Legislatura: 17Seduta di annuncio: 90 del 03/10/2013
Primo firmatario: BONAFE' SIMONA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/10/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 03/10/2013 BRAY MASSIMO MINISTRO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 03/10/2013
ACCOLTO IL 03/10/2013
PARERE GOVERNO IL 03/10/2013
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 03/10/2013
CONCLUSO IL 03/10/2013
La Camera,
premesso che:
l'Italia detiene il maggior numero di siti riconosciuti dall'UNESCO patrimonio dell'umanità e che il patrimonio artistico necessita di costante attenzione da parte dello Stato per la sua conservazione e salvaguardia;
molti dei beni culturali presenti sul nostro territorio, che necessitano di interventi urgenti a causa del loro stato di degrado e abbandono, sono di proprietà privata;
considerato che l'Abbazia di San Salvatore a Scandicci è uno dei monumenti più importanti del patrimonio nazionale;
una buona parte, composta dalla sala capitolare, dal dormitorio dei monaci, dallo scriptorium, dal calefactorium, dal refettorio dei conversi, dal dispensarium, dal granaio, dal chiostro maggiore e da una porzione del chiostro dei melaranci, oltre ad altri annessi, di proprietà privata, oggi versa in condizioni preoccupanti sotto il profilo della conservazione e, in parte, della tenuta strutturale;
tutta la parte di proprietà ecclesiastica ora visibile è stata sottoposta a un accurato lavoro di recupero e restauro. È già stata avanzata una stima economica per l'acquisizione della parte privata dal Demanio, che ammonta attorno ai 2.700.00 euro, resa nota alla Direzione Regionale del Ministero e agli enti locali, durante un tavolo istituzionale ed esiste anche un accurato rilievo della Soprintendenza in cui sono ipotizzati futuri utilizzi dell'immobile, è importante infatti arrivare a definire un piano di sostenibilità economica finanziaria tesa a garantire nel futuro la valorizzazione e conservazione della struttura;
le due aperture straordinarie della parte privata avvenute a cavallo tra il 2011 e il 2012 hanno registrato la presenza di 10.000 visitatori in appena quattro giorni, segno che il momento è oramai maturo per affrontare il tema. Già dal primo decennio del 1900 il Ministero dei Beni Culturali aveva iniziato ad effettuare. alcuni interventi di restauro nella speranza di una valorizzazione unitaria; ma la cosa non ebbe seguito al causa del precipitare della situazione internazionale, con la Seconda Guerra Mondiale. Nel dopoguerra vi fu una parziale ricostruzione di parti importanti degli edifici abbaziali andati distrutti, di cui sono ancora visibili i segni, insieme a quelli della devastazione procurata dall'alluvione dei 1966; nel 2007 fu annunciato dal Governo il reperimento delle risorse per l'unificazione della badia, confermate l'anno successivo ma l'impegno fu poi disatteso; i ministri ai beni e alle attività, culturali che. si sono succeduti hanno più volte manifestato l'importanza della riunificazione del bene, tuttavia senza aver dato seguito concreta alla promessa,
impegna il Governo:
a valutare, compatibilmente con le esigenze di finanza pubblica, la destinazione alla competente direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dei fondi necessari all'acquisizione della parte di proprietà privata;
a valutare inoltre l'opportunità di predisporre un adeguato piano di valorizzazione, sostenibile finanziariamente, insieme agli enti territoriali ed alle istituzioni interessate.
9/1628/29. (Testo modificato nel corso della seduta) Bonafè.
EUROVOC :proprieta' pubblica
protezione del patrimonio
bene culturale
opera d'arte