Legislatura: 17Seduta di annuncio: 160 del 27/01/2014
Primo firmatario: PALMIZIO ELIO MASSIMO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 27/01/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 27/01/2014 Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
NON ACCOLTO IL 27/01/2014
PARERE GOVERNO IL 27/01/2014
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 27/01/2014
RITIRATO IL 28/01/2014
CONCLUSO IL 28/01/2014
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione, approvato dal Senato con modificazioni, del decreto-legge n. 133 del 2013, recante disposizioni urgenti concernenti l'IMU, l'alienazione di immobili pubblici e la Banca d'Italia, interviene su una molteplicità di materie differenti, attraverso disposizioni eterogenee come si evince anche dal titolo medesimo;
nell'ambito dei contenuti indicati dall'articolo 1, il provvedimento reca disposizioni che prevedono l'abolizione dalla seconda rata IMU per l'anno 2013, per una serie di immobili indicati dalla disposizione, salvo l'obbligo di versamento di una quota di imposta dovuta per il 2013, nei comuni che hanno deliberato aumenti rispetto all'aliquota di base;
all'interno della riorganizzazione dell'imposta municipale unica, numerosi enti locali evidenziano una serie di criticità provenienti dai proprietari di superfici edificabili e dal rapporto tra il medesimo tributo e lo strumento urbanistico, Piano strutturale comunale – PSC; dall'entrata in vigore del PSC, si è configurata dal punto di vista fiscale, secondo quanto segnalano numerosi soggetti imprenditoriali, una nuova categoria sui terreni «edificandi» che ha permesso agli enti locali, di trasformare un verbo gerundio senza scadenza in qualcosa di presente ed attuale;
in realtà, il concetto di edificabilità corrisponde all'inclusione del terreno nel POC (piano operativo comunale), in considerazione che soltanto in quel momento il bene immobile acquista valore economico;
gli effetti di quanto predetto, determinano una mancanza di disponibilità per gli imprenditori edili, nell'acquistare una superficie edificabile inserita all'interno del PSC, in considerazione che il passaggio dal piano strutturale al piano operativo può richiedere anche 15 anni;
numerosi comuni non considerano tuttavia le difficoltà che riscontrano le imprese edili nell'ambito di quanto esposto in precedenza e a fini di fiscalità locale, tassano come edificabile indistintamente, quanto rientra all'interno del PSC;
intervenire attraverso una modifica al quadro normativo e regolatorio al fine di ricondurre la tassabilità all'effettiva edificabilità, momento che dovrà essere identificato con il momento di rilascio, anche potenziale del permesso di costruire, risulta pertanto necessario al fine di stabilire una migliore chiarezza nell'ambito delle norme fiscali locali che regolano il rapporto tra enti locali e contribuenti,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di prevedere nei prossimi interventi legislativi, misure volte a stabilire che il pagamento dell'imposta municipale propria è dovuta al comune, per gli immobili la cui destinazione della superficie risulti effettivamente edificabile e coincidente con il rilascio anche potenziale dell'autorizzazione prevista per la costruzione di fabbricati destinati alla vendita.
9/1941/1. Palmizio.
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