Legislatura: 17Seduta di annuncio: 175 del 17/02/2014
Primo firmatario: GAROFALO VINCENZO
Gruppo: NUOVO CENTRODESTRA
Data firma: 17/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 17/02/2014 Resoconto AMICI SESA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 17/02/2014
PARERE GOVERNO IL 17/02/2014
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 17/02/2014
CONCLUSO IL 17/02/2014
La Camera,
premesso che:
il 31 dicembre 2013 è divenuto operativo l'obbligo, introdotto con il decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 (cosiddetto Salva Italia) nel comma 3-bis dell'articolo 33 del Codice dei contratti, per i comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, di utilizzare un'unica centrale di committenza per l'acquisizione di lavori, servizi e forniture;
i comuni, per ottemperare a quanto previsto dalla disposizione, possono utilizzare due strade: l'unione dei comuni, se già costituita, ovvero l'accordo consortile e cioè una convenzione con la quale i comuni decidono di svolgere in forma associata alcune funzioni, avvalendosi degli uffici competenti;
l'attuazione di tale disposizione sta comportando notevoli difficoltà, per motivi legati ad aspetti organizzativi e di risorse;
il rischio derivante da questa situazione è quello della paralisi dell'attività contrattuale dei comuni con un'ulteriore restrizione del numero di gare da bandire;
in sede di prima lettura al Senato del provvedimento in esame è stato disposto il differimento al 30 giugno 2014 dell'entrata in vigore della disposizione in commento;
la tempistica necessaria al completamento dell’iter di conversione del medesimo decreto-legge rischia di rendere pressoché inefficace il differimento a giugno 2014 dell'obbligo in commento, riducendolo «di fatto» a soli 4 mesi;
è necessario, pertanto, recuperare la proposta normativa volta a differire l'obbligo di ricorrere alle centrali di committenza obbligatorie almeno al 31 dicembre 2014, come già prevista e approvata con fiducia nell'ambito del disegno di legge, di conversione del decreto-legge n. 126 del 2013, ad oggi decaduto;
è necessario, pertanto, disporre un'ulteriore proroga, fino al 31 dicembre 2014, della disposizione, al fine di non vanificarne l'efficacia,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di un intervento normativo volto a differire di ulteriori sei mesi, rispetto allo slittamento a giugno 2014 già approvato in prima lettura al Senato del provvedimento in esame, il termine di entrata in vigore dell'obbligo di ricorrere alle centrali di committenza per i comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti.
9/2027/4. Garofalo.
SIGLA O DENOMINAZIONE:DECRETO LEGGE 2011 0201
EUROVOC :comune