ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01573/002

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 88 del 01/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: CAPODICASA ANGELO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 01/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
IACONO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 01/10/2013


Stato iter:
01/10/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 01/10/2013
FASSINA STEFANO VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 01/10/2013
Resoconto CAPODICASA ANGELO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 01/10/2013

ACCOLTO IL 01/10/2013

PARERE GOVERNO IL 01/10/2013

DISCUSSIONE IL 01/10/2013

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 01/10/2013

CONCLUSO IL 01/10/2013

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01573/002
presentato da
CAPODICASA Angelo
testo di
Martedì 1 ottobre 2013, seduta n. 88

   La Camera,
   premesso che:
    il programma 18.12 – Tutela e conservazione del territorio e delle risorse idriche, trattamento e smaltimento rifiuti, bonifiche – dello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, registra nel rendiconto 2012 e nel disegno di legge di assestamento di bilancio 2013 una consistente variazione nel volume dei residui derivante quasi interamente dalle misure di spesa finalizzate, dal capitolo 8531 a interventi per la tutela del rischio idrogeologico e relative misure di salvaguardia;
    la variazione di circa 58 milioni di euro indica un significativo incremento degli investimenti per interventi di difesa del suolo e di messa in sicurezza del territorio rispetto a fenomeni di dissesto idrogeologico dovuti alla conformazione geomorfologica, alla cattiva manutenzione e al dissennato sfruttamento del territorio o a fenomeni atmosferici estremi;
    in Italia la superficie delle aree ad alta criticità geologica si estende per 29.517 Kmq, il 9,8 per cento del territorio nazionale: oltre 5 milioni di cittadini si trovano ogni giorno in zone esposte al pericolo di frane e alluvioni. Negli ultimi anni, alle peculiari caratteristiche geomorfologiche e climatiche del territorio italiano, si sono aggiunti elementi che hanno esponenzialmente aumentato il pericolo cui la popolazione è quotidianamente esposta. L'abusivismo, la cementificazione, l'eccessiva antropizzazione di alcune aree, la scarsa qualità del costruito, le speculazioni connesse alle superfici forestali percorse dal fuoco e la mancata manutenzione del nostro territorio rappresentano elementi che hanno accresciuto la fragilità verso i rischi naturali, che peraltro i cambiamenti climatici in atto hanno pericolosamente accentuato;
    un esempio dei gravi danni a cui sono esposti i cittadini, le costruzioni e monumenti di un territorio ad alto rischio idrogeologico è quello di Agrigento: il Colle San Gerlando o Collina di Girgenti, su cui si trovano monumenti di altissimo valore storico e monumentale, tra cui la cattedrale medievale, è interessata da anni da un movimento franoso che ha già causato fessurazioni e cedimenti degli edifici, costringendo le autorità a ricorrere al transennamento e alla chiusura di molti di essi, tra cui la cattedrale;
    si tratta di un fenomeno che si verifica con ciclicità da alcuni secoli a questa parte a causa della conformazione del sottosuolo, disseminato di caverne e gallerie, e che richiede ormai un intervento urgente e risolutivo che metta definitivamente in sicurezza il sito e la popolazione;
    tuttavia né la delibera Cipe n. 8/2012, né la successiva delibera Cipe n. 87/2012 ha previsto specifici stanziamenti per le opere di consolidamento idrogeologico del Colle San Gerlando di Agrigento;
    in particolare nell'ambito della programmazione del Fondo per lo sviluppo e la coesione, il Cipe, con delibera n. 8/2012 (cosiddetto «Frane e versanti») ha provveduto ad assegnare 679 milioni di euro ad interventi di contrasto del rischio idrogeologico di rilevanza strategica regionale nel Mezzogiorno (in attuazione degli accordi di programma stipulati dal Ministero dell'ambiente con le regioni);
    la delibera n. 8/2012 dispone che coerentemente con gli obiettivi di urgenza e di accelerazione della spesa le risorse da essa assegnate non impegnate entro il termine del 30 giugno 2013 attraverso obbligazioni giuridicamente vincolanti da parte delle amministrazioni destinatarie saranno revocate, su proposta del gruppo tecnico di sorveglianza con delibera del medesimo CIPE,

impegna il Governo

   a verificare lo stato di spesa delle risorse di cui alla delibera CIPE n. 8/2012 impegnate al 30 giugno 2013, al fine di valutare interventi urgenti in materia di dissesto idrogeologico e in particolare a valutare un intervento risolutivo del movimento franoso che destabilizza il colle di San Gerlando – su cui insistono diversi monumenti di altissimo valore storico monumentale, la curia vescovile, la biblioteca Lucchesiana, il museo diocesiano e il seminario vescovile – stanziando le necessarie risorse volte a contrastare il rischio idrogeologico e per la difesa del territorio nel primo provvedimento legislativo utile;
   a consentire eventuali riallocazioni su progetti immediatamente cantierabili di contrasto del rischio idrogeologico e di rilevanza strategica regionale nel Mezzogiorno ivi compresi gli interventi necessari per stabilizzare la Collina di Girgenti.
9/1573/2. (Testo modificato nel corso della seduta) Capodicasa, Iacono.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

finanziamento

idrogeologia

pianificazione economica

monumento

patrimonio architettonico