ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02149/029

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 189 del 13/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: CRIPPA DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 13/03/2014


Stato iter:
13/03/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 13/03/2014
ALFANO GIOACCHINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 13/03/2014

PARERE GOVERNO IL 13/03/2014

RESPINTO IL 13/03/2014

CONCLUSO IL 13/03/2014

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02149/029
presentato da
CRIPPA Davide
testo di
Giovedì 13 marzo 2014, seduta n. 189

   La Camera,
   premesso che:
    l'instabilità dell'area mediterranea va progressivamente aumentando ed è caratterizzata da numerosi episodi di violenza, come il colpo di stato in Egitto con la fine della presidenza Morsi decretata dai militari o l'auto-implosione della Siria in una guerra civile fratricida;
    la memoria dell'euforia legata ai primi passi della cosiddetta «Primavera Araba» sembra ormai essere uno sbiadito ricordo. Molte speranze, più per entusiasmo che per concretezza di fatti, nate con i movimenti di sommosse popolari che hanno scosso il Mediterraneo, sono andate deluse;
    a livello europeo, tutte le maggiori istituzioni dell'Unione hanno manifestato l'intenzione di muoversi nella direzione di uno sforzo politico-diplomatico congiunto di ampio respiro;
    il 21 agosto 2013 a Bruxelles ha avuto luogo la riunione di emergenza dei Ministri degli Esteri dell'UE a guida di Catherine Ashton, Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza;
    in tale contesto è stata ribadita la necessità di porre fine alla violenza ed assicurare dignità, giustizia sociale, sicurezza e pieno rispetto dei diritti umani al popolo egiziano;
    la situazione in Egitto continua tuttavia a destare seri timori a livello internazionale, dal momento che pare inarrestabile la spirale di sanguinosi scontri fra i principali attori in campo, ovvero l'Esercito, i Fratelli Mussulmani e non ben identificati gruppi di terroristi di matrice islamica, sempre più organizzati e determinati;
    lo scorso 14 gennaio il Governo provvisorio ha indetto nuove elezioni al fine di confermare o respingere la nuova Costituzione;
    la nuova carta fondamentale non dirime alcune questioni fondamentali riguardanti aspetti giuridicamente imprescindibili, come il rispetto dei diritti umani, solo formalmente garantiti dal testo e sembra lasciare irrisolte molte importanti questioni istituzionali;
    il 25 gennaio scorso, in occasione del terzo anniversario della rivolta che determinò la fine del regime dell'allora Presidente Hosni Mubarak, sono esplosi ben quattro ordigni nel pieno centro della capitale egiziana, che hanno provocato la morte di decine di civili;
    l'attentato è stato rivendicato da un'organizzazione terroristica affiliata ad al-Qaeda, i Campioni di Gerusalemme, la stessa organizzazione che, il mese precedente, aveva attaccato la stazione di polizia di Mansoura provocando la morte di 16 agenti di polizia;
    con la Dichiarazione finale della Conferenza ministeriale euromediterranea di Barcellona del 27 e 28 novembre 1995, l'Unione europea istituisce un contesto di cooperazione multilaterale con i seguenti Paesi del bacino mediterraneo: Algeria, Cipro, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Malta, Marocco, Siria, Tunisia, Turchia e Autorità palestinese;
    tale partenariato rappresenta una nuova fase nelle relazioni di tali Paesi, affrontando per la prima volta gli aspetti economici, sociali, umani, culturali e le questioni di sicurezza comune;
    il primo obiettivo del partenariato mira a favorire la nascita di uno spazio comune di pace e di stabilità del Mediterraneo. Tale obiettivo deve essere raggiunto grazie al dialogo politico multilaterale, a complemento dei dialoghi bilaterali previsti ai sensi degli accordi euromediterranei di associazione;
    tra i principali obblighi derivanti dall'adesione al partenariato si ricordano, in particolare, il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, il rispetto dei principi dello Stato di diritto e della democrazia, riconoscendo il diritto di ciascun partecipante di scegliere e sviluppare liberamente il suo sistema politico, socioculturale, economico e giudiziario, la lotta al terrorismo, alla criminalità organizzata e al traffico di droga, nonché la promozione della sicurezza regionale, l'eliminazione delle armi di distruzione di massa e l'adesione ai regimi di non proliferazione nucleare sia internazionali che regionali,

impegna il Governo

a porre in essere ogni opportuna azione diplomatica al fine di permettere un sostegno concreto alla popolazione egiziana e lo sviluppo di un concreto processo di democratizzazione del Paese, dando seguito alle determinazioni in tal senso degli organismi internazionali cui l'Italia appartiene ed evitando così che l'ennesima situazione di instabilità politica nel bacino mediterraneo si radicalizzi.
9/2149/29Crippa, Chimienti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

diritti umani

regione mediterranea CE

democrazia

Egitto

sicurezza pubblica