ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE CONCLUSIVA DI DIBATTITO 8/00188

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: del 05/07/2012
Risoluzione conclusiva di dibattito su
Atto numero: 7/00903
Firmatari
Primo firmatario: CROSIO JONNY
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 05/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD PADANIA 05/07/2012
FAVA GIOVANNI LEGA NORD PADANIA 05/07/2012
BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 05/07/2012
DESIDERATI MARCO LEGA NORD PADANIA 05/07/2012
DI VIZIA GIAN CARLO LEGA NORD PADANIA 05/07/2012
BERGAMINI DEBORAH POPOLO DELLA LIBERTA' 05/07/2012
GAROFALO VINCENZO POPOLO DELLA LIBERTA' 05/07/2012


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Stato iter:
05/07/2012
Fasi iter:

COLLEGA (RISCON) IL 05/07/2012

APPROVATO IL 05/07/2012

CONCLUSO IL 05/07/2012

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 8-00188
presentata da
JONNY CROSIO
giovedì 5 luglio 2012 pubblicata nel bollettino n.677

La IX Commissione,
premesso che:
la Cassa depositi e prestiti (partecipata al 70 per cento dal tesoro e beneficiaria della garanzia pubblica sul risparmio postale) sta portando avanti un progetto con Metroweb a fianco del fondo F2i per lo sviluppo della rete in fibra ottica, con l'obiettivo di portarla all'interno delle case dei cittadini delle 30 principali città italiane, attraverso l'utilizzo della tecnologia FTTH (Fiber-to-the-home);
Telecom sta pianificando investimenti sullo sviluppo della banda larga per 2 miliardi di euro per portare la fibra a ridosso delle case degli utenti, attraverso l'utilizzo della tecnologia FTTC (Fiber-to-the-cabinet), puntando a utilizzare la rete in rame che termina nelle case/aziende;
Metroweb dovrebbe portare avanti il progetto entro il 2015 grazie all'apporto determinante dei capitali della Cassa depositi e prestiti, diventando quindi un concorrente di Telecom sulla cosiddetta rete Ngn (next generation network) ad alta velocità, debellando così il monopolio sull'ultimo miglio. Telecom, d'altra parte, sostiene la superiorità del proprio progetto per l'abbattimento dei costi e la tempistica più rapida, assicurando entro il 2014 la presenza in almeno 100 città;
gli investimenti a livello europeo per le reti ultraveloci, che dovrebbero coprire circa la metà del continente europeo con una navigazione a 100 megabit, ammontano a circa 270 miliardi di euro, ma l'Unione europea ha ribadito negli ultimi giorni che l'impiego di fondi pubblici deve essere complementare, e non sostitutivo, rispetto a quello da parte dei privati;
la diatriba in corso fra gli operatori del settore si riflette in una situazione di stallo che deve essere sbloccata a livello istituzionale, con una cabina di regia ministeriale in grado di coinvolgere i soggetti interessati in una programmazione seria e celere per lo sviluppo della rete in fibra ottica;
il piano di distribuzione territoriale degli interventi deve prediligere le zone caratterizzate da importanti insediamenti demografici ed industriali, come le aree nelle quali si collocano distretti industriali in quanto maggiormente sollecitati nell'agone competitivo globale. In tali aree l'assenza di un'adeguata capacità di banda costituiscono un grave svantaggio competitivo che potrebbe essere colmato sviluppando una domanda di servizi innovativi che poggiano le basi sulle reti di nuova generazione a banda «ultralarga», anche per contrastare l'erosione della competitività attraverso innovazioni di processo;
su un universo di circa un milione di piccole e medie imprese, circa 300 mila sono dislocate in aree che necessitano di banda ultralarga, di queste, 100 mila si trovano in aree con la più elevata priorità, in quanto corrispondenti a zone ad alta densità di aziende. Sviluppare moderne infrastrutture di nuova generazione, con un'alta capacità di trasmissione nelle suddette aree è tale da consentire l'interconnessione di tutte le 100 mila aziende in aree con una maggiore priorità mediante un'infrastruttura di rete di nuova generazione a banda ultra larga;
aprire il mercato alla concorrenza nel settore delle nuove tecnologie sarebbe un'opportunità per i cittadini, le imprese e l'intero sistema Paese, inseguendo il duplice obiettivo di creare centinaia di migliaia di posti di lavoro ad alto valore aggiunto e, al contempo, di recuperare per il nostro Paese il ruolo storico come esempio di imprenditorialità e leadership nella produzione di ricerca, sapere e innovazione;
l'Italia ha firmato un impegno europeo assicurando la diffusione della banda larga sull'intero territorio nazionale entro il 2013 e una connessione generalizzata in banda ultralarga, cioè 50-100 megabit entro il 2020. L'obiettivo di raggiungere il 100 per cento della popolazione con 100 megabit è sicuramente molto ambizioso, ma forse anche dei valori di molto inferiori potrebbero soddisfare le esigenze del nostro Paese, che deve rispondere non solo alle indicazioni dell'Europa, ma anche, e in primo luogo, alle esigenze territoriali economiche e finanziarie interne,
impegna il Governo
a farsi promotore di iniziative per verificare se vi siano le condizioni per l'istituzione di un tavolo di concertazione fra tutti gli operatori di telecomunicazioni coinvolti in progetti di sviluppo e realizzazione della rete in fibra ottica, al fine di arrivare ad una soluzione condivisa volta a massimizzare le potenzialità dei servizi di banda ultralarga e a supportare i nuovi servizi del futuro in forma integrata, assicurando così la competitività delle aziende, la continuità operativa dei servizi essenziali e un'offerta sempre più evoluta.
(8-00188) «Crosio, Caparini, Fava, Buonanno, Desiderati, Di Vizia, Bergamini, Garofalo».