ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01197/028

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 38 del 21/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: FIORIO MASSIMO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARGERO CRISTINA PARTITO DEMOCRATICO 21/06/2013
FERRARI ALAN PARTITO DEMOCRATICO 21/06/2013
D'OTTAVIO UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 21/06/2013
BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 21/06/2013
BONOMO FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 21/06/2013
BRAGANTINI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 21/06/2013
BOBBA LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 21/06/2013


Stato iter:
21/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 21/06/2013
DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 21/06/2013

ACCOLTO IL 21/06/2013

PARERE GOVERNO IL 21/06/2013

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 21/06/2013

CONCLUSO IL 21/06/2013

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01197/028
presentato da
FIORIO Massimo
testo di
Venerdì 21 giugno 2013, seduta n. 38

   La Camera,
   premesso che:
    nel provvedimento in esame («disegno di legge A.C. n. 1197 di conversione del decreto-legge 26 aprile 2013, n. 43, recante disposizioni Urgenti per il rilancio dell'area industriale di Piombino, di contrasto ad emergenze ambientali, in favore delle zone terremotate del maggio 2012 e per accelerare la ricostruzione in Abruzzo e la realizzazione degli interventi per Expo 2015. Trasferimento di funzioni in materia di turismo e disposizioni sulla composizione del CIPE») sono presenti norme specifiche a sostegno dei territori colpiti da eventi sismici e calamità naturali;
    dal 1990 il nostro ordinamento ha adottato una serie di leggi per sospendere e prorogare il versamento di imposte e contributi da parte delle imprese situate nelle zone colpite di calamità naturali. Nel 2002-2003 sono state poi introdotte misure che riducono del 90 per cento il debito fiscale e contributivo delle società interessate;
    nel 2007, nel 2010 e nel 2012 la Corte di Cassazione ha stabilito che tutte le persone colpite da alcune calamità naturali (in Sicilia e in Italia settentrionale) avevano diritto a un'agevolazione fiscale e previdenziale del 90 per cento, anche se avevano già versato gli oneri. Centinaia di imprese hanno così chiesto il recupero degli importi debitamente versati e i tribunali italiani stanno esaminando centinaia di richieste;
    tra il 2007 e il 2011 l'Italia ha adottato altre leggi simili che prevedono agevolazioni del 60 per cento a favore delle società situate nelle zone colpite da altri terremoti: Umbria e Marche (1997), Molise e Puglia (2002), Abruzzo (2009). Una misura simile ha ridotto del 50 per cento gli importi dovuti da società situate nell'area siciliana colpita dall'eruzione vulcanica e dal terremoto del 2002;
    nel mese di ottobre 2012 la Commissione europea, su segnalazione dell'Antitrust Ue, ha aperto un'indagine approfondita per verificare se le agevolazioni fiscali concesse dall'Italia alle imprese delle zone colpite da calamità naturali, come terremoti e alluvioni, siano in linea con le norme comunitarie sugli aiuti di stato;
    nello specifico la Commissione Ue dubita «della compatibilità delle misure con le norme sugli aiuti di Stato» in base alle quali gli aiuti pubblici destinati a ovviare ai danni causati dalle calamità naturali non devono superare il danno realmente subito. Il timore e che «non tutti i beneficiari degli aiuti siano imprese che hanno subìto realmente un danno causato da una calamità naturale, che in alcuni casi il danno non sia stato causato unicamente da una calamità naturale e che gli aiuti non si limitino sempre a compensare questo danno»;
    qualora l'indagine della Commissione e proseguisse su questa linea, il governo italiano sarà obbligato a recuperare dalle aziende interessate i benefici ricevuti;
    risulta evidente come tale ingiunzione causerebbe gravissime ripercussioni, sia in termine di fatturato che di sostenibilità dei livelli occupazionali, in migliaia di aziende presenti su tutto il Paese (nei diversi territori colpiti in questi anni da devastanti calamità naturali) che sarebbero costrette a sospendere le attività;
    tali aiuti economici sono stati erogati, come precedentemente esposto, da leggi dello Stato e confermate da sentenze della Corte di Cassazione,

impegna il Governo

ad intraprendere tutte le misure necessarie, in sede Comunitaria, atte a risolvere positivamente la procedura aperta dalla Commissione e dall'Antitrust e sulle agevolazioni fiscali e contributive concesse dall'Italia alle imprese delle zone colpite da calamità naturali, tenendo conto dell'orientamento della Commissione, come si evince da quanto previsto dall'articolo 35 della legge europea ora all'esame del Senato.
9/1197/28. (Testo modificato nel corso della seduta) Fiorio, Bargero, Ferrari, D'Ottavio, Borghi, Bonomo, Paola Bragantini, Bobba.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

disastro naturale

zona sinistrata

beneficiario dell'aiuto

legislazione antitrust

sisma

fiscalita'

debito