ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01197/037

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 38 del 21/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: SANI LUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 21/06/2013


Stato iter:
21/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 21/06/2013
DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 21/06/2013

ACCOLTO IL 21/06/2013

PARERE GOVERNO IL 21/06/2013

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 21/06/2013

CONCLUSO IL 21/06/2013

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01197/037
presentato da
SANI Luca
testo di
Venerdì 21 giugno 2013, seduta n. 38

   La Camera,
   premesso che:
    la ristrettezza dei tempi a disposizione per l'esame della Camera dei Deputati, sia in Aula che nelle Commissioni competenti, non ha consentito di apportare modifiche sensibili al testo già approvato dal Senato;
    va comunque sottolineato che il provvedimento in esame non interviene su altre rilevanti situazioni di emergenza che hanno colpito il paese recentemente, come l'evento alluvionale di eccezionale entità che ha devastato, nel mese di novembre 2012, interi territori (in particolare in Liguria, Toscana, Umbria, Triveneto ed Alto Lazio), causando vittime tra la popolazione civile, l'evacuazione di migliaia di persone dalle proprie case, danni ingenti a numerosi centri abitati, aree artigianali, commerciali, produzioni agricole e al patrimonio storico artistico e culturale territoriale;
    sono state intraprese alcune misure di sostegno per tali territori. Nello specifico l'articolo 1, comma 548, della legge 228/2012, incrementa di 250 milioni di euro per il 2013, la dotazione del Fondo per la protezione civile di cui all'articolo 6, comma 1, del decreto-legge 3 maggio 1991, n. 142 destinando le suddette risorse «a interventi in conto capitale nelle regioni e nei comuni interessati dagli eventi alluvionali che hanno colpito il territorio nazionale nel mese di novembre 2012»;
    i territori colpiti hanno inoltre ottenuto il riconoscimento dello stato di calamità naturale;
    nonostante tali iniziative rimangono ancora molte problematiche in sospeso, soprattutto in relazione al tessuto di imprese colpite dall'alluvione ed al risarcimento per i privati;
    per consentire la ripresa produttiva delle aree interessate, sono necessari interventi adeguati, articolati in modo conforme a quanto previsto in passato per situazioni del tutto analoghe;
    risulta particolarmente grave la situazione del comparto agricolo (seminativi, ortofrutta, vitivinicolo, florovivaismo), zootecnico e dell'acquacoltura, ma anche nel settore dell'agroindustria e dell'industria alimentare, poiché l'intensità delle precipitazioni e le acque di inondazione sono state causa di ingenti danni alle strutture agricole, ma anche al patrimonio di scorta soprattutto foraggi, farine, gasolio agricolo e macchine e attrezzature;
    la situazione presenta danni alla viabilità rurale, alla rete idraulica scolante aziendale ed interaziendale; gravi danni hanno subito anche i fabbricati rurali strumentali per le attività che caratterizzano le aree colpite, quali opere di recinzione, serre, magazzini e rimesse attrezzi, stalle per allevamenti bovini e ovini, fabbricati ad uso civile abitazione e agriturismi; sono pesanti anche i danni subiti da produzioni vitivinicole di pregio;
    in alcuni casi molte imprese agricole e le relative attività risultano pressoché distrutte per cui, stante la difficoltà del momento, viene addirittura messa in dubbio la ripresa delle attività. In molti casi pertanto, al danno si aggiunge la perdita di posti di lavoro, poiché gli interventi di ripristino si presentano importanti e privi di un adeguato sostegno finanziario;
    per quel che riguarda la sola provincia di Grosseto (uno delle zone maggiormente colpite) le aree più colpite interessano circa 30.000,00 ettari di superfici a seminativo, di cui circa 1/3 già seminati, mentre la restante parte è di difficile messa a coltura a causa della difficoltà del recupero della rete idraulica scolante in concomitanza dell'attuale annata agraria;
    alcune delle regioni interessate, in sede di riparto dello stanziamento dei 250 milioni di euro sopracitati, hanno chiesto che una quota della somma stanziata per le alluvioni potesse essere erogata anche per indennizzare i danni subiti dai privati, oltre che per la ricostruzione e gli interventi infrastrutturali pubblici;
    nel mese di gennaio 2013, il Ministro delle Politiche agricole ha firmato alcuni decreti che prevedono l'attivazione per i danni alle produzioni, alle aziende agricole ed alle infrastrutture connesse alle attività agricole, del Fondo di solidarietà nazionale (di cui al decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102 e successive modifiche) per i territori colpiti dalle alluvioni del mese di ottobre 2012;
    il Fondo di solidarietà nazionale non è stato però rifinanziato con la Legge di Stabilità e dovrebbe quindi essere attualmente insufficiente per coprire gli interventi necessari;
    anche in relazione a quanto espresso, la Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, ha approvato un parere al provvedimento in esame, in cui sottolinea l'esigenza di attuare interventi adeguati per i territori colpiti dagli eventi alluvionali del mese di novembre 2012, «articolati in modo conforme a quelli adottati in passato per casi analoghi e in particolare per i territori interessati dal sisma del maggio 2012, anche ad integrazione delle misure già disposte per alcuni di tali eventi». In particolare:
     1. oltre all'indennizzo per i danni diretti, che dovrebbe essere proporzionale ai danni effettivamente subiti, si segnala la necessità che nel regime degli indennizzi siano compresi i danni alle merci e alle scorte e i danni indiretti, come il fermo della produzione;
     2. sarà altresì necessario prevedere la sospensione dei versamenti fiscali e contributivi e delle rate di mutuo nonché la sospensione di ogni procedura di esecuzione forzata posta in essere dai soggetti della riscossione e dagli istituti di credito; conseguentemente, dovrebbero essere annullate le eventuali sanzioni già irrogate;
     3. si ritiene inoltre necessario disporre l'esenzione dall'Imu e dalla Tarsu per i fabbricati distrutti o resi inagibili totalmente o parzialmente a causa dei citati eventi sismici;
     4. si segnala l'esigenza di consentire agli enti locali interessati le opportune deroghe al patto di stabilità interno per consentire interventi di sostegno e per le spese relative al personale utilizzato in relazione ai predetti eventi. Inoltre, le amministrazioni locali interessate dovrebbero essere autorizzate ad utilizzare eventuali avanzi di bilancio, in deroga al patto di stabilità interno, per anticipare, nelle more della definizione delle misure statali, le somme ritenute giustificate per i danni subiti dai soggetti colpiti,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di inserire, nel primo provvedimento utile, misure capaci di attuare interventi adeguati per i territori colpiti dagli eventi alluvionali dal mese di novembre 2012, articolati in modo conforme a quelli adottati in passato per casi analoghi e in particolare per i territori interessati dal sisma del maggio 2012, al fine di promuovere una pronta e necessaria ripresa del sistema produttivo, soprattutto agroalimentare, e sostenere adeguatamente il tessuto delle imprese ed risarcimenti per i privati cittadini.
9/1197/37. (Testo modificato nel corso della seduta) Sani, Mariani.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

indennizzo

prodotto agricolo

aiuto finanziario

inondazione

patrimonio culturale

soppressione di posti di lavoro

sisma

macchina agricola

azienda agricola

politica di sostegno