociali nate tra i siriani rifugiati:
in un recente incontro alla Camera dei deputati il responsabile esteri del principale partito kurdo siriano, il PYD, ha chiesto il cessate il fuoco, e di poter partecipare al tavolo negoziale nell'eventualità che si tenga la conferenza di Ginevra 2,
impegna il Governo:
a valutare l'opportunità di realizzare in Italia un incontro internazionale della società civile siriana e dei gruppi pacifici del paese, in coerenza con quanto previsto dal decreto missioni in materia di diplomazia preventiva. Tale incontro sarebbe peraltro simile ad iniziative già realizzate dal MAE – DGAP con alcune componenti civili dell'opposizione siriana (Italia 2012. Iraq 2013) e con il sopra citato incontro realizzatosi presso la Comunità di S. Egidio nel 2012. In tal modo si darebbe l'opportunità all'Italia di ricoprire un ruolo centrale di sostegno alle forze pacifiche della società civile e per costruire concreti ponti di dialogo tra le forze sociali siriane, in quanto le attribuzioni del funzionario diplomatico italiano previste dal decreto-legge 10 ottobre 2013, n. 114, articolo 6, comma 2, risultano insufficienti rispetto alle istanze e necessità delle forze pacifiste attive in Siria;
a dar seguito a questo incontro coordinando e coinvolgendo in future iniziative simili tutte le organizzazioni sociali italiane attive sulla questione siriana da alcuni anni.
9/2149/41. (Testo modificato nel corso della seduta) Scotto.
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