ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE CONCLUSIVA DI DIBATTITO 8/00140

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: del 27/07/2011
Risoluzione conclusiva di dibattito su
Atto numero: 7/00650
Firmatari
Primo firmatario: FARINA RENATO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 27/07/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PIANETTA ENRICO POPOLO DELLA LIBERTA' 27/07/2011
NASTRI GAETANO POPOLO DELLA LIBERTA' 27/07/2011
PICCHI GUGLIELMO POPOLO DELLA LIBERTA' 27/07/2011
NIRENSTEIN FIAMMA POPOLO DELLA LIBERTA' 27/07/2011
POLLEDRI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 27/07/2011
TOCCAFONDI GABRIELE POPOLO DELLA LIBERTA' 27/07/2011
CENTEMERO ELENA POPOLO DELLA LIBERTA' 27/07/2011
PAGANO ALESSANDRO POPOLO DELLA LIBERTA' 27/07/2011
SISTO FRANCESCO PAOLO POPOLO DELLA LIBERTA' 27/07/2011
TORRISI SALVATORE POPOLO DELLA LIBERTA' 27/07/2011
SCAPAGNINI UMBERTO POPOLO DELLA LIBERTA' 27/07/2011
SCANDROGLIO MICHELE POPOLO DELLA LIBERTA' 27/07/2011
NARDUCCI FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2011


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Stato iter:
27/07/2011
Fasi iter:

COLLEGA (RISCON) IL 27/07/2011

IN PARTE APPROVATO IL 27/07/2011

CONCLUSO IL 27/07/2011

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 8-00140
presentata da
RENATO FARINA
mercoledì 27 luglio 2011 pubblicata nel bollettino n.518

La III Commissione,
premesso che:
la gravissima siccità che sta affliggendo il Corno d'Africa mette a rischio la vita di circa 10 milioni di persone, che non sono in condizione di approvvigionarsi di cibo ed acqua per il triplicarsi dei prezzi;
secondo i dati ONU, riferiti dalla Caritas internationalis, si tratta della peggiore siccità degli ultimi 60 anni e coinvolge 3,2 milioni di persone in Kenya, 2,6 in Somalia, 3,2 in Etiopia, 117 mila a Gibuti, ed anche parte della popolazione in Eritrea; la cifra complessiva della popolazione in pericolo è ormai, secondo la FAO, di 12 milioni;
in alcune aree il prezzo del grano è aumentato addirittura del 100-200 per cento e la disponibilità di generi alimentari si va riducendo di giorno in giorno;
si teme che l'emergenza travolga anche Tanzania e Sud Sudan. Si registra anche la perdita di molti capi di bestiame, mentre preoccupano gli operatori umanitari i grandi spostamenti di persone che stanno attraversando tutto il Corno d'Africa verso il Kenya, dove il campo profughi di Dadaab, al confine con la Somalia, accoglie ogni settimana 10.000 nuovi somali in cerca di rifugio, superando la cifra di 380.000 ospiti, ospitati in condizioni drammatiche;
le vittime sono soprattutto i bambini. In Somalia ad esempio la denutrizione, che affligge già in tempi normali un terzo dell'infanzia, è raddoppiata di intensità. Per citare anche un solo caso riferito dall'Ansa, il numero dei piccoli afflitti dalla «fame», accolti e curati presso i centri di nutrizione di Save the Children nel Puntland, nel Nord della Somalia, è negli ultimi sei mesi passato dai 1.800 di gennaio agli attuali 3.500;
l'UNICEF parla di più di due milioni di bambini in stato di necessità, di cui mezzo milione in pericolo di vita;
la riunione della FAO per affrontare l'emergenza del Corno d'Africa, svoltasi il 25 luglio a Roma, ha lanciato un gravissimo allarme, e il Direttore della FAO, Jacques Diouf, ha quantificato in almeno 120 milioni di dollari le risorse per i soccorsi urgentissimi e in 1,6 miliardi di dollari le necessità di aiuto per l'anno in corso; manca pertanto all'appello più della metà del denaro occorrente;
all'angelus di domenica 17 luglio il papa Benedetto XVI ha lanciato un forte appello affinché «cresca la mobilitazione internazionale per inviare tempestivamente soccorsi a questi nostri fratelli e sorelle già duramene provati, tra cui vi sono tanti bambini. Non manchi a queste popolazioni sofferenti la nostra solidarietà e il concreto sostegno di tutte le persone di buona volontà»,
il segretario generale dell'ONU, Ban Ki-Moon, il 25 luglio, ha affermato: «Manca cibo, mancano farmaci... Occorre una mobilitazione generale»;
il ministro degli affari esteri, Franco Frattini, raccogliendo questi inviti, il 25 luglio, ha dichiarato che: «l'Italia ha già fatto molto mettendo a disposizione fondi immediati per l'emergenza umanitaria. Io credo che sia urgente e indispensabile un corridoio umanitario per portare beni di prima necessità sfidando, se occorre, i terroristi shabab per i quali purtroppo la vita delle persone non conta niente»;
impegna il Governo:
a mettere a disposizione delle organizzazioni internazionali aiuti utili a fronteggiare questa emergenza - carestia, accogliendo l'invito del Santo Padre;
a contribuire alla forte campagna di informazione in atto per sensibilizzare l'opinione pubblica italiana alla tragedia di luoghi verso cui abbiamo particolari legami storici;
a incrementare lo sforzo diplomatico per dare alle popolazioni del Corno d'Africa sistemi statuali e Governi stabili e democratici.
(8-00140) «Renato Farina, Pianetta, Nastri, Picchi, Nirenstein, Polledri, Toccafondi, Centemero, Pagano, Sisto, Torrisi, Scapagnini, Scandroglio, Narducci».