ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00339

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 326 del 24/05/2010
Firmatari
Primo firmatario: STEFANI STEFANO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 24/05/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FASSINO PIERO PARTITO DEMOCRATICO 24/05/2010
ANTONIONE ROBERTO POPOLO DELLA LIBERTA' 24/05/2010


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Stato iter:
25/05/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/05/2010
FASSINO PIERO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 25/05/2010
ANTONIONE ROBERTO POPOLO DELLA LIBERTA'
STEFANI STEFANO LEGA NORD PADANIA
 
PARERE GOVERNO 25/05/2010
CRAXI STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/05/2010

ACCOLTO IL 25/05/2010

PARERE GOVERNO IL 25/05/2010

APPROVATO IL 25/05/2010

CONCLUSO IL 25/05/2010

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00339
presentata da
STEFANO STEFANI
lunedì 24 maggio 2010, seduta n.326

La III Commissione,

premesso che:

a quindici anni dall'Accordo di pace di Dayton e a dieci anni dall'intervento della Nato in Kosovo, anche grazie all'impegno della comunità internazionale, sono state garantite all'intera regione pace, sicurezza e stabilità;

i nuovi Stati, nati dalla dissoluzione della Federazione Jugoslava, si sono impegnati nel consolidamento di istituzioni democratiche;

nonostante ciò vi sono aree di conflittualità irrisolte che espongono la regione a rischi di nuove tensioni e rigurgiti nazionalisti;

è essenziale per la definitiva stabilizzazione dell'area la sua piena integrazione nelle istituzioni euroatlantiche;

con l'Agenda di Salonicco, nel 2003, l'Unione europea ha inaugurato il processo di stabilizzazione, finalizzato all'integrazione europea dei Paesi dei Balcani occidentali;

il Consiglio europeo, da allora, ha sempre ribadito la volontà di integrare tali Paesi nell'Unione europea, come da ultimo riaffermato anche dall'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza, Catherine Ashton;

l'Unione europea ha sottoscritto con tutti gli Stati dell'area Accordi di stabilizzazione e associazione e recentemente accordato a Serbia, FYROM e Montenegro un trattamento preferenziale in materia di visti e di libera circolazione, che sarà esteso anche agli altri Paesi della regione;

tutti i Paesi della regione hanno manifestato la volontà di integrarsi nell'Unione europea presentando domanda di adesione;

l'Italia ha contribuito in modo decisivo al rafforzamento di questo orientamento europeo assicurando un solido e costante impegno all'integrazione europea dei Paesi dei Balcani occidentali, come dimostra, sul versante parlamentare, la sollecita ratifica degli accordi di stabilizzazione e associazione - da ultimo quelli tra l'Unione europea e l'Albania e la Bosnia Erzegovina - l'impegno del Governo per l'implementazione del Piano in otto punti, proposto dal Ministro Frattini, nonché il sostegno attivo alle iniziative di cooperazione regionale, come l'iniziativa centro europea (InCE) e l'iniziativa adriatico jonica (IAJ);

il pluralismo culturale, etnico e religioso rappresenta un valore intrinsecamente europeo da cui deriva l'obbligo per tutti i Paesi che aspirano all'integrazione nell'Unione europea ad adeguare i propri ordinamenti interni conformemente al principio del pieno riconoscimento e tutela dei diritti e delle libertà fondamentali delle minoranze e dei singoli individui;

la cooperazione da parte di tutti i Paesi della regione con il Tribunale internazionale per i crimini nell'ex Jugoslavia, affinché siano assicurati alla giustizia i responsabili degli orrendi crimini contro l'umanità perpetrati durante le guerre degli anni Novanta, rappresenta un presupposto naturale per il conseguimento degli obiettivi della pace, della stabilità e dell'integrazione euroatlantica;

la Dichiarazione del Parlamento serbo sul massacro di Srebrenica rappresenta un importante passo che può sollecitare analoghi atti di riconciliazione nella regione;

una ferma azione di contrasto ad ogni forma di criminalità organizzata costituisce un'ulteriore ineludibile priorità per garantire sicurezza e rispetto della legalità ai cittadini di tutti i Paesi dei balcani occidentali,
impegna il Governo:
a proporre alla Conferenza dell'Unione europea sui Balcani occidentali, che si terrà il 2 giugno 2010 a Sarajevo, la definizione di una road map per l'integrazione europea dei Balcani, con indicazione di tappe e tempi certi e verificabili;

a invitare il Consiglio europeo a concludere entro il 2010 i negoziati di adesione della Croazia all'Unione europea;

a sollecitare il Consiglio europeo ad avviare i negoziati di adesione con la Repubblica ex Jugoslava di Macedonia (FYROM);

a promuovere il riconoscimento dello status di Paesi candidati a Serbia, Montenegro e Albania;

a sostenere il più celere avvio del processo di ratifica dell'Accordo di stabilizzazione e Associazione Unione europea-Serbia riaffermando la legittima aspirazione europea del popolo serbo;

a adoperarsi per l'estensione della liberalizzazione dei visti di transito e breve soggiorno, come previsto dal primo punto del Piano promosso dal Ministro Frattini, nel rispetto delle necessarie condizioni tecnico-giuridiche, anche sotto il profilo del contrasto all'immigrazione clandestina, e nei tempi e nei modi che ne conseguiranno;

a sollecitare i Paesi della regione a dare soluzione politica ai loro conflitti sulla base del negoziato e del consenso, a promuovere attivamente il ritorno dei rifugiati nelle rispettive terre di provenienza e a riconoscere i diritti civili di ogni persona e di ogni comunità;

a incoraggiare i governi di Serbia e Kosovo a riprendere i colloqui bilaterali volti a dare soluzione consensuale ai problemi di comune interesse, anche tenendo conto della prossima sentenza della Corte internazionale di giustizia;

a sollecitare le autorità del Kosovo a garantire i diritti della minoranza serba e la tutela dei luoghi sacri ortodossi presenti in tutto il territorio kosovaro, assicurandone le condizioni di sicurezza;

a riaffermare in ogni sede il pieno sostegno all'integrità territoriale della Bosnia Erzegovina e favorire la stabilizzazione e il percorso di integrazione euro-atlantica del Paese, invitandone anche in questa prospettiva i dirigenti politici ad impegnarsi per realizzare le necessarie riforme;

a incoraggiare la Repubblica ex jugoslava di Macedonia (FYROM) a proseguire nell'attuazione degli Accordi di Ohrid;

a sollecitare i governi di Grecia e della Repubblica ex jugoslava di Macedonia ad accelerare il negoziato per il raggiungimento di un'intesa sulla nuova denominazione della FYROM;

a incoraggiare le forze politiche in Albania a superare i loro conflitti al fine di assicurare un corretto dialogo politico tra maggioranza e opposizione e la piena funzionalità dell'istituzione parlamentare;

a sostenere l'aspirazione dei Paesi della regione a integrarsi nella NATO e nelle strutture di sicurezza euro atlantiche;

a promuovere tutte le forme di cooperazione regionale - a partire dall'InCE e Iniziativa adriatico jonica coinvolgendo anche le regioni e gli enti locali interessati.

(7-00339) «Stefani, Fassino, Antonione».