ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01197/082

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 38 del 21/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: CARELLA RENZO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/06/2013


Stato iter:
21/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 21/06/2013
DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 21/06/2013

ACCOLTO IL 21/06/2013

PARERE GOVERNO IL 21/06/2013

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 21/06/2013

CONCLUSO IL 21/06/2013

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01197/082
presentato da
CARELLA Renzo
testo di
Venerdì 21 giugno 2013, seduta n. 38

   La Camera,
   premesso che:
    il bacino del fiume Sacco, affluente del Liri, che scorre nei territori delle province di Roma e Frosinone, è stato oggetto di un gravissimo inquinamento ambientale che ha causato la contaminazione dell'acqua, dei fondi agricoli e dei relativi prodotti;
    la contaminazione è riconducibile alla percolazione di agenti chimici situati nell'area del Comune di Colleferro, occupata in passato da un'industria chimica – la ex BPD –, dove sono stati rinvenuti fusti interrati e scarti di lavorazioni;
    in considerazione di ciò, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19 maggio 2005, è stato decretato lo stato di emergenza ambientale per i Comuni della «Valle del Fiume Sacco», ed esattamente: Colleferro, Segni e Gavignano della provincia di Roma; Paliano, Anagni, Ferentino, Sgurgola, Morolo e Supino della provincia di Frosinone;
    con l'articolo 36-bis del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, sono stati integrati i criteri di individuazione dei siti di interesse nazionali recati dall'articolo 252 del decreto legislativo n. 152 del 2006 ed è stato previsto che con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare si sarebbe effettuata la ricognizione dei siti attualmente classificati di interesse nazionale che non soddisfano i nuovi requisiti di cui all'articolo 252 medesimo;
    in ottemperanza a tale disposizione, con decreto dell'11 gennaio 2013 il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha approvato l'elenco dei siti di cui all'articolo 252, comma 2, del decreto legislativo n. 152 del 2006, come modificato dal comma 1 dell'articolo 36-bis del citato decreto-legge n. 83 del 2012, che pertanto non sono più compresi tra i siti di bonifica di interesse nazionale, tra i quali figura anche il bacino del fiume Sacco;
    va rilevato al riguardo come il bacino della Valle del Sacco sembra soddisfare entrambi i due nuovi criteri introdotti dal decreto-legge n. 83 del 2012: infatti, quanto al primo criterio, l'area è sede di moltissime e importanti industrie chimiche, tanto da essere ricompresa nel Sistema produttivo locale chimico farmaceutico; quanto al secondo criterio, nel territorio in questione (Comune di Ferentino) ha operato per molti anni l'ex Cemamit, industria di manufatti in cemento amianto per il settore edilizio,

impegna il Governo

a valutare se ricorrano le condizioni per riconsiderare il declassamento del bacino del fiume Sacco ripristinandone lo status di sito di interesse nazionale.
9/1197/82. (Testo modificato nel corso della seduta) Carella.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

industria chimica

stato d'emergenza

inquinamento

degradazione dell'ambiente

zona inquinata