ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00411

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 383 del 14/10/2010
Abbinamenti
Atto 7/00426 abbinato in data 16/11/2010
Atto 7/00430 abbinato in data 16/11/2010
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00096
Firmatari
Primo firmatario: DAL LAGO MANUELA
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 14/10/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TORAZZI ALBERTO LEGA NORD PADANIA 14/10/2010
ALLASIA STEFANO LEGA NORD PADANIA 14/10/2010
MAGGIONI MARCO LEGA NORD PADANIA 14/10/2010


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Stato iter:
16/11/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 09/11/2010
TORAZZI ALBERTO LEGA NORD PADANIA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 09/11/2010
LULLI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO
GAVA FABIO POPOLO DELLA LIBERTA'
FRONER LAURA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 16/11/2010
TORAZZI ALBERTO LEGA NORD PADANIA
 
INTERVENTO GOVERNO 16/11/2010
SAGLIA STEFANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 16/11/2010
LULLI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 16/11/2010
SAGLIA STEFANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 16/11/2010
FORMISANO ANNA TERESA UNIONE DI CENTRO
GAVA FABIO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/11/2010

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 09/11/2010

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 16/11/2010

DISCUSSIONE IL 16/11/2010

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 16/11/2010

CONCLUSO IL 16/11/2010

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00411
presentata da
MANUELA DAL LAGO
giovedì 14 ottobre 2010, seduta n.383

La X Commissione,

premesso che:

il 29 settembre la Commissione commercio internazionale del Parlamento europeo ha adottato a larga maggioranza la relazione Muscardini sulla proposta di regolamento sull'indicazione del Paese di origine di alcuni prodotti importati da paesi terzi;

la proposta di regolamento, presentata nel 2005 e mai discussa dal Consiglio, rappresenta un primo ed importante passo per il riconoscimento del «made in», fornendo ai consumatori una corretta informazione sul paese di origine di diverse categorie di merci, dall'abbigliamento al tessile, alle calzature, alla ceramica, all'oreficeria e all'occhialeria;

l'approvazione del regolamento permetterà all'Unione europea di recuperare lo svantaggio competitivo nei confronti dei suoi principali partner commerciali, Stati Uniti, Canada, Cina e Giappone, che impongono l'obbligo di un marchio di origine sulle importazioni e di porre di conseguenza le basi per il rilancio dell'economia europea;

gli imprenditori italiani da tempo chiedono adeguati strumenti per difendersi dalla concorrenza di chi senza scrupoli immette sul mercato prodotti di qualità estremamente bassa e dannosi per la salute umana, facendoli passare come made in Italy quando in realtà non lo sono;

in Italia la materia è regolata dalla legge Reguzzoni-Versace, 8 aprile 2010, n. 55, recante disposizioni concernenti la commercializzazione di prodotti tessili, della pelletteria e calzaturieri, che promuove e sostiene l'industria manifatturiera italiana attraverso l'introduzione di un sistema di etichettatura a garanzia della qualità del made in Italy;

la citata legge, che avrà definitiva attuazione con l'adozione dei mancanti decreti, rappresenta un valido strumento di contrasto ai fenomeni di contraffazione, permettendo alle imprese di difendere e valorizzare le proprie produzioni e garantendo ai consumatori la certezza di essere correttamente informati sulla qualità e la sicurezza dei prodotti acquistati;

l'Italia è uno dei Paesi più danneggiati dallo sviluppo del mercato del falso perché, oltre a disporre di una struttura produttiva che ha difficoltà ad attrezzarsi adeguatamente per contrastare il fenomeno, ha anche una significativa quota di produzione, quella del made in Italy appunto, che risulta maggiormente esposta alla concorrenza sleale dei prodotti contraffatti;

nel 2008 il mercato del falso in Italia ha fatturato 7 miliardi e 107 milioni di euro ed ha sottratto all'economia regolare oltre 130 mila posti di lavoro. Il settore maggiormente colpito dal fenomeno è risultato quello dell'abbigliamento e degli accessori con 2,6 miliardi di euro;

l'Italia nel triennio 2006-2008 è stato il terzo paese europeo per numero di prodotti contraffatti, con oltre 44 mila prodotti sequestrati, pari all'11,5 per cento del totale europeo. Nel 2008, il 54,6 per cento dei prodotti contraffatti è arrivato dalla Cina, mentre in Europa ogni minuto vengono sequestrati 186 prodotti contraffatti provenienti dalla Cina;

le posizioni che l'Unione europea ha assunto in merito all'indicazione del luogo di origine e all'etichettatura rappresentano un importante segnale di cambiamento che il Governo italiano dovrebbe perseguire, in Italia e in Europa, per dare concreta attuazione alle istanze espresse dalle imprese manifatturiere per una maggiore tutela del made in Italy,

impegna il Governo:

ad adoperarsi in sede europea affinché venga quanto prima adottato il regolamento sull'indicazione del paese di origine dei prodotti importati da paesi extra-comunitari;

a dare attuazione alla legge Reguzzoni-Versace dell'8 aprile 2010, n. 55, recante disposizioni concernenti la commercializzazione di prodotti tessili, della pelletteria e calzaturieri, assumendo le opportune iniziative per estendere l'applicazione delle disposizioni in essa contenute ad altri settori industriali ed in particolare all'occhialeria, all'oreficeria e al comparto del mobile.


(7-00411)
«Dal Lago, Torazzi, Allasia, Maggioni».