ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01628/037

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 90 del 03/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: RIBAUDO FRANCESCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/10/2013


Stato iter:
03/10/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 03/10/2013
BRAY MASSIMO MINISTRO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 03/10/2013

PARERE GOVERNO IL 03/10/2013

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 03/10/2013

CONCLUSO IL 03/10/2013

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01628/037
presentato da
RIBAUDO Francesco
testo di
Giovedì 3 ottobre 2013, seduta n. 90

   La Camera,
   premesso che:
    il modello italiano di copia privata è stato peraltro riconosciuto dall'Europa come uno dei migliori per concezione normativa, pur se non sul piano delle tariffe, le quali risultano oggi enormemente inferiori alle medie europee. Nel Consiglio di Competitività del 29 maggio di quest'anno è stata accolta da grandi consensi proprio perché costantemente proteso all'attuazione, a volte anche all'anticipazione, di assetti normativi auspicati dagli organismi comunitari e confermati dalle numerose sentenze della Corte di Giustizia. Esso prevede, infatti, un diverso livello di approccio alle problematiche connesse alla copia privata che va dalla norma primaria, a quella di attuazione tecnica, mediante decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo – aggiornato ogni triennio per seguire gli sviluppi tecnologici dei prodotti atti alla riproduzione – all'attività della SIAE per la realizzazione di protocolli applicativi a singole specifiche fattispecie. La normativa che si tende ad introdurre fa comunque salvo il sistema italiano di copia privata che prevede, come detto, l'intervento di” un decreto ministeriale determinativo delle tariffe anche in ragione di elementi non dipendenti dalla semplice media europea: tale decreto ministeriale è giunto a scadenza e necessita di un aggiornamento che dovrà tener conto proprio delle dette disposizioni. E ciò, oltre che allo sviluppo commerciale travolgente di taluni supporti (es. smartphone e tablet) i quali, a differenza di quanto paventato al varo del decreto ministeriale tre anni or sono, hanno invece ricevuto una straordinaria diffusione di mercato, che tende sempre più ad aumentare;
    nella situazione di crisi economica finanziaria che sta vivendo il nostro Paese è quanto mai necessaria forma di finanziamento della promozione culturale che resta completamente estranea al perimetro della finanza pubblica, ma che contribuisce al perseguimento delle finalità costituzionali connesse allo sviluppo socioculturale della Comunità nazionale. A queste finalità partecipa così la filiera dell'industria culturale come quella dei prodotti tecnologici, la quale ultima potrà rimodulare l'offerta commerciale, valorizzando i contenuti che vengono riprodotti negli apparecchi e supporti – e che costituiscono la prima ragione del loro successo commerciale – con politiche di prezzo che potranno senz'altro tenere indenne il consumatore. Del resto, già oggi l'offerta pubblicitaria di prodotti tecnologici è incentrata sulle capacità di registrazione e di condivisione dei contenuti, che sono proprio quelli protetti dal diritto d'autore. Quindi la stessa offerta e la capacità attrattiva di mercato di questi prodotti è fondata sulla fruizione di opere dell'ingegno: risulta perciò ampiamente rispondente a un criterio di equilibrio la necessità di adeguare le remunerazioni dei rispettivi titolari dei diritti, anche solo ponendo a base le medie europee delle tariffe di copia privata corrispondenti,

impegna il Governo:

   ad introdurre in sede di legge di stabilità 2014 norme rivolte a perseguire un criterio di omogeneità del modello tariffario italiano di copia privata rispetto alla media delle tariffe praticate nei Paesi dell'Unione europea con i seguenti obiettivi:
    1) aggiornare i livelli di compenso di copia privata italiani in chiave di più adeguata remunerazione dei titolari dei diritti d'autore e connessi, i quali negli altri Paesi dell'Unione europea vedono riconosciuta una maggiore remuneratività delle loro opere audio e video riprodotte attraverso i vari apparecchi e supporti atti alla riproduzione;
    2) indirizzare parte dei compensi di copia privata ad attività di promozione culturale e di sostegno della creatività intellettuale, così come praticato in altri Paesi dell'Unione europea come Austria, Francia, Olanda ect.
9/1628/37Ribaudo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

parita' retributiva

politica dei prezzi

diritto d'autore

proprieta' letteraria e artistica

salario

industria culturale